Emergency, l'associazione umanitaria fondata da Gino Strada

Dal 1994 la ong italiana Emergency ha curato più di 12 milioni di persone in 19 Paesi, portando la sanità gratuita per tutti anche in contesti martoriati dalla guerra e concretizzando così la visione di pace dei suoi fondatori, Gino Strada e Teresa Sarti.

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©European Union 2012 EP/Pietro Naj-Oleari

 

Emergency, dalle origini a oggi

È il 1994 quando a Milano il chirurgo di guerra Gino Strada fonda Emergency insieme alla moglie Teresa Sarti Strada, insegnante, al filantropo Carlo Garbagnati e a Giulio Cristoffanini.

 

Emergency è un’associazione umanitaria che ha l’obiettivo di offrire cure mediche e chirurgiche alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e la povertà, promuovendo una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

 

Il suo primo progetto è in Ruanda, per la precisione all’ospedale di Kigali, dove la ong italiana ristruttura e riapre il reparto di chirurgia e riattiva quello di ostetricia e psicologia. Le attività di Emergency negli anni raggiungono 19 Paesi, tra cui Iraq, Afghanistan, Eritrea, Cambogia e altri, garantendo cure gratuite a più di 12 milioni di persone

 

Anche l’Italia è coinvolta. È grazie all’attivismo di Emergency se il nostro Paese ha messo al bando le mine antiuomo. È grazie a Emergency se nel 2001 migliaia di italiani sono andati in giro con uno straccio bianco attaccato allo zaino come segno di protesta contro la guerra in Afghanistan e, più in generale, contro tutte le guerre.

 

Tra le iniziative della ong c’è anche il “Manifesto per una medicina basata sui diritti umani” pubblicato nel 2008 che ha come esito la nascita della Rete sanitaria di eccellenza in Africa, nel 2010.

 

A lungo la ong è stata presieduta da Teresa Sarti Strada, fino alla sua prematura scomparsa nel 2009. La figlia Cecilia Strada ha preso il suo posto fino al mese di luglio del 2017; ora è responsabile della comunicazione per la onlus italiana ResQ People Saving People. Oggi la presidente di Emergency è Rossella Miccio.

 

Gino Strada e la sua idea di pace

Gino Strada è stato l’anima di Emergency e lo rimane tuttora, anche dopo la sua improvvisa scomparsa nell’estate del 2021. È stato un personaggio pubblico di indiscutibile carisma, talvolta scomodo per la schiettezza delle sue posizioni, ma sempre dedicato anima e corpo alla causa che aveva scelto. Un esempio, per il mondo medico e non solo.

 

La causa in cui credeva fermamente, e che ha difeso fino ai suoi ultimi e giorni, ha un nome: pace. “Se la guerra non viene buttata fuori dalla storia dagli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia”, diceva. E lo diceva dopo averle viste con i suoi occhi, le conseguenze della guerra. In Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Angola, Somalia e Bosnia-Erzegovina. 

 

Alcune delle terribili storie a cui ha assistito durante la propria carriera di chirurgo sono raccontate nei libri “Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra” (1999) e “Buskashì. Viaggio dentro la guerra” (2002), entrambi editi da Feltrinelli.

 

Emergency oggi

Emergency oggi è una delle più note e importanti ong italiane. Gestisce 16 ospedali e ambulatori disseminati tra Sudan, Sierra Leone, Uganda, Iraq, Afghanistan, Yemen ed Eritrea. 

 

A essi si aggiungono quattro progetti in Italia: gli ambulatori per migranti e persone in condizioni di disagio a Marghera (Ve), Polistena (Rc), Napoli e Sassari, gli ambulatori mobili a Milano e Ragusa, gli sportelli di orientamento socio-sanitario a Brescia e Castel Volturno (Ce) e il supporto alle operazioni di ricerca e soccorso dei migranti nel mar Mediterraneo.

 

Il 13 dicembre del 2022, dal porto di Genova, la nave Life Support è salpata per la sua prima missione nel Mediterraneo alla ricerca di persone migranti in difficoltà. Lunga 51,3 metri e larga 12, può ospitare fino a 175 naufraghi più l’equipaggio, composto da 28 persone.

 

Come agisce Emergency

A differenza di altre organizzazioni come Medici senza frontiere, che allestiscono ospedali da campo o altri servizi essenziali in zone di guerra, Emergency gestisce strutture sanitarie in tutto e per tutto paragonabili a quelle occidentali in termini di qualità dell’assistenza. 

 

In questi nosocomi d’eccellenza lavorano medici, operatori sanitari, tecnici, logisti e altri professionisti qualificati in arrivo dall’Italia e da altri Paesi occidentali, regolarmente contrattualizzati e retribuiti. 

 

In poche parole, Emergency garantisce la sanità gratuita per tutti, intervenendo in Paesi in via di sviluppo piegati dalla guerra e dalla miseria, Paesi in cui i più deboli (primi fra tutti i bambini) solitamente rischiano di morire per la mancanza di cose che noi diamo per scontate, come l’acqua pulita e gli antibiotici.

 

I volontari di Emergency

Emergency esiste grazie alla visione di Gino Strada e Teresa Sarti Strada, ma anche grazie all’operato quotidiano di migliaia di persone

 

Nelle città italiane infatti ci sono circa 1.900 volontari – organizzati in più di cento gruppi – che gestiscono i banchetti promozionali, svolgono incontri nelle scuole, organizzano eventi sul territorio. Chiunque può entrare in uno dei gruppi territoriali, specificando quanto tempo può mettere a disposizione e cosa è in grado di fare.

 

La casa di Emergency a Milano

La casa di Emergency a Milano si trova in via Santa Croce 19, a pochi passi dalla basilica di Sant’Eustorgio. È uno spazio aperto alla città, con un fitto programma di mostre, eventi, presentazioni di libri e performance. Il filo conduttore è sempre quello della pace e dei diritti, per stimolare la partecipazione e il pensiero critico della cittadinanza.

 

Come sostenere Emergency

Ciascuno può rendersi utile per la causa della sanità per tutti, nel modo più coerente con le proprie disponibilità economiche. Ecco come:

  • Quando si fa la dichiarazione dei redditi, si può destinare a Emergency il 5x1000: basta chiedere al commercialista di indicare nell’apposito campo il codice fiscale di Emergency (97147110155). Questa scelta non comporta nessuna spesa, perché quei soldi sono una piccola percentuale delle tasse pagate e verrebbero comunque destinati a un ente del Terzo settore: se non si indica una preferenza, è lo Stato a redistribuirli.
  • Tramite una pagina web apposita si può impostare una donazione periodica mensile o annuale, scegliendo liberamente l’importo. La somma verrà scalata dalla carta di credito o dal conto corrente postale nelle scadenze prestabilite.
  • Si può fare una donazione singola con carta di credito, Paypal o Satispay, magari per una ricorrenza o un’occasione speciale. Tutte le donazioni a favore di Emergency sono fiscalmente deducibili o detraibili.
  • Un’altra opportunità è quella di donare una somma in memoria di una persona scomparsa, per mantenerne vivo il ricordo.
  • Per sostenere Emergency e le sue cure gratuite in tutto il mondo si può anche acquistare un regalo solidale dai negozi fisici e dallo shop online, oppure sottoscrivere la tessera.