GAS, i gruppi di acquisto solidale

Per chi vuole fare una spesa consapevole, una buona soluzione sono i gruppi di acquisto solidale (GAS): ne esistono centinaia in tutt'Italia.

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Tantissimi vorrebbero fare una spesa consapevole, non tutti però riescono a mettere in pratica questa ambizione nella loro vita quotidiana. Con le giuste conoscenze, però, è possibile destreggiarsi tra le varie opportunità a disposizione, tra mercati contadini, spesa alla spina e vendita diretta. Un canale molto interessante è rappresentato dai GAS, i gruppi di acquisto solidale. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.

 

 

GAS, cosa sono

Come suggerisce il nome, i gruppi di acquisto collettivi si creano quando più persone decidono di comprare un determinato bene direttamente dal produttore, saltando gli intermediari tradizionali come i negozi. Più numerosi sono i partecipanti, più sale il loro potere contrattuale e riescono quindi a concordare condizioni e prezzi più vantaggiosi. Un gruppo di acquisto GAS funziona esattamente così, con una particolarità importante: gli acquisti (principalmente beni alimentari e di largo consumo) sono scelti in base a valori di solidarietà ed equità. In una parola, di sostenibilità.

 

Come funzionano i gruppi GAS

Questi gruppi di acquisto privati con finalità solidali hanno un funzionamento molto semplice, dettagliato nel documento base dei GAS. Ciascuno degli iscritti consulta la lista dei fornitori e dei prodotti che può acquistare e, una volta alla settimana, compila il suo ordine. La merce viene ricevuta tutta insieme e poi smistata tra le varie persone e famiglie: alcuni GAS riescono a garantire la consegna a domicilio, altri fissano un appuntamento in un luogo prestabilito una volta alla settimana. 

 

Come creare un gruppo GAS

Anche creare un GAS è piuttosto facile. Alcune persone si mettono d’accordo tra di loro e vanno alla ricerca di produttori di frutta, verdura, carne, latticini, conserve, olio ecc. che rispettino alcuni criteri: vicinanza geografica, qualità, stagionalità, certificazione biologica, benessere animale, imballaggi riciclabili o ridotti al minimo, corretto trattamento dei lavoratori, impatto ambientale limitato. Una volta selezionati i fornitori più adatti, si stringe un accordo commerciale e si procede con gli ordini periodici.

 

Di solito chi parte da zero chiede il supporto di un gruppo di acquisto solidale già consolidato, soprattutto nelle fasi iniziali. I GAS sono gruppi di acquisto privati e, pertanto, non sono tenuti a costituirsi sotto forma di associazione; alcuni lo fanno, ma è una loro libera scelta.

 

Quanti sono i gruppi di acquisto solidale in Italia

Non è semplice dire con precisione quanti sono i gruppi di acquisto solidale in Italia, visto che non sono organizzazioni formali e non sono tenuti a iscriversi ad alcun registro. Uno studio del 2020 sostiene però che circa 6 milioni di italiani facciano la spesa da un GAS, un numero aumentato di 800mila unità nell’arco di soli due anni.

 

Come entrare in un GAS

Per iscriversi a un gruppo di acquisto solidale basta informarsi su qual è il più vicino, contattare il referente, discutere su eventuali domande e necessità e compilare un modulo di iscrizione. Oltre a pagare una quota associativa e depositare una quota per il fondo cassa, di solito viene richiesto di mettere a disposizione qualche ora del proprio tempo per farsi carico della gestione insieme agli altri membri.

 

GAS, come trovarli nelle principali città

Chi è alla ricerca di un modo per fare una spesa consapevole può cercare un gas online, attraverso portali dedicati come E-Circles ed Economiasolidale.net. Tra i gruppi di acquisto solidale a Milano, i più noti sono per esempio Gas Cagnola, l’Alveare che dice sì, Gas Chiaravalle e Bottegas. A Roma invece ci sono Banda Gassotti, Agorà Gaos, Gas Misticanza e molti altri.