Glicine, caratteristiche e coltivazione
Il glicine è una pianta stupenda, perfetta per abbellire pergolati in giardino, terrazzo o sul balcone. È davvero molto semplice da coltivare e in primavera regala abbondanti e spettacolari fioriture a grappolo dal profumo inebriante.
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- Glicine, la pianta e il suo habitat
- Glicine, il significato
- I colori del glicine
- Il fiore del glicine
- Glicine, coltivazione e cura
- Glicine, le avversità
- Glicine in terra piena
- Glicine in vaso
- Quando potare il glicine
- Le piante rampicanti
Glicine, la pianta e il suo habitat
Il glicine (o Wisteria) è una pianta originaria delle regioni asiatiche che appartiene alla famiglia delle Fabaceae. Si tratta di un albero davvero bello e decorativo che può essere coltivato in giardino, balcone o terrazzo, regalando splendide fioriture molto profumate.
Il glicine è caratterizzato da un tronco eretto alla base che tende a divenire contorto attorcigliandosi su se stesso e a strutture di sostegno poste in prossimità.
Sui rami, in primavera si sviluppano foglie composte, verdi brillanti, lanceolate, che cadranno poi a partire dall’autunno.
I fiori del glicine sono riuniti in grappoli e stupiscono per la loro bellezza e il loro intenso e inebriante profumo.
Dopo la fioritura si sviluppano i frutti: il frutto del glicine è un baccello di grandi dimensioni che contiene da due a cinque semi.
L'habitat del glicine coincide con le regioni a clima temperato, ma si tratta comunque di una pianta vigorosa e rustica, che ben si adatta a diversi climi e terreni e che può essere coltivata in giardino o in vaso in modo davvero semplice.
Glicine, il significato
Il glicine è simbolo di bellezza e sensualità, probabilmente per via del portamento sinuoso della pianta e dell'intensa profumazione dei suoi fiori.
La pianta di glicine simboleggia anche longevità e salute, per via della sua resistenza alle malattie e alla sua rusticità.
I colori del glicine
Le piante di glicine possono avere fiori di diverso colore: il più comune è sicuramente il glicine che produce fiori lilla, ma il glicine può avere anche fiori bianchi o azzurri.
Se si vuole coltivare un glicine e si desidera scegliere il colore del fiore, è preferibile acquistare una pianta già fiorita.
Il fiore del glicine
Il fiori del glicine, come abbiamo visto, possono essere bianchi, lilla o azzurri e si sviluppano a partire dal mese di maggio, riuniti in grappoli che possono raggiungere lunghezze superiori ai 20 centimetri.
I fiori ricadono a cascata dai rami della pianta e, oltre ad emanare un profumo intenso, gradevole e inebriante, abbelliscono gazebi e pergolati dove il glicine cresce.
A differenza di altre parti della pianta, i fiori del glicine non sono tossici; al contrario, possono essere consumati crudi o cotti. In molti apprezzano il glicine fritto, preparato pastellando e friggendo i grappoli fioriti, come avviene per i fiori della robinia o acacia. La radice, i baccelli e semi del glicine sono invece velenosi.
Glicine, coltivazione e cura
Per iniziare a coltivare il glicine è importante iniziare da una pianta già formata o da talea ed è preferibile acquistare un albero già in fioritura o eseguire la talea su un esemplare che ha già effettuato almeno una fioritura.
Partendo dal seme, infatti, il glicine potrebbe impiegare molto tempo a crescere e svilupparsi e inoltre potrebbe fiorire dopo molti anni o non fiorire affatto. Allo stesso modo, una talea effettuata su un albero che non ha mai fiorito potrebbe far crescere un glicine che non fiorisce per diverso tempo.
Una volta acquistato il glicine, questo va piantato dall’autunno alla primavera. Una volta attecchito, il glicine cresce in modo vigoroso e non ha necessità di particolari cure.
Glicine, le avversità
Come abbiamo già detto, il glicine è una pianta resistente e rustica. Il glicine infatti non teme né il gelo né la siccità estiva, non ha bisogno di essere potata o concimata e difficilmente è soggetta a malattie o all’attacco di parassiti.
Glicine in terra piena
Se si ha a disposizione un giardino, la coltivazione del glicine è davvero semplice, ma è importante sapere come e dove piantare il glicine oltre a come si cura una pianta di glicine.
Per prima cosa, occorre scegliere una posizione molto soleggiata, al riparo da venti forti e in qualsiasi tipo di suolo, purché non eccessivamente calcareo. Il terreno deve comunque essere fertile e ben drenato.
Poiché l’apparato radicale del glicine tende a svilupparsi in modo notevole, se la pianta viene collocata in piena terra in giardino, è consigliabile sistemarla lontano da altre piante e dall’abitazione, da vialetti o da altre strutture che potrebbero essere danneggiate dalla crescita delle radici.
Dato il portamento del glicine è anche opportuno offrirgli un sostegno, come ad esempio un pergolato sul quale i rami si possano avvolgere. Attenzione a eventuali reti e cancellate, che potrebbero essere inglobate dai rami in crescita. Una volta scelta la posizione in cui sistemare il glicine, basterà scavare una profonda buca, sistemare al suo interno l'alberello e irrigare.
Per quanto riguarda le irrigazioni successive alla messa a dimora, le piante di glicine allevate in piena terra vanno innaffiate solo durante il primo anno di vita per favorire l’attecchimento e durante i periodi di prolungata siccità, mentre negli altri periodi è sufficiente l’acqua piovana.
Glicine in vaso
Il glicine può essere coltivato con successo anche in vaso, purché si scelga un contenitore di dimensioni opportune, optando per vasi di almeno 50 centimetri di altezza e di diametro.
Come per la coltivazione in piena terra, anche il glicine coltivato in vaso avrà bisogno di un supporto su cui poggiarsi. Occorre anche prestare attenzioni a reti e cancellate presenti nelle vicinanze.
Il glicine coltivato in vaso ha bisogno di irrigazioni regolari, soprattutto durante il primo anno di vita (per favorire l’attecchimento) e nei mesi caldi estivi. Dalla primavera all’autunno è consigliabile fertilizzare il terreno durante l’irrigazione una volta al mese.
Sebbene esistano anche bonsai di glicine (per i quali è chiaramente necessaria una certa esperienza), questa pianta tende a soffrire quando è coltivata in vaso per molto tempo. Per questo, dopo qualche anno, il glicine dovrà essere spostato in un contenitore di dimensioni maggiori o in piena terra. Se non si dispone di spazio sufficiente, è possibile contenere la crescita del glicine eliminando un terzo delle radici e, proporzionalmente, parte della chioma.
Quando potare il glicine
Il glicine non ha necessariamente bisogno di essere potato a meno che non si voglia contenere la crescita in vaso, se si vuole dare una determinata forma alla pianta o se si nota una riduzione o assenza di fioritura.
In questi casi è possibile potare il glicine: generalmente la potatura si effettua due volte l'anno, in inverno e in estate.
I rami del glicine vanno quindi accorciati quando la pianta è in riposo vegetativo e una seconda volta in estate, per favorire una seconda fioritura. Quando si pota il glicine vanno eliminati anche rami rotti, secchi o deboli.
Le piante rampicanti
Oltre al glicine rampicante, esistono molte altre piante che possono essere coltivate in giardino o in vaso per creare pergolati o per creare cancellate fiorite. Tra le piante rampicanti fiorite più diffuse troviamo ad esempio:
- Gelsomino e falso gelsomino;
- bouganville;
- bignonia;
- plumbago;
- mandevilla.
Ad eccezione della bouganville, della mandevilla e del vero gelsomino, che temono il gelo, tutte le altre piante in elenco sono resistenti anche alle temperature rigide e possono quindi essere coltivate anche nelle regioni più fredde.
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