Acero, caratteristiche e coltivazione
L’acero è un albero presente in molte varietà, alcune caratterizzate da spettacolari chiome rosse che le rendono particolarmente apprezzate a scopo ornamentale. Si tratta di un albero splendido, rustico e resistente, semplice da coltivare in giardino e in vaso.
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- Acero, caratteristiche della pianta
- Come coltivare l’acero in giardino
- Come coltivare l'acero in vaso
Acero, caratteristiche della pianta
L’acero è un albero appartenente alle Aceraceae, famiglia che comprende oltre un centinaio di arbusti e alberi originari di Asia, Europa e America settentrionale.
Nei nostri boschi è comune l’acero campestre (Acer campestre), un albero che non supera i 20 metri di altezza, spesso presente anche in parchi e giardini.
A scopo ornamentale è particolarmente diffuso l’acero palmato o acero giapponese (Acer palmatum), del quale esistono più di mille cultivar, diversi per portamento e aspetto delle foglie.
L’acero palmato può infatti avere portamento arboreo o arbustivo e raggiungere altezze differenti, dai 5 ai 10 metri. Il fusto è abbastanza sottile, grigio, bruno o rossastro e la chioma è in genere leggera, a ombrello o globosa.
Questi alberi sono coltivati a scopo ornamentale proprio per la bellezza del fogliame, oltre che per i fiori che sbocciano in primavera, piccoli ma molto numerosi, e per il portamento elegante.
Le foglie dell’acero sono opposte, palmato-lobate, e presentano dai 3 ai 7 lobi lanceolati e appuntiti, con margine seghettato e colorazione dal verde al bordeaux.
L’acero giapponese è molto apprezzato per il colore delle foglie, che in alcuni cultivar assume un color borgogna per tutto l’anno e in altre presenta sfumature giallo oro, rosse e viola, creando un vero e proprio spettacolo in giardino o sul terrazzo.
Come coltivare l’acero in giardino
Tra le numerose specie di acero che possono essere coltivate in giardino, la più diffusa è probabilmente l’acero palmato, originario dell’Asia e noto come acero giapponese.
Questo acero infatti non raggiunge quasi mai altezze superiori ai cinque metri, crescendo lentamente e rimanendo contenuto sotto il metro per diversi anni, dunque si presta bene alla coltivazione in spazi ridotti.
Per iniziare a coltivare l’acero è preferibile acquistare una piccola pianta in vivaio e metterla a dimora in una posizione in pieno sole o, nelle regioni più calde, semi ombreggiata.
Il terreno ideale per la crescita dell’acero giapponese è leggero, ben drenato e umido. L’acero giapponese teme la siccità: le innaffiature devono essere regolari e frequenti soprattutto subito dopo la messa a dimora e nel periodo estivo, evitando eccessi. Può essere utile effettuare una leggera pacciamatura per mantenere costante l’umidità del suolo.
Oltre a questi accorgimenti, l’acero coltivato in giardino non ha bisogno di cure particolari: le concimazioni non sono necessarie e le potature possono essere effettuate solo se si desidera contenere la crescita o dare una particolare forma alla pianta.
L’acero giapponese è una pianta rustica e capace di resistere a temperature molto inferiori allo zero, ma alcuni cultivar necessitano di una protezione durante l’inverno.
Come coltivare l’acero in vaso
Come abbiamo visto, l’acero giapponese ha una crescita lenta e per diversi anni la sua altezza si mantiene sotto il metro. Questo consente di coltivare l’acero in vaso, purché si scelgano recipienti del diametro di almeno 70 centimetri e abbastanza profondi.
Poiché questa varietà di acero tende ad assumere un aspetto elegante ed equilibrato anche nei giovani esemplari, è possibile coltivare l’acero giapponese anche come bonsai, purché si abbia cura di potarlo regolarmente e di eliminare periodicamente alcune foglie per stimolare l’emissione di altre foglie di dimensioni minori.
In entrambi i casi vaso dovrà essere collocato all’esterno, sul balcone o terrazzo, scegliendo una posizione a mezzombra nelle regioni più calde e in pieno sole nelle aree fresche.
La coltivazione dell’acero in vaso richiede maggiori attenzioni riguardo alle irrigazioni e alle concimazioni, rispetto alla coltivazione in piena terra. L’acero in vaso andrà infatti innaffiato regolarmente evitando i ristagni di acqua e sarà necessario somministrare alla pianta un fertilizzante durante la ripresa vegetativa.
L’acero coltivato in vaso è più vulnerabile all’attacco di parassiti e a malattie crittogramiche che possono danneggiare in modo grave la pianta. In questi casi occorre intervenire tempestivamente attraverso l’uso di antiparassitari e funghicidi, per salvare gli alberi giovani.
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