Olio essenziale di ginepro: proprietà, uso e controindicazioni

L'olio essenziale di ginepro è ricavato dalla Juniperus communis, una pianta della famiglia delle Cupressaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, è utile per l'apparato circolatorio e disturbi come mal di schiena o dolori muscolari. Scopriamolo meglio.

>  Proprietà dell'olio essenziale di ginepro

>  Descrizione della pianta

>  Uso e consigli pratici

>  Controindicazioni dell'olio essenziale di ginepro

>  Cenni storici

Olio essenziale di ginepro

 

 

Proprietà e benefici dell'olio essenziale di ginepro

Antinfiammatorio, viene usato con beneficio contro il mal di testa, dolori reumatici, artrosi, artrite, gotta e altre infiammazioni del sistema osteoarticolare: frizionando sulla parte dolorante una miscela di olio essenziale e olio vegetale, viene stimolata la produzione corporea di cortisone, con uno spiccato effetto analgesico.

Distensivo, ottimo decontratturante per il sistema muscolare e tendineo scioglie i muscoli ed è indicato soprattutto per gli atleti dopo l'attività fisica sportiva o in caso di tensione, dolori e mal di schiena e stress. 

Espettorante e anticatarrale, per inalazione, è consigliato nel trattamento delle affezioni dell'apparato respiratorio, come tosse e raffreddore.

Antisettico delle vie urinarie, come tutti gli olii essenziali svolge un’azione antinfettiva e antibatterica, ma nel caso del ginepro, è specifica per l’apparato genito-urinario. É indicato per stimolare la diuresi e in caso di cistite, edemi, stasi linfatica, ritenzione idrica, cellulite.

 

Descrizione della pianta

Arbusto ramoso o alberetto (1-10 m) sempreverde, comune in luoghi aridi, incolti o boschivi, fino 2.500 m di altitudine. Le foglie sono lineari e aghiformi, pungenti, riunite in verticilli di 3. I fiori sono piccole infiorescenze; la pianta è dioica per cui quelle maschili sono piccoli coni ovoidali di colore giallastro, quelle femminili sono piccoli coni di colore verdastro.

I frutti sono pseudo-bacche di colore brunastro, chiamate “galbuli”, squamose e pruinose, ricche di olio essenziale, composte da 4 squame carnose saldate tra loro, e contenenti da 1 a 3 semi angolosi. 

 

Parte utilizzata

Bacche verdi e giovani rami 

 

Metodo di estrazione

Distillazione in corrente di vapore

 

Nota

Nota di base: profumo fresco, dolce, balsamico

 

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Uso e consigli pratici sull'olio essenziale di ginepro

Diffusione ambientale: 1 gc di olio essenziale di ginepro per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, contro tosse e raffreddore e per disinfettare l’aria degli ambienti 

Bagno distensivo: nell'acqua della vasca mettete 12 gocce di olio essenziale di ginepro. Rimanete immersi nella vasca, al buio, per almeno una ventina di minuti. Questo bagno risulta più efficace se fatto la sera, prima di coricarsi contro i reumatismi e dolori muscolari.

Semicupio contro la cistite preparate l'acqua fino a coprire tutto il bacino. Aggiungete 8 gocce di essenza di ginepro e rimanete immerse per almeno un quarto d'ora. Ripetete quotidianamente, anche due volte al giorno, finché persiste il disturbo 

Uso cosmetico: 100 ml di olio di mandorle diluite 25 gocce di ginepro. Mescolate bene e usate la miscela per massaggiare le gambe, partendo dal piede e risalendo fino alla zona dei fianchi. Ripetete quotidianamente, anche due volte al giorno, per combattere edemi e cellulite

 

Controindicazioni dell'olio essenziale di ginepro

Solo per uso esterno. L'olio essenziale di ginepro non va mai applicato direttamente sulla pelle, perché può irritare. Non è mai consigliabile un uso interno di quest'olio essenziale senza stretto controllo medico, comunque in nessun caso in gravidanza e in presenza di malattie renali. 

 

Cenni storici

Noto fin dall'antichità soprattutto per le sue proprietà depurative e antisettiche, i suoi rami venivano bruciati, per disinfettare le navi provenienti da zone in cui si erano verificate epidemie; cosa che viene fatta ancora oggi negli allevamento dei bachi da seta, per purificare i ricoveri degli insetti.

Dalla distillazione delle sue bacche, si ottiene un forte liquore chiamato appunto “gin”. Il ginepro era ed è tuttora, una pianta apprezzata dai montanari per aromatizzare grappe e arrosti. 
I cacciatori sanno molto bene che i tordi sono ghiotti di galbuli di ginepro e che la loro carne assume per questo motivo un sapore particolarmente prelibato.

 

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