Fiore di loto, caratteristiche e coltivazione

Il fiore di loto, simbolo di purezza e spiritualità, è una pianta acquatica che produce grandi fiori decorativi simili alle ninfee. Questa pianta rustica e resistente può essere coltivata in grandi vasche, stagni e laghetti senza particolari cure: scopriamo come.

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Fiore di loto, caratteristiche

Il fiore di loto è una pianta acquatica della famiglia delle Nelumbonaceae, originaria dell’Asia, dell’Australia e del Sud America e ormai diffusa anche in Europa, nelle distese d’acqua.

 

Ne esistono diverse varietà: tra queste, le più diffuse sono:

  • Nelumbo nucifera;
  • Nelumbo lutea   

 

entrambe coltivate a scopo ornamentale.

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La pianta presenta un rizoma che cresce in acqua e dal quale si sviluppano steli e grandi foglie tondeggianti che possono crescere fino a 80 centimetri di diametro e galleggiano sulla superficie dell’acqua.

 

Nel periodo estivo la pianta produce grandi fiori, dai 10 ai 30 cm di diametro, molto decorativi, simili a quelli delle ninfee.

 

Il profumo dei fiori di loto è leggero e con sfumature fruttate e la loro corolla è composta da numerosi petali, generalmente bianchi, rosa o giallo pallido, che circondano un bottone ricco di stami gialli. Dopo la fioritura, il fior di loto sviluppa frutti dai quali, a maturazione, ricadono i semi. 

 

Per ammirare la fioritura di queste piante bisogna attendere il periodo estivo e recarsi dove cresce il fiore di loto: lo si trova anche in Italia, ad esempio in Toscana a Massarosa, in provincia di Lucca, o a Curtatone in provincia di Mantova, dove ogni anno si tiene la Festa del Fiore di Loto o, ancora, a Vezza d'Alba in Piemonte.

 

Come coltivare il fiore di loto

Si può iniziare la coltivazione del fiore di loto in primavera, partendo dai semi o dai rizomi, entrambi reperibili presso i vivai. Trattandosi di una pianta acquatica, va coltivata in grandi vasche, laghetti e stagni o, in alternativa, in vasi riempiti per due terzi di terra e per un terzo di acqua, di modo da creare un ambiente fangoso. 

 

Se si parte dai semi, questi vanno sistemati per circa cinque giorni in ammollo in acqua, che va cambiata una volta al giorno. Dopodiché possono essere sistemati nel contenitore in cui si desidera far crescere la pianta con torba e acqua. Quando si sarà sviluppata, sarà possibile trasferirla in un laghetto o in uno stagno

 

I rizomi vanno invece sistemati in un contenitore largo e profondo (con una capienza di almeno 150 litri) riempito con uno strato di torba sul fondo e acqua tiepida. Il rizoma va collocato sulla superficie dell’acqua e leggermente interrato quando avrà sviluppato le prime parti verdi.

 

Se si ha a disposizione un laghetto artificiale o naturale in giardino, il fior di loto può essere piantato a riva, ma occorre tenere conto del fatto che si tratta di una pianta infestante, che in breve tempo si moltiplicherà ovunque. 

 

In ogni caso, il terreno va tenuto costantemente bagnato, aggiungendo gradualmente acqua leggermente tiepida ogni volta che diminuisce. Per quest'operazione è bene prediligere le ore più calde della giornata. Per quanto riguarda l’esposizione, il fior di loto deve essere collocato in una posizione molto luminosa e in pieno sole

 

La pianta si sviluppa in modo ottimale a temperature elevate e la fioritura avviene in piena estate. Anche nei mesi invernali però non teme il freddo e resiste anche se la superficie dell’acqua ghiaccia. Una volta adulto, il fiore di loto non richiede particolari cure: concimazioni e potature non sono necessarie e difficilmete viene attaccato da parassiti e malattie.

 

Fior di loto e ninfea

Fior di loto e ninfea vengono spesso confusi o anche ritenuti la stessa pianta. La ninfea appartiene però alla famiglia delle Nymphaeaceae e il suo nome scientifico è Nimphaea alba.

 

Anche la ninfea è una pianta acquatica e vive nelle acque calme in Europa e in alcune zone dell'Asia. Dal fusto si sviluppano foglie galleggianti e successivamente fiori bianchi isolati e poi frutti carnosi. Una delle principali differenze tra ninfea e fiore di loto è che la prima ha foglie che poggiano sull'acqua, mentre nel fiore di loto le foglie fuoriescono dall'acqua e sono di dimensioni maggiori.

 

Il rizoma e i fiori di ninfea hanno anche un interesse terapeutico poiché contengono alcaloidi sesquiterpenici, gli stessi che si trovano in un'altra pianta acquatica della stessa famiglia, la Nuphar lutea. Tradizionalmente la radice e i fiori di ninfea sono dunque usati come sedativi del sistema nervoso.

 

Fiore di loto e Giappone

Il fiore di loto giapponese si può ammirare in moltissimi giardini in tutto il Paese e, in Giappone, il fiore di loto è simbolo di purezza dell'anima.

 

Questo meraviglioso fiore affonda infatti le sue radici nel fango per poi emergere sulla superficie dell'acqua con meravigliosi fiori. Inoltre, i fiori di loto si chiudono durante la notte per riaprirsi all'alba. Per questo è associato alla capacità di rimanere puri e incontaminati nonostante le impurità rappresentate dal fango e dal buio.

 

Il sutra del Loto

Il sutra del Loto è una delle scritture sacre più importanti cui fa riferimento la filosofia buddista.

Scritto presumibilmente tra il I e II secolo d.C., il sutra del Loto venne tradotto in diverse lingue e si diffuse dall'India in tutta l'Asia centrale e nell'Estremo oriente.

 

Il messaggio portato dagli insegnamenti presenti nel testo è che ogni essere vivente può raggiungere la pienezza della vita, caratterizzata da uno stato di felicità profondo, libertà dalle paure e dalle illusioni, saggezza e compassione. In altre parole, ogni essere vivente ha la capacità i divenire illuminato.

 

Il fiore di loto nel buddismo è associato alla purezza di anima e corpo, alla capacità insita in ogni essere di elevarsi spiritualmente. Si tratta di un fiore sacro e la posizione del loto è una delle posizioni assunte durante la pratica della meditazione, ripresa anche dallo yoga. La posizione prevede di imitare il fiore sedendosi con le gambe incrociate e le mani poggiate sulle ginocchia.

 

Simboli e leggende sul fior di loto

Grazie alle sue caratteristiche, il fiore di loto è associato alla purezza ma anche alla forza e alla capacità di risollevarsi e splendere nonostante le avversità.

 

Il fiore di loto ha quindi un significato psicologico che rimanda alla crescita personale e spirituale, elevandosi con purezza dal fango metaforico della vita.

 

Secondo le leggende sul fiore di loto, questa pianta sarebbe in grado di allontanare spiriti maligni se coltivato o lasciato crescere nelle acque di laghetti e stagni nei pressi delle abitazioni.

 

Curiosità

Oltre a essere protagonista di posizioni yoga in cui ci si sistema come un fiore di loto durante la pratica, il fiore di loto stilizzato o più o meno realistico è un soggetto molto diffuso per tatuaggi.

 

I tatuaggi che hanno come soggetto questo fiore cambiano in base al colore: ad esempio, un tatuaggio con fiore di loto rosa o bianco significano purezza, perfezione e bellezza, mentre il fiore di loto azzurro è associato a saggezza e conoscenza. Colori più accesi come il rosso sarebbero invece legati al cuore, all'amore e alla passione.

 

In Giappone, il fiore di loto nei tatuaggi è spesso associato alla carpa koi, un pesce che simboleggia forza, perseveranza, fedeltà e amicizia. In questi tatuaggi il disegno del fiore di loto non è quasi mai isolato rispetto al pesce ma inserito in un contesto in cui la carpa sembra nuotare tra i fiori.

 

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