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Il nervosismo può essere una delle manifestazioni da Sindrome premestruale, PMS (acronimo dell’inglese “Pre Menstrual Syndrome"), una condizione che molte donne subiscono a causa del cambiamento ormonale mensile.
La sindrome premestruale può presentarsi con connotazioni più o meno gravi. Esiste una vera e propria mappatura della durata e dell’intensità della sintomatologia per inquadrare meglio in che ambito si debba intervenire.
Sintomi della sindrome premestruale
I sintomi della sindrome premestruale si manifestano sia a livello psichico sia a livello comportamentale, modulati d’intensità.
> Sintomi psichici: irritabilità, nervosismo, aggressività, ansia, depressione, impulsività. Si manifesta una vulnerabilità emotiva, con facilità al pianto, perdita dei riferimenti, senso di impotenza e sopraffazione, mal di testa, difficoltà di concentrazione.
> Sintomi comportamentali: cambiamenti alimentari, con percezioni distorte dell’appetito, disturbi del sonno che possono oscillare dall’insonnia all’ipersonnia, autoesclusione sociale.
Rimedi per contrastare il nervosismo premestruale
La naturopatia può intervenire a supporto della donna per combattere il nervosismo premestruale, se questo rientra tra le formi lievi di e quindi non si trova in ambito patologico di sola competenza medica.
Ecco alcuni semplici consigli sullo stile di vita, per limitare la sintomatologia psichica e comportamentale:
> Movimento fisico: fare camminate intense con attenzione alla respirazione armonica col passo per riossigenare l’organismo, rilassare la muscolatura addominale, aiutare la respirazione e la circolazione sanguigna, ossigenare il cervello, migliorare l’umore, produrre endorfine.
> Favorire il sonno per ridurre l’irritabilità, bilanciare la necessità di riposo del corpo che sta vivendo delle piccole ma importanti modifiche.
> Alimentazione più attenta ai cibi freschi, riduzione dell’utilizzo di sale e conservanti, attenzione anche al glutammato che aumenta i livelli eccitatori, bere più acqua.
Possiamo aiutarci anche con alcuni integratori naturali che supportano a tenere sotto controllo tensione addominale, ritenzione idrica, cefalee e nervosismo:
> Magnesio: un sale minerale importantissimo sui meccanismi contrattili della muscolatura. Aiuta il rilassamento a più livelli, contrasta i disturbi del sonno, allevia dolori alla testa, contrasta l’affaticamento e l’irritabilità.
> Vitamina B6: questa vitamina viene utilizzata per la sintesi dei neurotrasmettitori e la sua funzione in caso di sindrome premestruale è quella di modulare la percezione del dolore, in caso di cefalea per esempio.
Ha dimostrato particolare efficacia anche su condizioni di nervosismo e irritabilità.
> Agnocasto: questo rimedio dal nome curioso “agnello casto” possiede proprietà calmanti, quasi sedative su stimoli sessuali e forme di irritabilità, nervosismo e aggressività.
In merito alla sindrome premestruale possiede proprietà regolatrici della funzionalità endocrina del sistema ormonale femminile e svolge azione antinfiammatoria. E’ utile in caso di irregolarità del ciclo e per modulare i sintomi pre-ciclo.
> 5-HTP: questo rimedio presente in gran quantità nei semi di griffonia, svolge un’attività modulatrice dell’umore. Questo amminoacido è ottenuto dal triptofano, il precursore della serotinina, il rasserenante naturale utile in momenti di tensione e difficoltà per controllare l’irritabilità.
Sindrome premestruale, come si definisce
Per rientrare nella diagnosi di sindrome premestruale i sintomi devono manifestarsi ciclicamente e avere una durata limitata nel tempo, esaurendosi poi completamente con le mestruazioni.
> Sindrome premestruale lieve o media: non è da considerarsi una malattia, coinvolge circa il 65-70% delle donne e si manifesta con una leggera irritabilità, nervosismo, mal di testa, gonfiore addominale. Questa sintomatologia è facilmente gestibile e non interferisce con la quotidianità.
> Sindrome premestruale grave: entriamo in ambito patologico, riguarda una schiera di donne più ristretta, ma comunque vasta, circa tra 12-35% e si manifesta con forme più recrudescenti di nervosismo, depressione, dolori addominali, difficoltà a gestire la quotidianità durante le fasi acute precedenti il flusso mestruale.
> Sindrome disforica della fase luteale tardiva: in questo caso si presentano sintomi da patologia psichica molto gravi che inficiano tutto l’ambito relazionale della donna e riguardano dal 3 all’8% dei soggetti femminili.