Iris: caratteristiche e coltivazione

Le Iris sono piante rizomatose che producono splendidi fiori: questo, unito alla semplicità di coltivazione sia in piena terra sia in vaso, le rende perfette per per abbellire giardini, aiuole o balconi e terrazzi.
Così facendo, si godrà delle loro splendide e abbondanti fioriture dalla primavera all’autunno.

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©Pavlo Baliukh / 123rf.com

 

Iris, caratteristiche della pianta

Il genere delle Iris include tra le 200 e le 300 specie di piante perenni dotate di rizoma e appartenenti alla famiglia delle Iridaceae,

 

Il nome deriva da Iride, messaggera degli dei e portatrice solo di buone notizie e, per questo, i fiori delle iris sono simbolo di “buone novelle” e la pianta viene regalata per augurare l’arrivo di novità positve.

 

Le piante di Iris hanno foglie lunghe e sottili, verde azzurrognolo, colore che può essere più o meno brillante a seconda della varietà.

 

Tutte le varietà producono splendidi fiori, chiamati giaggioli, composti da tre petali interni eretti e tre petali esterni ricadenti, diversi per dimensione e colore tra le varie specie.

 

L’Iris reticulata, ad esempio, produce fiori viola, mentre l’iris hollandica in primavera regala bellissime fioriture bianche, gialle, lilla o blu. I fiori hanno talvolta hanno un gradevole profumo.

 

Anche le dimensioni della pianta sono diverse a seconda della varietà: la Iris pumila è alta solo 30 centimetri, mentre l’Iris germanica può  raggiungere anche il metro di altezza.

 

Le esigenze colturali, così come le altre caratteristiche delle iris, variano da specie a specie. Alcune varietà riescono a sopravvivere anche a temperature molto rigide, mentre altre, più esotiche, hanno bisogno di temperature superiori ai 10 gradi. 

 

Come coltivare le iris in vaso e in giardino

Coltivare le iris è molto semplice poiché queste piante non necessitano di particolari cure dopo averle messe a dimora.

 

Come per tutte le piante, la scelta del terreno è fondamentale, sia che si coltivino le iris in giardino sia che si opti per la coltivazione in vaso.

 

Il terriccio adatto alle Iris è un terreno normale, leggero, non eccessivamente argilloso e soprattutto deve essere ben drenato e mantenuto il più asciutto possibile.

 

I rizomi delle iris vanno piantati in autunno interrandoli a circa 30 centimetri l’uno dall’altro e facendo in modo che parte del bulbo rimanga visibile, poiché sistemare i rizomi troppo in profondità potrebbe compromettere la fioritura.

 

I rizomi possono essere sistemati nella loro posizione definitiva, poiché il rinvaso delle piante non è necessario: il luogo ideale è una zona soleggiata del giardino o del balcone o terrazzo.

 

Una volta piantati, i rizomi andranno innaffiati evitando di eccedere con le quantità di acqua e soprattutto evitando i ristagni che li farebbero marcire.

 

Le iris non vengono facilmente attaccate dai parassiti ma, per queste piante, i ristagni d’acqua e le innaffiature eccessive rappresentato un grande pericolo, che possono portare alla morte della piante.

 

Fioritura, potatura e moltiplicazione delle iris

Le iris fioriscono all'inizio della primavera fino al termine dell’estate. Poco prima e durante la fioritura, è bene concimare le iris, soprattutto se la pianta è coltivata in vaso.

 

Se la zona in cui si coltivano le Iris è soggetta a forti venti, potrebbe essere utile sistemare dei tutori per evitare che gli steli florali vengano danneggiati.

 

Non è necessario potare le piante di Iris ma, quando i fiori sfioriscono è bene eliminarli, così come è preferibile recidere foglie e altre parti secche della pianta. In autunno l’iris seccherà completamente, dunque si reciderà tutta la parte aerea della pianta, lasciando interrato il rizoma, che la primavera successiva emetterà nuove foglie e fiori.

 

La propagazione dell’iris avviene per divisione dei rizomi e può essere effettuata durante l’inverno. Se le iris sono coltivate in piena terra, la moltiplicazione delle piante avviene in modo spontaneo e i fiori occuperanno nel tempo sempre più spazio, mentre se le iris si
trovano in vaso, andrà effettuata manualmente. 

 

In ogni caso, ogni tre-quattro anni, è bene estrarre i rizomi dalla terra e dividerli per garantire a ogni pianta di avere spazio a sufficienza e fiorire.

 

Dopo aver tolto i rizomi dal terreno, questi vanno ripuliti e suddivisi con le mani o con un coltello pulito e affilato: ogni sezione dovrà avere almeno una gemma e un ciuffo di foglie e potrà essere interrata in un luogo diverso del giardino o in un nuovo vaso per poter far
nascere una nuova pianta. 

 

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