Cervicale: sintomi, cause e rimedi

I dolori alla cervicale (cervicalgia) colpiscono il 30% della popolazione adulta: con quali sintomi si manifestano e come intervenire con i rimedi naturali.

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COME DORMIRE PER RIDURRE L'INFIAMMAZIONE?

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Montaggio: Claudio Lucca

La cervicalgia si configura come un dolore localizzato in corrispondenza del collo. Può dipendere da colpi di freddo o posture sbagliate, ma anche da stress eccessivo. Scopriamo meglio come curare naturalmente i disturbi della cervicale.

 

 

Il rachide cervicale

La cervicale è la prima porzione della nostra colonna vertebrale e le sue vertebre sostengono la testa, la stabilizzano e consentono la mobilità del cranio, proteggono strutture vitali quali il midollo spinale, le radici nervose e l'arteria vertebrale. Il rachide cervicale presenta una curvatura di circa 36° definita lordosi - che può variare a compensazione delle altre curvature, dorsali e lombari.
 

Il rachide cervicale è composto da 7 vertebre:

  • rachide cervicale superiore: formato dalla vertebra C1 e C2 chiamate Atlante ed Epistrofeo; l'atlante è un anello osseo, senza corpo vertebrale e processo spinoso, l’epistrofeo presenta un processo spinoso bifido con una sorta di dente, un odontoide che si articola con l’arco anteriore dell’atlante e rappresenta l’asse sul quale la C1 può ruotare. Tra C1 e C2 non si interpone nessun disco intervertebrale e queste due vertebre insieme sono quelle che possiedono maggiore escursione rotatoria di tutta la colonna.
  • rachide cervicale inferiore: dalla C3 alla C7, le cui vertebre sono morfologicamente più simili tra loro. La C7 presenta un processo spinoso più lungo, individuabile al tatto. Rispetto al tratto cervicale superiore, questa porzione della colonna consente la flessione anteriore, posteriore e laterale.

 

Quando parliamo di cervicale, comunemente le persone associano a tale termine ogni problema legato a questa parte del collo. In gergo medico invece vengono distinti problemi come artrosi cervicale oppure distorsione cervicale (colpo di frusta) che possono quindi riguardare problemi distinti ai nervi, ai muscoli o alle ossa in questa zona del corpo.

 

Cervicale e cervicalgia  

Si dice erroneamente “ho la cervicale” per indicare una sintomatologia acuta di dolore alla muscolatura cervicale, il classico male al collo e non solo. 

 

Il tratto cervicale è una porzione della colonna vertebrale composta da vertebre, muscoli, legamenti, e terminazioni nervose. La cervicalgia viene spesso avvertita come dolore muscolare nella zona del collo che può estendersi alle spalle e alla testa.

 

I sintomi come il mal di testa, dolore agli occhi e alle tempie, problemi alla vista, contratture, rigidità e insensibilità o formicolii ai muscoli e in particolare alle braccia sono tutte manifestazione dell'infiammazione nella zona cervicale.

 

Può succedere che l'infiammazione tocchi anche l'orecchio interno portando alla labirintite con conseguenti problemi di orientamento, vertigini, nausea e perdita dell'equilibrio.

 

A volte i dolori cervicali si irradiano lungo le spalle altre volte il contrario, la tensione sottoscapolare porta irrigidimento fino al collo.

 

La diagnosi rivela un alterato assetto meccanico della regione cervicale, spesso dovuto a colpi di freddo, movimenti bruschi, postura inadeguata, stress esagerato e prolungato.

 

Rispetto agli eventi traumatici, sono più diffusi i casi di cervicalgia causata da tensioni muscolari che si apprezzano alla palpazione sotto forma di “noduli” o “corde”. Altre valutazioni diagnostiche possono avere come esito:

  • la degenerazione dei dischi intervertebrali, o spondilosi cervicale,
  • l'alterazione dei corpi vertebrali adiacenti,
  • la stenosi del canale vertebrale.

 

Cervicalgia, possibili cause

Le cause della cervicalgia possono essere di diversa natura. Le più comuni sono:

  • cattiva postura;
  • poca attività fisica e vita sedentaria;
  • colpi di freddo;
  • posizioni errate durante il sonno (cuscino non idonei);
  • stress e tensioni emotive;
  • difetti occlusali delle arcate dentali.

 

In molti casi però, il dolore della cervicale può dipendere da lesioni ai muscoli e alle articolazioni del collo dovuti, ad esempio, a fattori traumatici o sforzi eccessivi.

 

I dolori cervicali possono essere dovuti a:

  • rigidità muscolare;
  • infiammazione dei nervi;
  • lesioni dei dischi intervertebrali;
  • posture errate;
  • colpi d’aria;
  • movimenti repentini scorretti;
  • torcicollo.

 

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Cervicale, i sintomi dell'infiammazione

Il dolore cervicale causa problemi alla vista, formicolii e intorpidimento, rigidità del collo, tachicardia, vertigini, rigidità, specie al mattino.

 

I sintomi possono essere di variabile entità: si va dal semplice torcicollo ad un dolore che si può estendere fino alle braccia, con difficoltà nei movimenti, dal senso di nausea, di vertigine ai giramenti di testa, alla perdita di equilibrio o ronzii alle orecchie (assimilabili al disturbo da acufeni), fino a problemi di udito (nella zona cervicale passano le radici nervose).

 

Mal di testa da cervicale

Nel caso di un trauma, ovviamente, è opportuno intervenire subito e immobilizzare il rachide cervicale facendosi seguire da un ortopedico, un fisioterapista, un chiropratico oppure un osteopata. L'intervento, nel caso di un trauma, deve essere immediato, specie se sopraggiungono mal di testa e nausea.

 

Ma che occorre fare quando il mal di testa appare episodicamente e anche il collo duole a fasi alterne ma ripetute nel tempo? Potrebbe trattarsi di una cervicalgia cronica dovuta a un accumulo di tensioni che sono sia legate alle fasce muscolari, sia al sistema nervoso, sia all'equilibrio emozionale (non a caso si parla di dolore viscerale riferito).

 

Quando invece il dolore si estende a un braccio o a una mano, è direttamente interessato un nervo o una radice nervosa ed è il caso di eseguire una specifica visita.

 

Infine, nel caso in cui il dolore si presenta solo quando si eseguono roteazioni, peggiora con l'umidità, si potrebbe trattare di artrosi cervicale.

 

Cervicale e labirintite

Il legame tra labirintite e cervicale è sicuramente evidente essendo zone adiacenti che possono infiammarsi contemporaneamente o successivamente una dopo l'altra.

 

Risulta chiaro che l'insorgenza di una delle due manifestazioni - che sia la labirintite o sia la cervicalgia - può dare l'una luogo all'insorgenza dell'altra considerando che in un caso l'origine è un'infiammazione nella zona cervicale e nell'altro caso un'infiammazione all'interno del orecchio.

 

Con la presenza di infiammazione nella zona cervicale si ingenera un dolore continuo e contrattura oltre alla difficoltà di muovere la testa. L'insorgere del cerchio alla testa o male alle tempie come anche problemi all'udito sono tutti sintomi che possono collegarsi alla labirintite o possono essere origine di questo disturbo. 

 

I giramenti di testa, la perdita di equilibrio, i ronzii alle orecchie, il senso di nausea e le vertigini sono sintomi comuni di entrambe queste patologie.

 

La labirintite è un disturbo infiammatorio del labirinto cioè dell’orecchio interno. Questa patologia provoca principalmente disturbi dell'equilibrio con vertigini che rendono difficoltosa la deambulazione e non consentono una postura corretta. Anche un disturbo a carico degli otoliti presenta le stesse sintomatologie, con giramenti di testa da sdraiati: anche l'udito ne viene compromesso per tramite di una capacità percettiva inferiore.

 

Tra i sintomi delle vertigini è comunemente annoverabile la presenza di nausea e vomito. Lo stato generale di malessere e la percezione non corretta di equilibrio genera stress con ansia e nervosismo.
Le cause più frequenti per la labirintite sono dovute a infezione dell'orecchio interno ascrivibile a virus o batteri, ma in casi più sporadici anche ad altri fattori o traumi ricevuti all'orecchio che possono ingenerare l’infezione.

 

Cervicale e dolori al petto

La cervicale e l’addome sono direttamente collegati attraverso il diaframma. Spesso dolori alla cervicale e dolori al petto sono interconnessi e l’uno è l’origine dell’altro in una sorta di circolo vizioso. La cervicalgia può essere causata dal blocco diaframmatico. Il ruolo del diaframma nella respirazione e un suo eventuale malfunzionamento o blocco può causare disturbi cervicali.

 

E’ collegato con il nervo vago (sistema neurovegetativo), quindi con il funzionamento del sistema respiratorio, digestivo, cardiaco e nervoso.

 

Cuore, polmoni, stomaco, fegato, milza e reni sono direttamente interessati dal diaframma che interviene sulla postura in base a come si muove durante la respirazione e questo stretto rapporto fra regione cervicale e diaframma suggerisce come un dolore cervicale possa essere causato dal blocco diaframmatico e viceversa.

 

La stessa muscolatura cervicale e diaframma sono interconnesse, tanto che la prima viene chiamata ‘muscolatura accessoria della respirazione”, situata proprio nel tratto cervicale.
Una cattiva respirazione coinvolge negativamente questi muscoli e progressivamente anche il diaframma potrà risultare retratto in posizione abbassata e i muscoli accessori accorciati, con tensione e irrigidimento dei muscoli cervicali.

 

Attraverso la respirazione toracica si sollecitano troppo i muscoli del collo creando una costante rigidità ai muscoli cervicali. Si contraggono coinvolgendo anche la gabbia toracica e la colonna vertebrale dorsale peggiorando ancora di più le condizioni del rachide cervicale.

 

Massaggi alla cervicale

Per alleviare tensioni muscolari che provocano cervicalgie è utile ricorrere a massaggi specifici per decontratturare e riossigenare i tessuti. 

 

Il massaggio linfatico, per esempio se ben eseguito, è una tecnica utile per alleviare il dolore e far fluire l'energia in ristagno nella zona cervicale, che può condurre a mal di testa cronico.

 

Dalla sommità del rachide dorsale fino alla settima cervicale si trovano importantissime "stazioni idriche" che nel trattamento linfatico sono sottoposte a sfioramento, pompaggi simmetrici e manipolazioni lievi, vibrazioni delicate. 

 

I linfonodi del collo sono il ricettacolo di canali linfatici provenienti dal cerchio linfonodale della testa e di quelli della faringe, dell'esofago, della laringe, della trachea, della volta palatina e della zona tiroidea; sono tutti situati sulla parte anteriore e si dividono in profondi e superficiali.

 

In caso di cervicalgia è un trattamento efficace, poiché rimuove blocchi e congestioni a livello linfatico, che sono spesso causa di mal di testa e altri sintomi legati a un meccanismo inefficiente di eliminazione delle tossine.

 

Antinfiammatori naturali per la cervicale 

Possiamo curare la cervicale con rimedi naturali. Le piante che agiscono come antinfiammatori del sistema osteoarticolari, inibiscono la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti, senza danneggiare lo strato protettivo dell’apparato gastrointestinale.

 

Questi rimedi possono essere assunti in forma di tinture madri o estratti secchi oppure come ingredienti di pomate e unguenti da spalmare sulle articolazioni doloranti.

  • Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens): la radice si è dimostrata particolarmente attiva, soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come tendiniti, osteoatrite, artrite reumatoide, mal di schiena, mal di testa, cervicale, contusioni, sciatica, artrite, artrosi;
  • Boswellia (Boswellia serrata): dal tronco e dai rametti si estrae una gommoresina, in grado di svolgere una potente azione antinfiammatoria e analgesica su diverse patologie del sistema osteo-articolare. Il suo utilizzo è consigliato nel trattamento di infiammazioni locali, disturbi degenerativi delle articolazioni, ridotte capacità motorie mattutine, dolori muscolari, reumatismi, artrosi, infiammazione dei tessuti molli come tendiniti, miositi e fibromialgia;
  • Spirea (Spirea ulmaria): i fiori e le sommità fiorite sono considerate, insieme alla corteccia del Salice (Salix alba), i “salicilati vegetali”, e per questa ragione, sono impiegati per alleviare gli stati dolorosi causati da reumatismi articolari acuti e affezioni reumatiche in genere, artrosi, artrite reumatoide, mal di denti, mal di schiena e dolore cervicale;
  • Curcuma (Curcuma longa): la radice è tradizionalmente impiegata sia nella medicina ayurvedica, che nella medicina tradizionale cinese, per la capacità di contrastare i processi infiammatori all’interno dell’organismo, per questo motivo è consigliata nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artrosi, cervicale.

 

Come prevenire i dolori cervicali

È possibile prevenire i dolori cervicali? La risposta è si partendo da una corretta postura che tenga conto del carico ponderale del cranio. La testa infatti può arrivare a pesare anche 5,5 kg e se ci si ritrova in posizioni non allineate, la pressione che la testa esercita sul collo diventa maggiore e causare problemi di cervicale. 

 

Eseguire esercizi che mantengano flessibile la muscolatura, e sciolte le articolazioni, come circonduzioni della testa, aperture e chiusure della bocca, flessioni laterali del capo, allungamento del collo da sdraiati supini può aiutare a prevenire dolori di cervicale e mal di testa. 

 

È essenziale individuare il giusto cuscino per dormire, che compensi la lordosi cervicale, sia di sostegno per le vertebre e la muscolatura ed eviti irrigidimenti notturni. 

 

Il collo generalmente necessita di calore e deve essere protetto da agenti disturbanti quali vento ed umidità: durante la stagione fredda è bene proteggersi con sciarpe e foulard e sarebbe buona norma asciugarsi sempre i capelli.


 

Alimentazione in caso di olori cervicali

Il dolore cervicale è correlato spesso agli organi fegato e cistifellea. È necessario quindi un sostegno ad entrambi con verdure dal gusto amaro (cicoria, cime di rapa, radicchio, indivia belga) ripassate in padella con aglio e olio extravergine di oliva.

 

Andrebbero consumati più di frequente alimenti quali carciofi e ortica. Utile anche una tisana di cardo o di carciofo, ottenuta mettendo a bollire una foglia della pianta per 15/20 minuti, da prendere prima di colazione e cena.

A volte il dolore cervicale può essere conseguente a una stasi del sistema linfatico, soprattutto nelle persone predisposte a mal di gola e sinusiti. Per evitare la stasi del sistema linfatico, ma anche per supportare fegato e cistifellea, è necessario ridurre latte e derivati, grassi di origine animale contenuti in carne e insaccati, farine raffinate e cibi industriali.

 

Fiori di Bach

La zona cervicale della nostra colonna non si infiamma solo per fattori fisici che intervengono sul sistema osteoarticolare, ma anche per squilibri emotivi e atteggiamenti caratteriali che portano a eccessiva rigidità.
A volte, tale disturbo si verifica in un periodo caratterizzato da troppi impegni da gestire, così lo stress che si accumula, si scarica completamente sulla zona cervicale, portando a dolori lancinanti e contratture.

 

Per questi motivi, nella cura delle cervicalgia, i fiori di Bach possono rivelarsi un ottimo rimedio naturale. I più utili sono:

  • Rock Water: aiuta chi soffre di dolori articolari, contratture e rigidità fisica agli arti e al collo, per una concezione troppo controllata della vita, privata del lato giocoso. Indicato per chi s'impone (e impone ad altri), alti ideali di perfezione, regole fisse e inattaccabili. Rock Water è chiuso in sé, è un pessimo interlocutore, non si mette in discussione; evita il confronto, pensando di avere sempre ragione, negandosi così la possibilità di crescere. Questo fiore dona flessibilità mentale, apertura, ed elasticità caratteriale. Aiuta ad aprirsi ai piaceri della vita, a sciogliere la rigidità morale, e, di conseguenza, anche quella fisica.
  • Oak: è il rimedio per chi soffre di dolori cervicali, contratture di spalle e collo a causa di un eccessivo senso del dovere che non permette riposo. L'individuo Oak non si sottrae mai agli impegni e lotta ogni giorno con tutta l’energia possibile, senza concedersi un attimo di tregua. Ha un senso del dovere talmente sviluppato, eccessivo, da non permettersi mai un cedimento, una malattia. Inflessibile con se stesso, auto-esigente, è un lavoratore accanito. Il rimedio aiuta a capire l’importanza di rilassarsi, di riposare; permette di prendersi le meritate pause, addolcendo il senso del dovere.

 

Medicina tradizionale cinese

Per sciogliere la contrazione dei muscoli in Medicina tradizionale cinese (MTC) si vanno a curare Vento freddo e stasi di Xue, in modo da disperdere Freddo e Umidità.

 

Punti importanti sono:

  • HOU XI (a livello dell’articolazione del mignolo), elimina le sindromi da Vento-Calore, rilassa muscoli e tendini;
  • JI QUAN (al centro della fossa ascellare), elimina il Calore nel Fegato;
  • JIAN LIAO (nella fossetta posteriore della spalla), espelle il Vento;
  • NAO SHU (sotto il bordo inferiore della spina scapolare), elimina le sindromi da Vento e dissolve l’Umidità.

 
 

Aromaterapia per i dolori cervicali

Gli oli essenziali impiegati contro il dolore dovuto ad artrosi cervicale, sono quelli con una spiccata attività rubefacente, cioè determinano il richiamo di sangue negli strati più superficiali della pelle, scaldando la zona e alleggerendo l'infiammazione agli strati sottostanti, proprio grazie alla sottrazione ematica. Queste essenze vanno utilizzate in uso esterno diluendole 3 gocce in un cucchiaio di olio di arnica o aggiunte a una crema neutra per massaggi.

  • Olio essenziale di abete bianco: analgesico e antinfiammatorio, svolge un'azione antinfiammatoria, aumenta la vasodilatazione e la circolazione sanguigna locale, alleviando i dolori dell’artrosi, dell'artrite, sciatalgia, dolore cervicale e dei reumatismi.
  • Olio essenziale ginepro: viene usato con beneficio contro artrosi, artrite, gotta, dolori reumatici e altre infiammazioni del sistema osteoarticolare. Se massaggiato sulla parte dolorante, stimola la produzione corporea di cortisone, con uno spiccato effetto analgesico.
  • Olio essenziale di zenzero: ha effetto antidolorifico contro rigidità muscolari e stati dolorosi dovuti a traumi, strappi, stiramenti, mal di schiena, mal di testa e dolore cervicale.

 

Esercizi per la salute della colnna vertebrale

Il collo è una vera opera d'arte della natura. In esso si concentrano vertebre, legamenti, muscoli, nervi e ghiandole (la tiroide) con funzioni e interattività sbalorditive.

 

L’origine del dolore cervicale (o cervicalgia) può derivare dal semplice spasmo muscolare dopo raffreddamento, all’artrosi (calcificazioni intorno alle articolazioni- e corpi vertebrali ), all’anchilosi spondilartritica (perdita dell’articolarità), dove i legamenti calcificano e rendono la colonna rigida.

 

La cervicalgia semplice è una disfunzione che risponde pefettamente alle cure manipolative (cercate sempre professionisti seri, diffidate dei terapisti della riabilitazione improvvisati).   

 

Per prevenire la cervicalgia bisogna evitare di tenere posture sbagliate per un tempo prolungato; ad esempio, la posizione del mento appoggiata a una mano quando si sta davanti allo schermo): i muscoli si adattano alla posizione assunta, per cui, se la postura è sbagliata, il muscolo si accorcia e, contraendosi, si ritrova alle prese con un ridotto apporto di sangue e di ossigeno.

 

Da ciò derivano dolore, sensazione di bruciore e rigidità, che possono sfociare in nausea, capogiri, formicolii alla mano (specie se si usa molto il mouse; in quel caso si parla di mouse arm syndrome, ovvero “cervico-brachialgia da uso del puntatore”).
 

Ecco la proposta di un semplice esercizio per sciogliere le tensioni a livello cervicale: in piedi, inclinare il capo a destra e poi a sinistra, molto lentamente. I muscoli si allungano ad ogni espirazione, mentre si raccoglie l'energia durante l'inspirazione. Poi alzare un braccio e abbassare l'altro e spingere entrambi indietro e poi invertire. 

 

Imparare a rilassarsi è un lavoro indispensabile per chi soffre di questo disturbo; un imperativo che sul lungo periodo porta innumerevoli benefici. Per questo può essere utile seguire lezioni di Qi Gong tenute da maestri esperti che sappiano guidare l’immaginazione volta a veicolare il respiro e l’attenzione tra le diverse parti del corpo.

 

Ecco intanto semplici esercizi di ginnastica isometrica che potete svolgere ovunque:

  1. Con le mani dietro la nuca forzare in avanti e in basso la testa, focalizzando l’attenzione sulla sensazione di tensione a livello dei muscoli posteriori del collo.
  2. Con una mano sulla testa esercitare una trazione laterale verso destra e ripetere poi a sinistra, sempre mantenendo ben ferme le spalle.
  3. Spingere molto lentamente il viso verso l'alto fino da avere la testa rovesciata all'indietro.  

 

Come dormire per la salute della cervicale     

Le posizioni consigliate per dormire al meglio quando si soffre di cervicalgia sono quelle su un fianco e a pancia in sù.

 

In posizione supina è importante che il cuscino sia arrotondato per sostenere la curva fisiologica del collo.

 

Se si dorme su un fianco, per mantenere la colonna vertebrale dritta è necessario usare un cuscino più alto sotto il collo rispetto alla testa. In questa posizione è utile anche un cuscino tra le gambe per sostenere l’articolazione dell’anca e rilassare la fascia lombo-sacrale.

E’ invece fortemente sconsigliato dormire in posizione prona se si soffre di cervicalgia, perché la testa assumerebbe una posizione altamente stressogena per i muscoli del collo.

 

Cuscini per la cervicale

In aereo, treno o in auto, ma anche sul divano mentre si cerca di guardare la televisione può essere utile un cuscino a forma di ferro di cavallo che sostiene il tuo collo ed impedisce che la testa cada di lato in caso di addormentamento.

 

Quando si va a letto, ognuno ha un cuscino adatto al suo sonno e la differenza è data dalle dimensioni in termini di spessore e dalla morbidezza. Infatti non deve essere troppo alto o troppo rigido, per evitare dolore, flessioni del collo con rigidità al risveglio, deve sostenere la naturale lordosi cervicale senza opporre però un'eccessiva resistenza.

 

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