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Emorroidi interne ed esterne, differenze e rimedi

Le emorroidi provocano sintomi fastidiosi e debilitanti, diversi a seconda che siano interne o esterne. Vediamo quali sono le differenze e quali rimedi possono aiutare

di Redazione

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Cosa sono le emorroidi

Le emorroidi sono cuscinetti venosi collocati nella zona perianale che normalmente non danno alcun problema. Si tratta dunque di vasi sanguigni collocati nel tratto inferiore del retto che concorrono a regolare la chiusura del canale anale e l’evacuazione.

Nella malattia emorroidaria, le emorroidi si gonfiano e fuoriescono provocando sintomi tipici, facilmente riconoscibili e parecchio fastidiosi.

I sintomi delle emorroidi possono essere più o meno importanti a seconda che le emorroidi siano interne o esterne e dunque in base allo stadio della malattia emorroidaria.

 

Differenze tra emorroidi interne ed esterne

Le emorroidi si distinguono in base alla loro localizzazione in emorroidi interne ed esterne. Sebbene le emorroidi si trovino in prossimità dell’orifizio anale, queste possono rimanere all’interno del canale e di conseguenza non essere visibili.

  1. Nella malattia emorroidaria, le emorroidi interne rappresentano il primo stadio della malattia, non causano dolore ma possono sanguinare durante l’evacuazione.
  2. Nel secondo stadio della malattia, le emorroidi interne possono prolassare e fuoriuscire dal canale anale, ad esempio durante le evacuazioni, per poi rientrare in modo spontaneo. Quando invece le emorroidi non rientrano spontaneamente si parla di emorroidi esterne e visibili.
  3. Nel terzo stadio della malattia il prolasso delle emorroidi può essere risolto grazie a manovre manuali, mentre quando la malattia è al quarto e ultimo stadio occorrerà intervenire chirurgicamente.

 

Sintomi delle emorroidi

I sintomi delle emorroidi variano in base allo stadio della malattia e possono essere più o meno intensi. Generalmente includono:

  • prurito;
  • gonfiore;
  • arrossamento;
  • dolore;
  • sanguinamento.
     

Nella malattia emorroidaria i sintomi possono comparire solo durante l’evacuazione o anche in altri momenti della giornata e, in alcuni casi, rendere difficile svolgere le normali attività quotidiane come guidare, camminare o semplicemente sedersi.

 

Cause delle emorroidi

Le cause della malattia emorroidaria includono disturbi della circolazione sanguigna e degenerazione del tessuto connettivo che, perdendo la sua funzionalità, non sostiene più a dovere i cuscinetti venosi.

 

I problemi circolatori provocano la congestione delle emorroidi mentre le disfunzioni a carico del tessuto connettivo portano al loro prolasso.

 

Chi soffre di emorroidi ha generalmente una predisposizione genetica a sviluppare la malattia, ma alcune abitudini o condizioni possono favorire la comparsa dei sintomi.

 

I sintomi delle emorroidi si manifestano ad esempio in seguito a uno sforzo fisico, durante la gravidanza oppure in caso di stipsi e stitichezza che si protrae nel tempo.

 

Alcuni alimenti come le spezie, i cibi piccanti, il cioccolato e le bevande alcoliche possono peggiorare ulteriormente il problema, così come il fumo di sigaretta e lo stress. Anche essere in sovrappeso o obesi o avere uno stile di vita eccessivamente sedentario può favorire la comparsa delle emorroidi.

 

Quanto durano le emorroidi

La durata dei sintomi delle emorroidi varia ovviamente in relazione alla loro gravità e allo stadio della malattia. Le manifestazioni acute della malattia – dunque il dolore, il prurito e il gonfiore – possono risolversi nell’arco di alcuni giorni, indicativamente una settimana.

Le cause delle emorroidi richiedono però più tempo per essere risolte e in genere l’approccio prevede la correzione di alimentazione e stile di vita e il ricorso a integratori che possano sostenere la funzionalità del tessuto connettivo e del sistema circolatorio.

 

Rimedi per le emorroidi

I rimedi per le emorroidi agiscono su due fronti: da una parte alleviano i sintomi acuti della malattia, mentre dall’altra lavorano sulle cause, prevenendo che la malattia si manifesti nuovamente.

 

In caso di emorroidi interne, dunque ai primi stadi della malattia, è bene intervenire con rimedi in grado di aumentare il trofismo dei vasi sanguigni e sostenere il tessuto connettivo per evitare il prolasso delle emorroidi e il peggioramento dei sintomi.

 

Sostanze naturali capaci di svolgere questa azione sono ad esempio il rusco o pungitopo e l’ippocastano che si possono assumere grazie a integratori per le emorroidi come ProctoCare Fast in compresse, che include nella formulazione anche diosmina, un flavonoide estratto da alcune specie vegetali.

 

Altre sostanze vegetali che aiutano a ridurre l’infiammazione delle emorroidi sono proprio i flavonoidi, molecole naturali estratte dalla piante, purificate e utilizzate per formulare prodotti che migliorano l’insufficienza venosa e stati di fragilità capillare come Daflon 500, integratore in compresse.

 

Quando invece le emorroidi sono esterne, oltre all’integrazione orale è bene agire sui sintomi utilizzando creme emorroidi per applicazioni localizzate.

 

Anche in questo caso possono essere d’aiuto gli estratti di ippocastano o quelli di rusco, quest’ultimo presente ad esempio nella crema rettale contro le emorroidi Ruscoroid.

 

Le creme possono essere applicate una o due volte al giorno con o senza l’apposito applicatore in dotazione, massaggiando delicatamente il prodotto sull’area infiammata per ridurre prurito, dolore e gonfiore.