Loropetalum, caratteristiche del fiore

Il Loropetalum è una pianta ornamentale scenografica e decorativa grazie alle foglie sfumate di rosso e ai fiori rosa acceso. Si può coltivare in vaso su balconi e terrazzi o in giardino.

loropetalum

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Descrizione del loropetalum

Il loropetalum è un arbusto sempreverde originario dell’Asia e appartenente alla famiglia delle Hamamelidaceae, la stessa dell’amamelide.

 

Il nome scientifico della pianta è Loropetalum chinense: "loropetalum" deriva dal greco e fa riferimento ai petali sottili del fiori, simili a nastri, mentre chinense sta per nativo della Cina.

 

Il portamento e l’aspetto della pianta possono variare in base al cultivar: in genere il loropetalum si sviluppa con una forma allargata e può raggiungere anche i tre metri di altezza, ma in commercio esistono varietà di dimensioni inferiori, come nel caso delle varietà di loropetalum nano. Le varietà nane consentono di coltivare la pianta anche in vaso e di creare dei loropetalum bonsai.

 

Anche per quanto riguarda foglie e fiori, questi possono essere differenti in base al cultivar. Le foglie possono essere infatti verdi o presentare sfumature rossastre e marroni, mentre i fiori hanno petali di colore bianco, rosa o rosso più o meno intenso a seconda della varietà.

 

I loropetalum più apprezzati e coltivati in giardino, sul terrazzo o balcone sono in genere quelle che sviluppano una chioma di foglie rosse e fiori rosa acceso o fucsia, come il Loropetalum chinense Rubrum.

 

I fiori si sviluppano all’inizio della primavera, generalmente a marzo, anche se il periodo di fioritura più variare leggermente in base alla regione in cui è coltivato.
 

La durata della fioritura prosegue per tutta l’estate producendo fiori abbondanti, profumati e decorativi.

 

Varietà della pianta

Come anticipato, esistono diverse varietà di loropetalum, che differiscono per dimensioni, colore del fogliame e dei fiori.

 

Tra i cultivar più apprezzati del loropetalum troviamo:

  • Loropetalum rubrum o rubra, con foglie bordeaux e fiori rosa scuro o rossi e giovani getti porpora. Si tratta di un arbusto che tende a svilupparsi in larghezza, adatto quindi a siepi e bordure e alla coltivazione in vaso.
  • Loropetalum fire dance, simile alla varietà rubra ma con fiori rosa che sbocciano già a febbraio
  • Loropetalum a fiore bianco, con foglie coriacee, lucide e verdi, adatto a realizzare siepi basse e resistente al freddo
  • Loropetalum black pearl con fogliame porpora scuro e fiori rossi, adatto per la coltivazione in vaso o in giardino, come esemplare isolato o coltivato anche con altre piante
  • Loropetalum burgungi, con fiori rosa intensamente profumati

 

Nel giardino, si possono fare abbinamenti con il loropetalum in base alle varietà: le varietà rubra e fire dance si abbinano bene con piante di:

  • Cistus;
  • Nandina;
  • Osmanthus


Mentre quello a fiore bianco viene coltivato insieme all’Abelia.

 

Cura del loropetalum

Il loropetalum tollera bene sia le temperature elevate sia quelle rigide ma per far crescere al meglio la pianta è bene adottare alcune accortezze.

 

Per garantire un’abbondante fioritura, ad esempio, è meglio collocare la pianta in una posizione parzialmente soleggiata: se coltivato in piena ombra, infatti, il loropetalum produce meno fiori.

 

Sebbene questa pianta sia sempreverde e resista bene anche al freddo, l’esposizione prolungata a temperature rigide determina la parziale o totale perdita del fogliame. Se il loropetalum perde le foglie è probabile sia stato sottoposto a gelate e venti ghiacciati; per evitarlo, si può coprire la pianta con appositi teli.

 

Esposizione

Le piante di loropetalum possono essere coltivate in vaso o in piena terra e amano i luoghi luminosi e a mezzombra, soleggiati solo per metà giornata e possibilmente nelle ore più fresche del giorno.

 

Il terreno ideale per far crescere il loropetalum deve essere ben drenato e fertile.

 

Il pH del terreno deve essere acido, quindi inferiore a 6. Lo si può misurare utilizzando un apposito kit e prelevando un campione di terreno.

 

Quanto innaffiare il loropetalum

Il loropetalum è una pianta che non teme la siccità ma va comunque innaffiata durante i mesi più caldi quando il terreno risulta molto asciutto. Le irrigazioni sono inoltre indispensabili se la pianta è giovane o coltivata in vaso.

 

Dall’autunno e fino alla primavera, le annaffiature vanno ridotte al minimo.

 

Concimazione

La concimazione del loropetalum aiuta la pianta a produrre foglie e fiori durante il periodo vegetativo. Può essere effettuata con un concime liquido per piante acidofile durante la bella stagione, somministrando il fertilizzante con l’acqua da marzo fino all’autunno, oppure con concimi a lento rilascio da somministrare quando la pianta esce dal riposo vegetativo in primavera.

 

La concimazione è fondamentale nella coltivazione in vaso poiché la pianta non può reperire i nutrienti in modo autonomo.

 

Pacciamatura

La pacciamatura può essere effettuata attorno alle piante del loropetalum per mantenere il terreno fresco e umido d’estate e ridurre le irrigazioni e per proteggere le radici dalle temperature rigide invernali.

 

I parassiti del loropetalum

Il loropetalum è una pianta poco soggetta a parassiti e malattie, soprattutto se coltivata in un terreno acido.

In caso di eccessive irrigazioni o di terreno poco drenato si può però verificare marciume radicale che porta alla morte della pianta.

 

La messa a dimora del loropetalum

Per la coltivazione in piena terra del loropetalum occorre scavare una buca larga e profonda crca il doppio delle radici. La messa a dimora va fatta in autunno o all’inizio della primavera, scegliendo un luogo soleggiato per almeno mezza giornata, riparato da venti freddi e con terreno acido e suolo ben drenato.

 

La potatura del loropetalum

Il loropetalum ha una crescita lenta e dunque la potatura generalmente non è necessaria. È comunque possibile effettuarla sia per eliminare i rami morti o danneggiati sia per controllare portamento della pianta, recidendo i rami che fuoriescono dalla chioma in modo disordinato.

 

L’operazione va effettuata in autunno o in primavera, dopo la fioritura o prima della ripresa vegetativa, utilizzando cesoie disinfettate.