Gastrite e cambio di stagione
Il cambio di stagione mette a dura prova lo stomaco di chi soffre di gastrite. Ma con qualche raccomandazione e con i rimedi naturali giusti, è possibile non soffrire dei fastidiosi sintomi di questo disturbo.

Gastrite e cambio di stagione
I sintomi della gastrite colpiscono lo stomaco e, nel caso di reflusso, l'esofago.
Essi riguardano sopratutto difficoltà digestive, pesantezza e gonfiore nella regione epigastrica, bruciore di stomaco, nausea, mal di testa, afte e ulcere alla mucosa orale, alito cattivo, reflusso grastroesofageo e a volte anche vomito.
La gastrite ha ripercussioni dirette su tutto l'apparato digerente, con conseguente alterazione della peristalsi intestinale, dissenteria o stitichezza, variazioni di peso, problemi a pelle e capelli, mancato o insufficiente assorbimento dei nutrienti.
La gastrite, per fattori ambientali, peggiora soprattutto durante il cambio di stagione: il corpo si adegua alla variazione di luce e temperatura cambiando la produzione di acido a livello gastrico.
Il cambio dell'alimentazione e delle abitudini di vita che naturalmente conseguono ai cambi di stagione, possono aggravare una gastrite già in atto oppure far sorgere i primi sintomi in chi ha lo stomaco predisposto.
Le cause riguardano quindi abitudini alimentari che sovraccaricano lo stomaco, con cibi grassi ed elaborati, troppo caldi o troppo freddi, speziati e acidi, così come lo stress e la reazione personale alle tensioni e agli impegni della vita quotidiana.
Altre cause riguardano l'assunzione di alcuni farmaci, l'uso di fumo e il consumo di alcolici.
Lo stile di vita ha un ruolo incisivo nell'insorgere dei sintomi della gastrite.
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Rimedi naturali per la gastrite durante il cambio di stagione
Secondo la macrobiotica l'ambiente fornisce ciò che è utile al nostro corpo in ogni particolare stagione.
Anche in questo caso la gastrite può trovare nei rimedi naturali un utile aiuto alla risoluzione dei sintomi:
> Variare le abitudini alimentari: il primo passo è quello di adeguare l'alimentazione al clima.
Quando si passa dall'inverno alla primavera è utile diminuire le quantità di cibo ingerito, e passare gradualmente ad alimenti più leggeri e di stagione. La fitoterapia offre molte erbe che sono toccasana per la digestione e lo stomaco: iperico, melissa, malva, anice stellato.
È inoltre utile evitare alimenti caldi, sia dal punto di vista della temperatura e dei metodi di cottura che dal punto di vista energetico, passando da una alimentazione yang, riscaldante, a cibi più equilibrati e rinfrescanti.
Anche in autunno è necessario adeguare ciò che si mangia con la stagione più fresca in arrivo: è quindi essenziale evitare cibi e bevande fredde, e fare la transizione alimentare opposta a quella che si è intrapresa in primavera;
> fare movimento fisico: in qualsiasi stagione muoversi permette al corpo di tonificare gli organi interni e migliorare la risposta endocrina al cambio di stagione.
Fare del movimento all'aria aperta consente al corpo di armonizzarsi con la variazione di luce e di temperatura, adeguando anche la risposta ormonale che regola lo stress e i processi digestivi;
> assumere gastroprotettivi naturali: semplicemente le mele, mangiate con la buccia calmano lo stomaco e regolano la flora intestinale, la camomilla, la liquirizia, l'aceto di mele, i fichi e molti altri.
Durante il cambio di stagione, sia esso la dall'inverno alla primavera o durante l'autunno, si possono usare bevante a base di umeboshi e kuzu, in grado di proteggere lo stomaco. I
l succo di aloe è un rimedio contro la gastrite che è possibile anche autoprodurre. Lo zenzero, consumato fresco o sotto forma di decotto, da bere tiepido, o anche in olio essenziale, da un aiuto importante alla digestione, particolarmente rallentata durante il cambio di stagione. L'acqua argillosa, infine, calma la nausea e previene il vomito.
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