De-sealing, che cos'è

Il consumo di suolo non è irreversibile: attraverso gli interventi di de-sealing, si può restituire il territorio alla natura. Cos’è e come funziona.

de-sealing

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Il consumo di suolo in Italia

Ogni anno prati, boschi, campi e aree incolte vengono mangiati dall’asfalto e dal cemento. Per la precisione, in Italia sono stati consumati 69,1 chilometri quadrati di suolo nell’arco del 2021, per una media di 19 ettari al giorno, 2,2 metri quadri al secondo. Il dato arriva dal report annuale del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), redatto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Ed è il più alto dell’ultimo decennio.

 

Nel suo insieme, il 7,13 per cento del suolo italiano è stato coperto da edifici, infrastrutture, parcheggi, strade, spazi commerciali, aziende. Con picchi del 12,12 per cento in Lombardia e dell’11,9 per cento in Veneto. 1.153 chilometri quadrati di territorio naturale e semi-naturale sono stati sacrificati soltanto negli ultimi 15 anni, tra il 2006 e il 2021. Come la provincia di Prato sommata a quella di Lodi.

 

Cosa significa de-sealing

Una possibile contromisura è rappresentata dal de-sealing, cioè dagli interventi di desigillazione o deimpermeabilizzazione del suolo. Attraverso il de-sealing, si individuano porzioni di territorio adatte per essere liberate dall’asfalto e dal cemento: dopodiché, queste ultime vengono riportate nelle condizioni idonee per far crescere erba, alberi e arbusti. Di fatto, vengono restituite alla natura.

 

Chiaramente non è una procedura che può essere improvvisata: occorre che a monte ci sia uno studio delle caratteristiche del territorio, della fattibilità tecnica delle operazioni e dei relativi costi. In caso contrario, gli interventi rischiano di di rivelarsi fallimentari o addirittura controproducenti.

 

I vantaggi del de-sealing

Restituire alla natura un’area precedentemente impermeabilizzata può portare innumerevoli vantaggi. Fermo restando che ogni situazione ha le sue caratteristiche specifiche, in linea generale si può dire che un aumento delle aree verdi contribuisce a:

  • salvaguardare la biodiversità, creando condizioni favorevoli alla crescita spontanea di flora e fauna, inclusi gli insetti impollinatori;
  • rendere il suolo più permeabile, permettendogli di drenare le piogge e scongiurando il rischio di inondazioni;
  • mitigare le temperature, anche durante le ondate di caldo;
  • rendere più vivibili ed esteticamente gradevoli le aree urbane, a beneficio della qualità della vita dei cittadini.

 

De-sealing, gli esempi in Italia nel mondo

Il de-sealing forse è poco conosciuto al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, ma non è una novità. Uno degli esempi più celebri infatti arriva da New York e ha vent’anni di storia. Era il 2022 infatti quando fu approvato il piano di riqualificazione della High Line, un’infrastruttura ferroviaria ormai in disuso, poi trasformata in una grande promenade verde. 

 

Anche in Italia sono state avviate alcune azioni dimostrative, nell’ambito del progetto Sos4Life. Il piano prevede di recuperare un parcheggio pubblico da 6.500 mq a Forlì, l’area artigianale “Caselle” lungo il torrente Savena a San Lazzaro di Savena, l’area adiacente a piazza dei Martiri a Carpi.

 

Anche i tetti verdi, pur non essendo tecnicamente interventi di de-sealing, si inseriscono in questo filone perché creano natura laddove c’erano coperture artificiali.