Decreto energia, cos'è e come funziona

Di fronte alle difficoltà di famiglie e imprese per il caro bollette, il governo guidato da Mario Draghi è intervenuto con il decreto energia. Ecco di cosa si tratta.

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Cos’è il decreto energia e quando è entrato in vigore

Una delle misure per cui sicuramente verrà ricordato il governo guidato da Mario Draghi è il decreto n.17 del 1° marzo 2022, convertito nella legge n.34 del 27 aprile 2022, meglio noto come decreto energia. Trattandosi appunto di un decreto, è diventato immediatamente operativo dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

 

Questa iniziativa era molto attesa, perché l’inizio della guerra in Ucraina ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dell’energia, già in aumento da diversi mesi, con pesanti ripercussioni per famiglie e imprese. In considerazione di questa situazione di emergenza – di cui peraltro è impossibile prevedere la fine naturale – il governo Draghi ha stanziato quasi 8 miliardi di euro. Vediamo quali sono le disposizioni principali.

 

Le misure per bloccare i prezzi delle bollette 

La priorità, come ricordato, è quella di arginare l’impennata dei prezzi delle bollette. Per conseguire tale obiettivo, il decreto agisce su diversi fronti:

  • Azzera gli oneri generali delle bollette dell’elettricità del secondo trimestre 2022.
  • Riduce al 5% l’Iva applicata sulle bollette del gas metano per usi civili e industriali per aprile, maggio e giugno 2022.
  • Rafforza il bonus sociale elettrico e gas, cioè una congrua agevolazione per le persone che si trovano in forti difficoltà economiche o di salute.

 

Credito d’imposta per le imprese energivore

Per un’impresa o un’attività commerciale, vedere le bollette dell’elettricità e del gas raddoppiare da un mese all’altro talvolta significa letteralmente essere costretti a chiudere, lasciando a casa i dipendenti. Per questo, il decreto energia 2022 del governo Draghi introduce il credito d’imposta per le aziende che, per loro natura, consumano ingenti quantità di energia elettrica e/o gas naturale.

 

  • Le prime hanno diritto a un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’energia (comprata e consumata) nel secondo trimestre del 2022.
  • Alle seconde invece spetta un credito d’imposta pari al 15% della spesa sostenuta per il gas naturale consumato sempre nel secondo trimestre del 2022.

 

Ma cosa significa credito d’imposta? Semplificando molto, è uno sconto che lo Stato accorda sulle tasse che quel soggetto dovrà pagare l’anno successivo oppure su quelle che gli sono rimaste in sospeso dagli anni precedenti.

 

Via libera all’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti

Per superare la crisi energetica non basta tamponare l’aumento dei costi. Bisogna anche, e soprattutto, cambiare il nostro modo di generarla e consumarla, quest’energia. La guerra in Ucraina ci ha dato l’ennesima prova di quanto la scienza ci ricordava da tempo: a differenza delle fonti fossili, l’energia del sole e del vento è rinnovabile, inesauribile, pulita, gratuita e a disposizione di tutti, senza dare adito ad alcuna tensione geopolitica.

 

Ecco perché il decreto energia semplifica notevolmente le procedure necessarie per installare i pannelli solari sulle case. D’ora in poi infatti tali interventi sono inquadrati come manutenzione ordinaria e non devono quindi sottostare a permessi o atti autorizzativi di nessun genere. Restano esclusi da questa disposizione i beni vincolati, cioè quelli sottoposti a vincoli paesaggistici.