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Microcircolo ed emorroidi

Le emorroidi sono un fastidioso problema che può aggravarsi fino a diventare particolarmente doloroso. Il collegamento tra “emorroidi esterne” e microcircolo è molto stretto: vediamo il perché e scopriamo le cure naturali più efficaci.

Microcircolo ed emorroidi

Emorroidi esterne, i sintomi

Prurito, gonfiore, sanguinamento, febbre, stitichezza, bruciore: questi i sintomi spiacevoli e imbarazzanti della crisi emorroidaria.

Le emorroidi sono dei cuscinetti posti nella parte finale del retto, altamente vascolarizzati. La funzione di questi cuscinetti è quella di modulare il passaggio delle feci attraverso l'ano. Quando la circolazione venosa e arteriosa presenta dei problemi, questi cuscinetti si possono gonfiare e prolassare, uscire cioè dalla propria sede, presentandosi come quelle che vengono definite “emorroidi esterne”.

Le emorroidi esterne sono molto fastidiose e dolorose. Si mostrano come dei foruncoli gonfi di sangue intorno all'ano. Quando sono particolarmente gravi, e per lungo tempo esposte, possono anche arrivare al sanguinamento.

In considerazione della posizione e della funzione dei cuscinetti emorroidari, è facile intuire quanto siano delicati e quanto possano procurare dolore e fastidio qualora dovessero presentare dei problemi.

 

Microcircolo, qual è il legame con le emorroidi

Tra le cause principali delle emorroidi, la circolazione ha un ruolo preminente. Una buona circolazione sanguigna permette infatti al sangue di scorrere e non stazionare in nessun distretto corporeo; difficoltà nella circolazione invece possono provocare le emorroidi esterne. 

Se il sangue, per motivi di composizione e viscosità propri o a causa di problemi alle pareti dei vasi, non circola liberamente e ristagna alla periferia, si hanno edemi e gonfiori, con la formazione di varici molto dolorose.

In particolare il microcircolo, che è costituito dalla rete più sottile dei vasi sanguigni, è quello che ne risente maggiormente. In conseguenza di un problema legato al microcircolo, il sangue non riesce a tornare dai cuscinetti emorroidari al resto del sistema circolatorio e al cuore e viceversa: ecco che il ristagno provoca rigonfiamento e prolasso determinati da dilatazioni varicose.

 

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Le cure per le emorroidi esterne

Durante una crisi emorroidaria, in presenza di emorroidi esterne, il primo rimedio è quello di limitare i danni, cercando di contenere il dolore e l'infiammazione.

In un'ottica più ampia, che comprenda anche un lavoro di prevenzione, è necessario adottare uno stile di vita che permetta di alleggerire la circolazione sanguigna, implementare la capacità vascolare e ridurre le sollecitazioni meccaniche a cui sono sottoposti questi cuscinetti.

Si può agire quindi su più aspetti:

> alimentazione: la quasi totalità degli squilibri a carico della circolazione sono attribuibili a uno stile di vita sedentario e a un'alimentazione squilibrata, che sovraccarica il lavoro di smaltimento delle scorie metaboliche cellulari, rende la qualità del nutrimento cellulare scarsa e aumenta la viscosità del sangue.

È quindi utile semplificare il regime alimentare: eliminare cibi raffinati ed elaborati, piccanti e particolarmente yang, che riscaldano e dilatano; evitare alcool, caffè, spezie, zuccheri, carni lavorate e rosse; infine, diminuire l'utilizzo del sale, sostituendolo con erbe aromatiche. Risulta utile anche bere molta acqua e assumere cibi ricchi di polifenoli e antinfiammatori naturali;

> movimento: fare esercizio permette ai vasi sanguigni di contrarsi e, in questo modo, dar maggior spinta al sangue. In questo modo la circolazione venosa dalla periferia al centro, che risente maggiormente della fatica di muoversi dovuta alla forza di gravità, può svolgere pienamente la propria funzione, evitando edemi e gonfiori.

> rimedi naturali: tutto ciò che migliora la qualità della circolazione può prevenire e alleviare i problemi alle emorroidi. I semicupi possono giovare, perchè stimolano il microcircolo proprio nella zona pelvica, così come la riflessologia podalica e il linfodrenaggio manuale.

Una volta passata la crisi emorroidaria, è possibile prevenire la stipsi e il ristagno di materia fecale nell'ultimo tratto dell'intestino (concausa del prolasso delle emorroidi) sottoponendosi regolarmente a enteroclisma: attenzione però, a non eseguire mai clisteri e lavaggi interni in presenza di emorroidi doloranti e sanguinamenti.

 

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Credit foto: dolgachov