Idroponica, cos'è

La coltivazione idroponica ha indubbi vantaggi in termini di praticità, perché può essere praticata ovunque, anche in casa, senza consumare suolo né pesticidi. Vediamo cos’è e come funziona.

Idroponica

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Idroponica, significato

Dando uno sguardo attento alle confezioni di lattughino, rucola e pomodorini esposte nei supermercati, sempre più spesso si nota la dicitura “da coltivazione idroponica”. Ma cosa significa? Significa che quel vegetale non è cresciuto nella terra, bensì in soluzioni acquose ricche di sostanze nutritive. L’agricoltura idroponica non è una novità – venne sperimentata già a metà dell’Ottocento – ma in questo periodo storico gode di una grande popolarità, perché permette di produrre cibo praticamente ovunque senza consumare suolo.

 

Coltivazione idroponica, come funziona

L’idroponica (anche detta idrocoltura) è dunque una coltura senza suolo. Ne esistono in realtà due tipologie. Una serra idroponica infatti può impiegare il substrato, cioè una miscela di argilla espansa, sabbia, perlite e così via che viene irrigata con acqua e sostanze nutritive. In alternativa, può essere senza substrato: ciò significa che le radici delle piante sono direttamente immerse nel liquido. Attraverso questo metodo si può creare un orto verticale idroponico, cioè una struttura che si sviluppa in verticale, solitamente in serra.

 

Idroponica in casa

Non tutti sanno che si può costruire un orto verticale idroponico anche in casa, sfruttando una parete o un terrazzo: rispetto a una comune coltivazione in giardino, le piante crescono più velocemente e hanno una resa migliore. È sufficiente studiare la soluzione più adatta alle caratteristiche dell’ambiente e munirsi dell’attrezzatura per l’idroponica. La tecnica più diffusa per la coltivazione idroponica casalinga si chiama Nutrient film technique (Nft), ma ne esistono anche molte altre.

 

Piante idroponiche

Le piante più adatte all’idrocoltura sono:

  • pomodori e pomodorini;
  • cetrioli;
  • peperoni;
  • verdure a foglia verde come insalata, lattughino, rucola, valeriana, bietola ecc.;
  • erbe aromatiche come salvia, basilico, erba cipollina ecc.

 

I vantaggi dell’idroponica

Il maggiore vantaggio dell’agricoltura idroponica è quello di poter essere praticata ovunque, indoor e outdoor, in orizzontale oppure in verticale. Può essere quindi ritenuta come una tecnica sostenibile per incrementare la produzione alimentare senza consumare suolo né essere soggetti alle variazioni del clima. Acqua e nutrienti inoltre vengono sapientemente dosati, evitando gli sprechi; un orto verticale inoltre non è soggetto ad attacchi di parassiti ed erbe infestanti, quindi non necessita di pesticidi di sintesi.

 

Svantaggi dell'idroponica

Come qualsiasi altra tecnica, anche quella idroponica porta con sé alcuni svantaggi. Si tratta infatti di un sistema prettamente artificiale, molto distante da quelli che lasciano la natura libera di prendersi i suoi spazi, come l’agroforestazione. Come risultato, le piante devono essere seguite in modo costante, quasi scientifico, perché di per sé sono molto più fragili. Essendo collocate in un sistema molto umido, inoltre, sono vulnerabili alle infezioni fungine.