Rosa canina, caratteristiche e coltivazione

La rosa canina è una rosa selvatica, rustica e resistente, la cui coltivazione non richiede particolari cure. Coltivare la rosa canina, oltre a rendere gradevole il giardino, attira uccelli e insetti impollinatori e consente di avere a disposizione le preziose bacche, ricche di vitamina C.

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©Artur Harutyunyan / 123rf.com

 

Rosa canina, caratteristiche della pianta

La rosa canina è una specie che appartiene alla famiglia delle Rosaceae, piante dal portamento vario che comprende diverse varietà di rosa, il biancospino e molti alberi da frutto. Conosciuta anche come rosa di bosco, è una pianta spontanea che in Europa cresce nei terreni incolti o ai bordi delle strade. 

 

In natura, la pianta della rosa canina può raggiungere i 3-5 metri di altezza; ha un portamento arbustivo, rami spinosi e foglie imparipennate di piccole dimensioni, appuntite e seghettate ai margini.

 

Da aprile a giugno, sui rami dell’anno precedente si sviluppano fiori a cinque petali leggermente profumati e dall’aspetto molto gradevole, di colore bianco, rosa pallido o rosa carico e con un bottone di stami dorati al centro.

 

Successivamente alla fioritura si sviluppano falsi frutti, cinorrodi ovali, rossi e lucidi comunemente chiamati bacche. Vengono usati in erboristeria e fitoterapia soprattutto per il loro alto contenuto di vitamina C, carotenoidi e flavonoidi.

 

La rosa canina viene assunta per sostenere le difese dell’organismo poiché si ritiene abbia azione tonica e ricostituente, oltre a stimolare la diuresi e regolare il transito intestinale

 

Come coltivare la rosa canina in giardino

La rosa canina è una specie rustica e resistente, che ha bisogno di poche cure. Può essere coltivata facilmente in giardino, da sola o creando siepi che necessitano di pochissima manutenzione. Queste ultime attireranno gli insetti impollinatori durante la fioritura, gli uccelli quando si formeranno le “bacche”. 

 

Poiché la pianta tollera bene sia le temperature elevate sia quelle rigide, può essere coltivata in tutte le regioni del nostro Paese, comprese quelle in cui la temperatura scende sotto lo zero. 

 

Per iniziare a coltivare la rosa canina, è possibile acquistare una piantina già sviluppata presso un vivaio ben fornito, oppure procedere per talea da un esemplare spontaneo adulto. Meno diffusa è la coltivazione da seme, comunque possibile: affinché i semi germinino, occorre conservarli per due mesi in un luogo umido e caldo e successivamente lasciati al freddo per quattro mesi.

 

La posizione ideale è in pieno sole o a mezzombra. Per quanto riguarda il terreno, invece, la rosa canina ha poche esigenze e si adatta facilmente a qualsiasi substrato. Per avere una pianta in salute è preferibile, in ogni caso, che sia fresco, ricco e ben drenato. 

 

La pianta di rosa canina va sistemata in piena terra durante i mesi autunnali, collocandola in una buca profonda circa 50 centimetri. Se si mettono a dimora più esemplari, ad esempio per realizzare una siepe, è opportuno distanziarli di almeno un metro e mezzo gli uni dagli altri, poiché possono crescere molto. 

 

Le irrigazioni dovranno essere frequenti durante il primo anno, per poi diminuire succcessivamente. Quasi mai è necessario procedere a concimazioni, potature e trattamenti contro malattie e parassiti. Se si desidera contenere la crescita della pianta, eliminando rami vecchi o dandole forma, la potatura va effettuata alla fine dell’inverno, prima della ripresa vegetativa. 

 

Utilizzo della rosa canina

Le bacche della rosa canina possono essere raccolte e consumate quando appaiono rosse e lucide, dunque da settembre a dicembre. Spesso vengono utilizzate per preparare confetture, ma gustarle crude permette di beneficiare del loro alto contenuto di vitamina C. Possono essere aggiunte a macedonie di frutta o centrifugati, dopo averle private dei semi interni. 

 

In alternativa possono essere essiccate (sempre dopo aver eliminato i semi) mettendole nell'essiccatore o lasciandole all'ombra per qualche giorno a temperatura ambiente. Dopodiché, vanno conservate in barattoli a chiusura ermetica al riparo da fonti di luce e calore. Le bacche di rosa canina vengono aggiunte agli infusi in virtù del loro effetto tonico, ricostituente e diuretico. 

 

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