Sansevieria, caratteristiche e coltivazione

La sansevieria, nota come lingua di suocera, è una pianta ornamentale sempreverde, molto facile da coltivare in appartamento e considerata in grado di purificare l'aria.

sansevieria

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Sansevieria, la pianta

Il genere sansevieria comprende diverse decine di piante sempreverdi e perenni, caratterizzate da foglie generalmente coriacee.

 

Alcuni tipi di sansevieria hanno foglie lineari, altre cilindriche, altre ancora presentano foglie ovate-triangolari raggruppate in rosetta.

 

Molte varietà di sansevieria presentano foglie ondulate ai margini e variegate, con sfumature diverse di verde o grigio o con striature gialle o bianche.

 

Proprio per la bellezza delle foglie, le sansevieria sono piante coltivate in appartamento a scopo ornamentale.

 

Curare la sansevieria è davvero semplice. Per coltivare queste piante è sufficiente acquistarne un esemplare in vivaio: il prezzo della sansevieria può andare da cifre inferiori ai dieci euro per le piante più piccole fino a diverse decine di euro per piante di grandi dimensioni. In alternativa si può riprodurre una pianta esistente, operazione davvero molto facile.

 

Origini e significato

Le piante di sansevieria sono quasi tutte originarie delle regioni africane ma vengono coltivate con successo in zone con clima mite.

 

Il genere è stato scoperto da un botanico napoletano, Vincenzo Petagna, che chiese di dedicarne il nome a Sanseverino, Conte di Chiaromonte.

 

In Oriente la sansevieria è associata alle 8 virtù: prosperità, longevità, intelligenza, bellezza, salute, forza, arte e poesia.

 

Varietà di sansevieria

Esistono circa sessanta varietà di sansevieria; le più diffuse nelle nostre abitazioni sono probabilmente la Sansevieria trifasciata e la Sansevieria cylindrica.

 

La varietà trifasciata, nota anche come lingua di suocera, pianta serpente o coda di lucertola, ha foglie erette, coriacee, verdi al centro e screziate di giallo lungo i margini mentre la cylindrica presenta foglie sempre erette ma cilindriche, come suggerisce il nome. Si tratta di una pianta che spesso troviamo in vendita con le punte colorate, ricoperte da materiale sintetico.

Questa sansevieria colorata non è dunque naturale e sarebbe meglio non acquistarla, perché si tratta di piante che potrebbero facilmente mostrare segni di sofferenza e morire in breve tempo.

Altre varietà di sanseviera abbastanza comuni sono:

  • Sanseveria zeylanica;
  • Sanseveria halii, entrambe con foglie lineari ed erette screziate in orizzontali;
  • Sanseveria grandis, cha ha foglie ovali e striate di verde.

 

Tutte le varietà risultano davvero molto semplici da coltivare in appartamento.

 

Il fiore della sansevieria

I fiori della sansevieria sono piccoli, poco vistosi, bianchi o bianco verde e, in alcune varietà, intensamente profumati. La sansevieria fiorisce in genere nel periodo primaverile o durante l’estate ma è molto raro che le queste piante fioriscano quando sono coltivate in appartamento.

 

Come prendersi cura della sansevieria

Coltivare la sansevieria è davvero semplice. In genere questa pianta viene coltivata in vaso, così da poterla riparare nella stagione fredda. Si tratta di piante a crescita lenta, che possono essere sistemate in contenitori di dimensioni medie e rinvasate dopo alcuni anni.

 

La sansevieria ha bisogno di molta luce e irrigazioni modeste, non necessita di attenzioni particolari e si moltiplica facilmente.

 

La pulizia delle foglie

Le foglie di sansevieria sono coriacee e lucide ma, per via della loro forma, possono accumulare polvere o gocce di calcare che possono interferire con gli scambi tra la pianta e l'ambiente esterno.

 

Per migliorare l’aspetto e la funzionalità delle foglie si procede quindi con una pulizia che può essere effettuata con un panno in cotone leggermente inumidito.

 

Sansevieria in inverno

La sansevieria teme temperature sotto i 10°C, quindi nelle regioni più fredde, durante i mesi invernali è meglio ricoverarla in un luogo comunque riparato. Quando fa freddo meglio quindi tenere la sansevieria in appartamento.

 

Per curare la sansevieria in inverno è sufficiente irrigare la pianta quando il terriccio è asciutto e pulire le foglie dalla polvere.

 

Sansevieria nella bella stagione

Durante i mesi primaverili e in estate la sansevieria può stare fuori, purché in una zona all’ombra. Queste piante infatti non tollerano il sole diretto, anche se hanno bisogno di molta luce.

 

Terriccio, irrigazioni e pacciamatura

La sansevieria può essere coltivata in vaso scegliendo un terriccio per piante verdi o per piante grasse. Per la sansevieria il vaso adatto è di medie dimensioni, meglio se di terracotta. Per garantire un buon drenaggio del terreno si procede sistemando dell’argilla espansa alla base del contenitore.

 

Sulla superficie del terriccio si possono sistemare ciottoli bianchi che, oltre a decorare, possono fungere da pacciamatura e frenare l’evaporazione dell’acqua dal terriccio.

 

La sansevieria non ha bisogno di molta acqua: durante i mesi estivi la pianta va bagnata quando si nota il terriccio asciutto, dando poca acqua una volta a settimana.

 

Quando si annaffia la sansevieria d’estate si può somministrare del concime liquido per piante verdi, una volta al mese circa.

 

Durante l’inverno le irrigazioni devono essere ridotte a una volta ogni due settimane circa, controllando sempre l’umidità del terreno e non è necessario concimare.

 

Attenzione ai ristagni d’acqua che possono causare marciume radicale e delle foglie: dopo aver bagnato la pianta, occorre svuotare il sottovaso dall’acqua eventualmente accumulata.

 

Le malattie e i parassiti della sansevieria

Difficilmente le piante di sansevieria vengono attaccate da parassiti ma se la pianta viene coltivata in condizioni non ideali potrebbe essere colpite dalle cocciniglie cotonose o dalle cocciniglie brune.

 

Questo può succedere soprattutto se il clima è troppo caldo e secco e lpresenza di cocciniglia può anche esporre la pianta a funghi e parassiti. Se si notano questi insetti sulla sansevieria, occorre asportarli manualmente, trattare la pianta strofinando le foglie con una soluzione di acqua e alcool o con un prodotto apposito e aumentare l’umidità ambientale.

 

Se invece si bagna troppo la pianta, potrebbero verificarsi altri problemi: in seguito a un eccesso d’acqua la sansevieria potrebbe presentare foglie marce, foglie pallide o bruciature sulle foglie. In questi casi occorre eliminare le foglie e radici danneggiate, aggiungere terriccio asciutto e trattare la pianta con prodotti fungicidi.

 

Quando e come potare una sansevieria

La sansevieria non ha bisogno di essere potata. Se la pianta dovesse presentare foglie secche o rovinate, allora queste si possono eliminare. Un altro caso in cui si possono tagliare le foglie della pianta è per riprodurla.

 

Come riprodurre una sansevieria

Per riprodurre la sansevieria è sufficiente eseguire una talea, tagliando una foglia alla base usando un coltello ben pulito e molto affilato. La foglia va sistemata in acqua e in breve tempo si svilupperanno delle radici e potrà essere collocata in vaso.

 

La moltiplicazione della sansevieria può essere effettuata anche prelevando eventuali piccoli esemplari che crescono alla base della pianta adulta.

 

Dove tenere la sansevieria in casa

La sansevieria ha bisogno di un clima mite e di un ambiente luminoso; spesso viene considerata una pianta da camera da letto, ma può essere collocata in qualsiasi stanza.

 

La sansevieria può anche crescere in luoghi con luce poco intensa, ma in questo caso tenderà a perdere le screziature. Quando è coltivata in casa, è quindi meglio tenere la sansevieria vicino alla luce, ad esempio di fronte a una finestra, ma preferibilmente lontano da caloriferi, stufe e correnti d’aria.

 

I benefici della sansevieria

La sansevieria è una tra le piante considerate in grado di purificare l’aria rimuovendo inquinanti ambientali e sostanze potenzialmente pericolose. In realtà, questa è una caratteristica di tutte le piante, ma per depurare la casa con le piante servono davvero molti esemplari.