Riscaldamento globale, cos'è

Cause, dinamiche e conseguenze del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici che provoca. Un riassunto di ciò che bisogna sapere sulla vera emergenza dei nostri tempi.

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Cambiamento climatico e riscaldamento globale

La crisi climatica è la maggiore emergenza dei nostri tempi. Fino a qualche anno fa a dirlo erano solo gli ambientalisti; oggi concordano su questo anche le massime istituzioni internazionali (basti pensare agli appelli del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres), i governi, i vertici delle grandi aziende. E anche i cittadini, soprattutto da quando le conseguenze li toccano in prima persona, sotto forma di siccità record, piogge torrenziali, livello del mare che si alza minacciando le case.

 

Ma che cos’è il riscaldamento globale, da dove nasce e come si può evitare? In questo articolo cercheremo di fare un riassunto su cos’è il riscaldamento globale, una sorta di schema del riscaldamento globale che possa essere chiaro e comprensibile per tutti. 

 

Uno dei principali fattori che finora hanno rallentato l’azione sta nel fatto che il global warming sia un fenomeno complesso, che va compreso con gli strumenti della scienza e che si sviluppa durante un arco di tempo molto lungo, peraltro provocando conseguenze molto diverse tra loro (come le inondazioni e la siccità). 

 

Con il giusto approccio, però, il riscaldamento globale può essere spiegato anche ai bambini; e questo è fondamentale, perché tutti siamo coinvolti nella ricerca di soluzioni.

 

Cosa intendiamo per riscaldamento globale

Il riscaldamento globale, in inglese global warming, è l’aumento della temperatura media sulla superficie della Terra. Viene chiamato anche surriscaldamento globale o, impropriamente, riscaldamento ambientale.

 

Il clima sul nostro Pianeta non è statico, tant’è che negli ultimi 650mila anni ci sono già state sette glaciazioni. Negli ultimi 150 anni, però, la temperatura media globale è aumentata di quasi 1,2 gradi centigradi. Questo dato non ha eguali nella storia ed è inequivocabilmente dovuto all’effetto serra.

 

Quest’ultimo è un fenomeno naturale: alcuni gas (anidride carbonica, metano, ossido nitroso, ozono e clorofluorocarburi) infatti trattengono nell’atmosfera una parte del calore irradiato dal sole, proprio come avviene nelle serre usate in agricoltura. Parallelamente, gli oceani e le foreste ne assorbono una parte.

 

A partire dalla rivoluzione industriale, però, la quantità di gas serra è aumentata esponenzialmente: oggi la concentrazione di CO2 in atmosfera è pari a 418,5 parti per milione, contro le 280 dell’epoca preindustriale. Il surriscaldamento globale ne è la conseguenza.

 

Cause del riscaldamento globale

A cosa è dovuto il fenomeno del riscaldamento globale? Alle attività umane che emettono in atmosfera enormi quantità di gas a effetto serra, facendo così salire la temperatura molto più velocemente di quanto accadrebbe in natura. Questo è ciò che sostiene più del 99% degli scienziati in tutto il mondo.

 

Nonostante siano ancora in circolazione innumerevoli fake news sul riscaldamento globale, dunque, l’origine antropica del riscaldamento globale non è solo una teoria. Al contrario, è una realtà che è stata ampiamente studiata fino a raggiungere il pieno consenso scientifico.

 

Chiarito questo, si può scendere più nello specifico: quali sono i settori economici che emettono le maggiori quantità di gas serra, contribuendo così al surriscaldamento globale? Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Ipcc), riferendosi al 2010, propone questa stima: 

  • il 25% dei gas serra è dovuto alla produzione di elettricità e calore mediante i combustibili fossili;
  • il 10% ad altre attività legate alla filiera dei combustibili fossili;
  • il 6% agli edifici;
  • il 24% ad agricoltura, allevamento e deforestazione; 
  • il 21% all’industria; 
  • il 14% ai trasporti.

 

Come evitare il riscaldamento globale? Decarbonizzando tutti questi settori economici, cioè riducendo il più possibile le loro emissioni di gas serra fino al punto in cui possono essere interamente compensate da foreste, oceani o da apposite tecnologie di cattura e stoccaggio (ancora da perfezionare).

 

Conseguenze del riscaldamento globale

Il global warming determina i cambiamenti climatici, cioè le variazioni del clima che sono addizionali rispetto a quelle che si verificherebbero in condizioni normali. Le conseguenze del riscaldamento globale dunque sono molto eterogenee tra loro:

  • Fusione dei ghiacci
  • Innalzamento del livello dei mari
  • Acidificazione degli oceani
  • Ondate di calore e siccità
  • Desertificazione
  • Perdita di biodiversità 
  • Eventi meteo estremi (come alluvioni e uragani)
  • Variazioni nell'andamento delle precipitazioni

 

Gli allarmi inascoltati

Il surriscaldamento globale ormai è un tema di attualità, ma lo è diventato con colpevole ritardo. Nel silenzio generale, vale la pena di ricordare i pionieristici allarmi che sono purtroppo rimasti inascoltati: 

  • Già negli anni Settanta il Club di Roma, un’organizzazione senza scopo di lucro fondata da Aurelio Peccei, commissionò a un team di scienziati del MIT il rapporto “I limiti della crescita”. Fu uno dei primissimi documenti che mise in guardia dal mito della crescita infinita e invitò a “stabilire una condizione di stabilità economica ed ecologica che sia sostenibile anche nel futuro più lontano”.
  • Nel 1992 a Rio de Janeiro si tenne il Summit della Terra, la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull'ambiente indetta dell’Onu. Lì ci furono due interventi destinati a restare nella storia: quello di Severn Suzuki, ragazzina appena dodicenne, e quello del leader cubano Fidel Castro.