Acero, caratteristiche e coltivazione

L’acero è un albero presente in molte varietà, alcune caratterizzate da spettacolari chiome rosse che le rendono particolarmente apprezzate a scopo ornamentale. Si tratta di un albero splendido, rustico e resistente, semplice da coltivare in giardino e in vaso.

Acero giapponese

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©Philip Bird / 123rf.com

 

Acero, caratteristiche della pianta

L’acero è un albero appartenente alle Aceraceae, famiglia che comprende oltre un centinaio di arbusti e alberi originari di Asia, Europa e America settentrionale.

 

Nei nostri boschi è comune l’acero campestre (Acer campestre), un albero che non supera i 20 metri di altezza, spesso presente anche in parchi e giardini. 

 

A scopo ornamentale è particolarmente diffuso l’acero palmato o acero giapponese (Acer palmatum), del quale esistono più di mille cultivar, diversi per portamento e aspetto delle foglie.   

 

L’acero palmato può infatti avere portamento arboreo o arbustivo e raggiungere altezze differenti, dai 5 ai 10 metri. Il fusto è abbastanza sottile, grigio, bruno o rossastro e la chioma è in genere leggera, a ombrello o globosa.

 

Questi alberi sono coltivati a scopo ornamentale proprio per la bellezza del fogliame, oltre che per i fiori che sbocciano in primavera, piccoli ma molto numerosi, e per il portamento elegante.

 

Le foglie dell’acero sono opposte, palmato-lobate, e presentano dai 3 ai 7 lobi lanceolati e appuntiti, con margine seghettato e colorazione dal verde al bordeaux.

 

L’acero giapponese è molto apprezzato per il colore delle foglie, che in alcuni cultivar assume un color borgogna per tutto l’anno e in altre presenta sfumature giallo oro, rosse e viola, creando un vero e proprio spettacolo in giardino o sul terrazzo. 

 

Come coltivare l’acero in giardino

Tra le numerose specie di acero che possono essere coltivate in giardino, la più diffusa è probabilmente l’acero palmato, originario dell’Asia e noto come acero giapponese.

 

Questo acero infatti non raggiunge quasi mai altezze superiori ai cinque metri, crescendo lentamente e rimanendo contenuto sotto il metro per diversi anni, dunque si presta bene alla coltivazione in spazi ridotti. 

 

Per iniziare a coltivare l’acero è preferibile acquistare una piccola pianta in vivaio e metterla a dimora in una posizione in pieno sole o, nelle regioni più calde, semi ombreggiata.

 

Il terreno ideale per la crescita dell’acero giapponese è leggero, ben drenato e umido. L’acero giapponese teme la siccità: le innaffiature devono essere regolari e frequenti soprattutto subito dopo la messa a dimora e nel periodo estivo, evitando eccessi. Può essere utile effettuare una leggera pacciamatura per mantenere costante l’umidità del suolo. 

 

Oltre a questi accorgimenti, l’acero coltivato in giardino non ha bisogno di cure particolari: le concimazioni non sono necessarie e le potature possono essere effettuate solo se si desidera contenere la crescita o dare una particolare forma alla pianta.

 

L’acero giapponese è una pianta rustica e capace di resistere a temperature molto inferiori allo zero, ma alcuni cultivar necessitano di una protezione durante l’inverno.  

 

Come coltivare l’acero in vaso


Come abbiamo visto, l’acero giapponese ha una crescita lenta e per diversi anni la sua altezza si mantiene sotto il metro. Questo consente di coltivare l’acero in vaso, purché si scelgano recipienti del diametro di almeno 70 centimetri e abbastanza profondi.

 

Poiché questa varietà di acero tende ad assumere un aspetto elegante ed equilibrato anche nei giovani esemplari, è possibile coltivare l’acero giapponese anche come bonsai, purché si abbia cura di potarlo regolarmente e di eliminare periodicamente alcune foglie per stimolare l’emissione di altre foglie di dimensioni minori. 

 

In entrambi i casi vaso dovrà essere collocato all’esterno, sul balcone o terrazzo, scegliendo una posizione a mezzombra nelle regioni più calde e in pieno sole nelle aree fresche. 

 

La coltivazione dell’acero in vaso richiede maggiori attenzioni riguardo alle irrigazioni e alle concimazioni, rispetto alla coltivazione in piena terra. L’acero in vaso andrà infatti innaffiato regolarmente evitando i ristagni di acqua e sarà necessario somministrare alla pianta un fertilizzante durante la ripresa vegetativa.

 

L’acero coltivato in vaso è più vulnerabile all’attacco di parassiti e a malattie crittogramiche che possono danneggiare in modo grave la pianta. In questi casi occorre intervenire tempestivamente attraverso l’uso di antiparassitari e funghicidi, per salvare gli alberi giovani.  

 

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