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5 erbe aromatiche da inserire nella dieta

Conosciamo meglio cinque erbe aromatiche da inserire nella dieta per aromatizzare i piatti salati e dolci.

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Come usare le arme aromatiche in cucina

Le erbe aromatiche non dovrebbero mai mancare in cucina, poiché conferiscono sapore ai piatti, aiutano a digerire meglio e permettono di diminuire l’uso del sale.

 

Chi predilige le erme aromatiche fresche può raccogliere quelle spontanee oppure coltivarle in vaso, sul balcone o terrazzo.

 

In questo caso è bene lavarle e asciugarle con cura e aggiungerle ai piatti al termine della cottura, spezzettandole con le mani per liberare gli aromi.

 

In alternativa si possono utilizzare le erbe aromatiche essiccate, che possono essere acquistate in qualsiasi negozio di alimentari oppure preparate in casa.

 

Essiccare le erbe aromatiche è molto semplice, basta seguire questi passaggi:

 

> lavarle e asciugarle con cura;

> collocarle in un luogo fresco e asciutto, al riparo dai raggi diretti del sole e disposte a piccoli mazzi a testa in giù;

> dopo qualche giorno, quando avranno perso il loro contenuto d'acqua, spezzettare leggermente le foglie dividendole dai rametti;

> conservarle all'interno di barattoli di vetro, al riparo da luce e umidità.  

 

Coriandolo

Il coriandolo (Coriandrum sativum) è un’erba annuale che appartiene alla famiglia delle Umbrelliferae.

 

La pianta del coriandolo è originaria dell’area mediterranea orientale e cresce spontanea in Italia. Coltivato in diverse zone del mondo, il coriandolo è usato come aromatizzante e condimento, ma anche in fitoterapia.

 

In cucina, i frutti del coriandolo vengono usati nella preparazione del curry, mentre le foglie si usano alla stregua del prezzemolo. Le foglie essiccate hanno un aroma penetrante e gradevole e si utilizzano ad esempio per preparare falafel e hummus.

 

Elicriso

L’elicriso (Helichrysum italicum) è una suffrutice aromatica diffusa in tutta Italia, appartenente alla famiglia delle Compositae.

 

I capolini dell’elicriso sono impiegati in erboristeria per il trattamento di problematiche della pelle, dell’apparato gastrointestinale e per sedare la tosse.

 

In cucina si possono utilizzare invece le foglie fresche: le foglie di elicriso hanno un aroma che ricorda quello del curry e possono essere usate per insaporire piatti a base di riso e verdure.

 

Menta

La menta appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è ampiamente coltivata in molte zone d’Europa per l’estrazione del mentolo.

 

Esistono diverse varietà di menta: in erboristeria si utilizzano prevalentemente le foglie di Mentha piperita per le proprietà spasmolitiche, carminative e coleretiche.

 

In cucina si utilizzano specie di menta dal sapore meno intenso rispetto alla varietà piperita, come la mentuccia. Le sue foglie fresche possono essere usate per preparare salse oppure per aromatizzare primi piatti, contorni di verdure (soprattutto melanzane e carciofi), frittate, ripieni e dolci.

 

Santoreggia

La santoreggia (Santureja montana) è una suffrutice della famiglia delle Lamiaceae, originaria dell’area mediterranea e coltivata in varie zone d’Europa.

 

Per l’uso culinario, le foglie della santoreggia si raccolgono in estate durante la fioritura e si utilizzano per aromatizzare salse, verdure cotte, insalate e macedonie.

 

Timo

Il timo (Thymus vulgaris) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, originaria della regione mediterranea occidentale, dove cresce anche spontanea.

 

Il timo è ampiamente utilizzato in erboristeria per le sue proprietà antisettiche e antibatteriche, digestive, carminative, sarmolitiche e diuretiche.

 

In cucina si utilizzano le foglie per aromatizzare risotti, zuppe, piatti a base di pesce, insalate, piatti di verdure cotte.