Agrifoglio, caratteristiche e coltivazione

L’agrifoglio è un piccolo arbusto rustico e resistente, molto semplice da coltivare sia in giardino sia in vaso. Simbolo del periodo natalizio, l’agrifoglio viene coltivato a scopo ornamentale per la bellezza delle sue foglie e delle bacche rosse che si sviluppano dopo la fioritura.

agrifoglio

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©Michael Aquan-Assee / 123rf.com

 

 

Agrifoglio, la pianta

L’agrifoglio (Ilex aquifolium L.)  è un piccolo albero longevo con portamento arboreo o arbustivo che appartiene alla famiglia delle Aquifolaceae.

Si tratta di una pianta diffusa allo stato spontaneo nella maggior parte del nostro Paese e ampiamente coltivata a scopi ornamentali, soprattutto per realizzare decorazioni nel periodo natalizio.  

 

Le foglie, lucide e di un verde intenso, sono dotate di spine lungo i margini; i fiori sono piccoli, riuniti all’ascella delle foglie e dotati di quattro petali. Negli esemplari femminili i fiori sono bianco rosati, in quelli maschili sono verdastir; per capire se l'agrifoglio è maschio o femmina si possono quindi osservare i fiori.

 

L'agrifoglio fiorisce nei mesi di maggio e giugno e, dopo la fioritura, le piante femminili sviluppano piccoli frutti rossi caratterizzati da una superficie liscia e lucida, molto decorativi ma non edibili.

 

Altri nomi dell'agrifoglio sono pungitopo maggiore, alloro spinoso e aquifoglio.

 

Origini e significato

La pianta di agrifoglio è originaria di diverse zone d'Europa, del Nord Africa e dell'Asia, dove cresce allo stato spontaneo.

 

Nel significato dei fiori, l'agrifoglio simboleggia la forza e la resistenza per via della sua rusticità, ma è associato anche all'aggressività a causa delle spine presenti sulle foglie.

 

Regalare un agrifoglio è comunque di buon auspicio perché grazie alle foglie pungenti si crede che la pianta possa proteggere la casa e le persone che vi abitano tenendo lontani gli spiriti maligni.

 

Agrifoglio e il Natale

L'agrifoglio è notoriamente associato al Natale: proprio durante il periodo natalizio, infatti, la pianta porta le sue belle bacche rosse che la rendono perfetta per le decorazioni.

 

Il legame tra agrifoglio e Natale non è però recente e sembra avere origini antiche legate alla religione cristiana. La diffusione dell'agrifoglio come pianta simbolo del Natale sembra sia dovuta alle caratteristiche della pianta e in particolare alle foglie pungenti che richiamerebbero le spine della corona di Gesù, alle bacche rosse associate al sangue e ai fiori bianchi della pianta che simboleggiano la purezza, quindi associati a Maria.

 

Agrifoglio e pungitopo: due piante diverse

L'agrifoglio è spesso chiamato pungitopo o pungitopo maggiore, ma in realtà agrifoglio e pungitopo sono due specie diverse.

 

Il nome scientifico dell'agrifoglio è infatti Ilex aquifolium e la pianta appartiene alla famiglia delle Aquifoliaceae, mentre il nome botanico del pungitopo è Ruscus aculeatus e la pianta è della famiglia delle Liliaceae.

 

Anche il pungitopo è tipico dei nostri boschi e produce bacche rosse ma la pianta è molto diversa da quella dell'agrifoglio: il pungitopo presenta fusti eretti che si sviluppano dal rizoma e che portano rami trasformati simili a foglie.

 

Le foglie vere e proprie sono molto piccole e disposte al centro di questi rami, chiamati cladodi. I fiori, piccoli e vedi si dispongono al centro dei cladodi, all'ascella delle vere foglie e da essi si svilupperanno poi le bacche rosse.

 

Varietà di agrifoglio

Oltre all'agrifoglio che incontriamo nei nostri boschi esistono altre varietà di questa pianta.
 

  • Ilex cornuta è una varietà con foglie lucide con bordi ondulati e punte spinose;
  • Ilex crenatal'agrifoglio del Giappone, presenta foglie completamente diverse, lanceolate e dentellate ai margini.

 

Inoltre esistono svariati cultivar dell'agrifoglio che differiscono per forma e colorazione delle foglie e per la quantità di bacche prodotte. Alcuni esemplari sono particolarmente contenuti e vengono coltivati in vaso come agrifoglio nano.

 

Le bacche rosse

I frutti dell'agrifoglio sono bacche velenose per l'uomo. Apprezzate da diversi uccelli, in particolare dai tordi, le bacche di agrifoglio sono invece  tossiche e molto pericolose per noi esseri umani a causa del contenuto di eterosidi di tipo cianogenetico: la loro ingestione porta a disturbi gastrointestinali che possono causare anche la morte. Particolare attenzione va posta verso i bambini, ad esempio durante le passeggiate nei boschi.

 

Albero di agrifoglio

L'agrifoglio ha normalmente portamento arbustivo ma può anche crescere come piccolo albero, quindi con portamento arboreo. L'albero di agrifoglio normalmente ha un'altezza compresa tra uno e dieci metri.

 

A prescindere dal portamento, l'agrifoglio cresce nei boschi di faggi, querce e latiifoglie, in clima umidi e in posizioni ombreggiate, dove si trovano popolazioni di pochi esemplari per volta.

 

Agrifoglio in vaso

L’agrifoglio può essere coltivato con successo in vaso, con qualche accortezza in più rispetto alla coltivazione in piena terra.

 

Oltre ad acquistare una pianta gà sviluppata, la coltivazione può avvenire per propagazione da piante presenti in natura, effettuando una talea di un ramo legnoso da prelevare in estate e da far radicare in acqua o in un substrato di sabbia e torba. Dopo l'emissione delle radici, che viene favorita usando ormoni radicanti, la talea va spostata nel terriccio.

 

Il contenitore potrà essere piccolo, mentre se si acquista un agrifoglio già grande, dovrà avere dimensioni medio-grandi per consentire lo sviluppo della pianta.

 

Sul fondo del vaso è bene sistemare dell’argilla espansa per permettere il drenaggio. Il terriccio dovrà essere leggermente acido e non argilloso.

 

L'agrifoglio in vaso va esposto in una zona ombreggiata e fresca o raggiunta dal sole diretto solo nelle prime ore della giornata. Il vantaggio principale della coltivazione dell’agrifoglio in vaso è dato proprio dalla possibilità di proteggerlo durante i mesi invernali, anche nelle zone in cui la temperatura scende sotto lo zero. In questi casi però è consigliabile spostare la pianta in un’area maggiormente riparata.

 

Come prendersi cura dell'agrifoglio

Coltivare l’agrifoglio in giardino, in piena terra, è abbastanza semplice poiché si tratta di una specie rustica e resistente, che non richiede cure eccessive.

 

Questa pianta infatti si adatta bene a diversi climi, fatta eccezione soltanto per le zone in cui le temperature scendono spesso sotto lo zero.

 

Per iniziare a coltivare l’agrifoglio è preferibile acquistare una pianta già sviluppata: il costo di una pianta di agrifoglio dipende dalla grandezza dell'esemplare e può partire da circa dieci euro per piante molto piccole.

 

La pianta si mette a dimora alla fine dell’inverno, e il luogo migliore dove posizionare l'agrifoglio è semi ombreggiata nelle ore più calde. Il terreno ideale è leggermente acido, ben drenato e fertile.

 

La crescita dell’agrifoglio è lenta e di solito la pianta coltivata non supera i cinque metri di altezza.

 

Resistenza della pianta

Le piante di agrifoglio resistono bene sia alle temperature calde sia a quelle rigide ma alcune varietà possono soffrire quando il termometro scende spesso sotto lo zero.

 

Nelle zone dove gli inverni sono più freddi, meglio coprire l'agrifoglio con appositi teli o effettuare la pacciamatura.

 

L'agrifoglio resiste anche all'inquinamento, motivo per cui spesso è usato per realizzare siepi divisorie anche lungo strade trafficate.

 

Le malattie

Le piante di agrifoglio non si ammalano facilmente ma se la pianta viene coltivata in condizioni non idonee alla sua crescita, potrebbe essere attaccata dalla cocciniglia e da malattie fungine.

 

L'eccesso di acqua attraverso le irrigazioni può poi portare a marciume radicale, soprattutto se la pianta è coltivata in vaso. Al contrario, se le foglie dell'agrifoglio cadono, potrebbe dipendere da carenza di acqua.

 

Annaffiature, potatura, concimazione

Le irrigazioni dell'agrifoglio coltivato in piena terra devono essere scarse ma regolari per tutto l'arco dell'anno, aumentandone la frequenza durante il periodo caldo. Quando l’agrifoglio è coltivato in piena terra la concimazione non è indispensabile, ma può essere utile aggiungere del fertilizzante all’acqua di irrigazione per favorire lo sviluppo di nuove foglie durante la ripresa vegetativa.

 

Se si sceglie di coltivare l’agrifoglio in vaso occorre prestare attenzione ai ristagni d’acqua e concimare la pianta tutto l’anno, utilizzando un fertilizzante liquido da aggiungere all’acqua di irrigazione.

Poiché, come abbiamo visto, l'agrifoglio cresce lentamente, non è necessario potarlo, a meno che non si voglia dargli una forma precisa o direzionare il suo sviluppo; in questo caso i periodi più indicati per tagliare i rami sono l’inizio e la fine dell’estate.

 

Proprietà dell'agrifoglio in fitoterapia

Tradizionalmente le foglie e la corteccia dell’agrifoglio sono impiegate per le loro proprietà espettoranti e astringenti e per abbassare la temperatura corporea negli stati febbrili. Le proprietà dell'agrifoglio sono state attribuite alla presenza di diverse molecole tra cui tannini e ilicina.

 

Con i fiori di agrifoglio si prepara anche Holly, uno dei 38 fiori di Bach, utilizzato per:

  • Disturbi a di fegato, cuore, intestino e vescica;
  • per gestire emozioni come rabbia, invidia e gelosia.

 

Decotto di foglie di agrifoglio

Il decotto di agrifoglio si realizza facendo bollire 3-5 grammi di foglie in acqua per alcuni minuti.
 

Si utilizza esternamente per risciacqui della bocca e della gola, utili in caso di infiammazioni orali, mal di gola e tosse.

 

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