Solstizio d'estate, cos'è e cosa simboleggia

Che cos'è il solstizio d'estate? Quando cade, significato e origini di un appuntamento emblematico perché intimamente connesso con i cicli naturali, atteso e celebrato dagli uomini è sin dall'antichità un momento considerato proprio per la sua carica simbolica.

Solstizio d'estate

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C'è un momento dell'anno in cui il sole sembra arrestare il suo corso e non voler tramontare mai.
È il solstizio d'estate, il giorno più lungo dei 12 mesi di rotazione orbitale terrestre, che cade tra il 20 e il 22 giugno e nell'emisfero boreale e segna ufficialmente l'inizio della stagione calda per eccellenza.
 

 

 

Che cos'è il solstizio d'estate

Con l'espressione “solstizio d'estate” si indica il giorno più lungo - e conseguentemente la notte più breve - dell'anno nell'emisfero settentrionale della Terra. Si tratta concretamente della giornata con il maggior quantitativo di luce diurna dell'anno e segna ufficialmente l’inizio dell'Estate astronomica.  

 

Il solstizio d'estate si verifica quando il sole tocca il punto più alto e settentrionale del cielo, ovvero quando il Polo Nord si trova più vicino alla nostra stella. Con il risultato che in tale giorno, unico rispetto al resto dell'anno, nelle località poste sui circoli polari il sole non tramonta mai, mentre in Italia si contano circa quindici ore di luce diurna.   

 

A partire da questo evento, le giornate andranno via via accorciandosi fino a giungere al solstizio d'inverno, punto di declinazione minimo sull'equatore e giorno più corto dell'anno.

 

Quando si celebra il solstizio d'estate

Il solstizio d'estate cade ogni anno tra il 20 e il 22 giugno, in conseguenza al momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima nel suo moto apparente lungo l'eclittica.

 

L'avvenimento si verifica nello stesso momento ovunque sulla Terra, tuttavia data e ora differiscono a seconda dei diversi fusi orari. Nel 2021, in Europa centrale l'appuntamento con il solstizio d'estate è fissato per lunedì 21 giugno alle 5:31 (ora italiana).

 

Solstizio, origini e significato

La parola solstizio deriva dal latino solstĭtĭum (composta da sōl, “sole”, e sistĕre, “fermarsi”) e indica appunto il giorno in cui il sole sembra arrestare il suo cammino, stagliandosi nel cielo più a lungo che mai. 

 

Si tratta di un evento carico di simbologia, atteso e celebrato fin dall’antichità con riti pagani ed esoterici.

 

L'interpretazione di tale appuntamento - ritenuto cruciale e propizio per la vita sulla Terra - variava nelle differenti civiltà dell'Asia, dell'Europa e dell'America. Tuttavia, i rituali per festeggiarlo ne condividevano sostanzialmente gli intenti: ringraziare il sole per i suoi doni e chiedere prosperità per i raccolti. Nelle tradizioni che celebrano questo passaggio i simboli rituali tendono a riportare unione laddove c’è stata profonda separazione ristabilendo una vitalità forte, portatrice di nuovo. 

 

L'esempio più celebre di celebraizone del solstizio d'estate con spirito quasi divinatorio avviene a Stonehenge, in Inghilterra: da sempre migliaia di persone si riuniscono intorno al complesso di pietre millenarie per osservare il levarsi del sole in un rituale di buon auspicio.


 

Differenza tra solstizio ed equinozio

Il solstizio d'estate e il solstizio d'inverno distano tra loro circa sei mesi e indicano, rispettivamente, il giorno più lungo e il giorno più breve dell'anno.

 

Gli equinozi (dal termine latino equi-noctis, che significa “notte uguale”), al contrario, rappresentano i momenti dell’anno in cui la durata del giorno e della notte è equivalente - circa dodici ore di luce e dodici ore di buio - in tutti i punti del Pianeta. Nel corso dell'anno, gli equinozi sono due (equinozio di primavera ed equinozio d'autunno) e si verificano quando il Sole risulta trovarsi esattamente all’intersezione tra l’eclittica e l’equatore celeste. In tali momenti, esso si posiziona perpendicolarmente all’equatore terrestre, mentre la linea immaginaria che congiunge Polo Nord e Polo Sud divide esattamente a metà la Terra, determinandone la parte illuminata e quella in ombra. 

 

Gli equinozi segnano l’inizio della primavera e dell’autunno. Nell’emisfero settentrionale, il primo cade tra il 19 e il 21 marzo, mentre il secondo si verifica tra il 21 e il 24 settembre.