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Curare l'ipertensione con il qi gong

Cos'è l'ipertensione e perché il qi gong può aiutare molto nel curare e mitigare disturbi a essa collegati. Quale tipo di qi gong e in che stato mentale andrebbe eseguito

Curare l'ipertensione con il qi gong

Si fa un grande parlare dei miracoli del qi gong rispetto a molti disturbi come ansia, stress, e problematiche legate alla pressione e al sistema cardiovascolare.

Il qi gong è davvero una medicina, una panacea, in quanto parte da un conetto di base, al di là della conoscenza tecnica legata al percorso dei meridiani, ovvero mettere l'intenzione nella cura.

I movimenti, che siano eseguiti in posizione statica o portati in dinamica, rispondono sempre di fatto a una logica di movimento. Va immaginato il corpo come arricchito internamente da una serie di canali energetici all'interno dei quali l'energia può fluire più o meno rapidamente, bloccarsi, stagnare o tornare a scorrere.

 

Il qi gong e l'ipertensione 

Il cuore (Xin) ha un ruolo specifico nella visione della Medicina Tradizionale Cinese ha la carica di signore e padrone, possiede la luminosità dello Shen.

Il cuore in MTC è il più importante degli Zang, viene associato alla figura dell'Imperatore, ovvero il legame tra essere umano e Cielo, il divino. Il cuore è radice della vita, movimento stesso di quell'energia vitale che si riflette sul viso. 

In Medicina Cinese il Cuore controlla la sudorazione, è collegato al sonno e ai sogni e il suo stato di salute si può leggere sulla lingua, come del resto anche per gli altri organi del corpo umano. Sono queste le attività che spesso vengono alterate nel momento in cui sussiste ipertensione. 

Un deficit di energia del Cuore provoca indebolimento funzionale di uno dei ventricoli e disturbi alla microcircolazione. Come dicevamo, si sta cercando di monitorare l'effetto del qi gong sui disturbi da ipertensione, in particolare in Cina molte ricerche vengono effettuate dall'Institute of Hypertension di Shangai da Wang.

I pazienti sottoposti allo studio praticavano "Yan Jing Shen Gong" (forma base di allenamento al lavoro sull'energia) per 30 minuti due volte al giorno: si tratta di una combinazione di meditazione da seduti e di lievi movimenti fisici che agiscono sullo stato mentale in maniera importante.

Effetti benefici si sono riscontrati non solo su disturbi legati al cuore ma anche in merito alla densità ossea (che sono comunque strettamente collegati), allo stato umorale e quindi al rischio di infarto cardiaco in quanto l'incapacità di gestire ansia e stress porta inevitabilmente a un'alterazione dell'energia del cuore, quasi venisse letteralmente ingabbiato.

La meditazione che è implicita nel qi gong è quel che ci consente di vedere nel nostro cuore. Se il cuore è trasparente, ne vediamo il fondo, ne percepiamo il piccolo Shen, che ci indica la strada, la direzione. Il cuore diventa allora la "bussola per la gioia" e il qi gong permette di pulire il vetro se sporco, avere la pazienza di mettersi in sintonia col battito, con le emozioni che lo alterano.

 

Qualche informazione sul qi gong e le sue origini

In molte regioni del mondo si tende a unificare stili che hanno una provenienza davvero diversa. Basti pensare che alcuni esercizi di qi gong si originano in un periodo compreso fra il 1100 a.C. e la dinastia Han (206 d.C.).

Pare che sotto la dinastia Liang (502-557 d.C.) avesse preso molto spazio in alcune aree della Cina un Qi Gong marziale, non con pochi riferimenti filosofici rispetto alla tradizione taoista e buddista del periodo precedente. È sotto la dinastia Qin (1911) che il qi gong si espande in India ed in Giappone, si dirama in scuole e stili.

Le fondamenta teoriche del qi gong si ritrovano nell'Yi Jing (I Ching - Libro dei Mutamenti), testo di riferimento dell'intero pensiero cinese che si fa risalire al 1122 a.C..

 

Qi gong, emozioni e salute

 

Per approfondire:
 

> Ipertensione curata con la fitoterapia

 

 

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