Beagle, caratteristiche

Estremamente dotato per la caccia di lepri, volpi e altri piccoli animali, il Beagle è molto apprezzato per le sue caratteristiche fisiche e il suo temperamento. Dolce, affettuoso e giocherellone, è un ottimo compagno per tutta la famiglia, in particolare per i bambini, con i quali si mostra complice e mansueto.

beagle

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Beagle, origini e storia

Prima di essere gli allegri e apprezzatissimi cani da compagnia che conosciamo oggi, i Beagle cono stati selezionati in Inghilterra, innanzitutto, come esemplari per la caccia di piccola selvaggina.

Le loro origini non sono chiare. Le prime notizie certe risalgono al periodo che va tra il 1300 e il 1400, epoca durante la quale si diffuse in Gran Bretagna a partire dal Foxhound, cane dall'aspetto simile, ma di taglia ben più grande.

Con il tempo, si è giunti alla definizione degli standard a cui si attiene la razza, anche se in merito alle taglie del Beagle ci sono state in passato alcune varianti.  

Alla corte di Elisabetta I d’Inghilterra, ad esempio, era stato selezionato un Beagle di dimensioni ridotte - conosciuto come Beagle Elisabeth - che arrivava a stento a misurare 25 cm al garrese.

Oggi tale variante è estinta, tuttavia persiste una differenza di taglie tra i Beagle di selezione inglese - più grandi - e di selezione americana, più piccoli.  

In epoca moderna, la razza è purtroppo diventata una fra le più utilizzate nell’ambito della sperimentazione animale. In Italia, la sua diffusione è iniziata in epoca piuttosto recente, verso il 1970.


 

Morfologia del Beagle

Il Beagle è un cane di taglia media. Nello specifico, lo standard della razza prevede un'altezza compresa tra i 33 e i 40 cm, con un peso variabile tra i 14 e i 20 kg circa. 

Una distinzione può essere fatta tra i Beagle provenienti da linee di selezione inglese, che fanno riferimento alla fascia superiore della taglia (40 cm circa) e quelli da linee di selezione americane, con uno standard di riferimento più piccolo.

La sua struttura fisica è forte, ben proporzionata, dinamica e scattante. Il suo pelo è corto, compatto e impermeabile, può assumere una colorazione a tre colori, con la punta della coda rigorosamente bianca. La testa è piccola rispetto al corpo, il muso è corto e le labbra cascanti. Le orecchie, molto grandi e lunghe, scendono fino all’altezza del naso. Gli occhi, grandi e color nocciola, gli conferiscono un'espressione dolce e vivace, in grado di conquistare grandi e piccini. 


 

Carattere e psicologia del Beagle

Allegro e spensierato, il Beagle è un cane che si presta molto bene alla vita in famiglia. Mansueto e non esclusivista, si sente bene all'interno di un gruppo: non sceglie, pertanto un unico riferimento all'interno della famiglia - di cui si sente parte integrante - e vive serenamente insieme ad altri cani. 

Generalmente, non ama stare solo e adora giocare. Anche per questo motivo, si rivela essere un compagno ideale per i bambini, con i quali dimostra complicità e pazienza. 

Dolce e affettuoso, si affeziona molto agli umani e tende a seguire il suo padrone ovunque, senza esitazioni. E' un cane energico, che ha bisogno di sfogare le proprie energie in giardino o al parco.

L'istinto lo spinge a fare la guardia ai suoi affetti e alla sua casa, ragione per cui è incline ad abbaiare frequentemente per difendere il proprio territorio. 


 

Salute del Beagle

Nonostante il Beagle sia una razza longeva (la sua aspettativa di vita oscilla tra i 12 e i 15 anni), può essere soggetto ad alcune patologie:

  • Sindrome del Beagle cinese, conosciuta anche come la sindrome di Musladin-Leuke: è una patologia genetica, che può causare diversi disturbi fisici;
  • Occhio a ciliegia: riguarda la ghiandola lacrimale nella terza palpebra, che si indebolisce diventando visibile, con un colore rosso brillante e una forma rotonda che la fanno somigliare a una ciliegia.
  • Condrodisplasia: è una malattia rara, per la quale il cane tenderà a essere molto piccolo e in alcuni casi presenterà anche le vertebre e le gambe deformi con annessi dolori articolari;
  • Otite;
  • Progressive Retinal Atrophy: disturbo della retina che può causare cecità.
  • Ipotiroidismo: consiste in un’anomalia strutturale della tiroide del cane provocando una minor produzione di ormoni tiroidei;
  • Lussazione della rotula;
  • Glaucoma;
  • Obesità.


 

Come prendersi cura di un Beagle

Ecco alcuni, semplici accorgimenti da seguire per prendersi cura di un Beagle nel modo migliore:

  • Igiene e toelettatura: il mantello del Beagle deve essere spazzolato con regolarità, non tanto per rimuovere improbabili nodi, quanto per lucidarlo e limitare il sopraggiungere delle pulci. Alla spazzolatura può essere aggiunto un bagno ogni 3-4 mesi. I denti necessitano di essere curati per evitare problemi di tartaro, gengiviti e alito cattivo. Inoltre, è necessario riservare un'attenzione particolare alle orecchie, che devono essere regolarmente pulite per evitare infiammazioni e otiti.
  • Alimentazione: il Beagle è una razza golosa, per la quale è bene stabilire con il proprio veterinario una dieta sana ed equilibrata, senza cibo in eccesso per non assecondare la sua propensione a prendere peso.
  • Attività fisica: nella routine del Beagle è imprescindibile includere regolari passeggiate all'aria aperta, dove possa correre ed esplorare l'ambiente.



 

Come educare un Beagle

Il Beagle è un cane mansueto e affettuoso, che ben si adatta alla vita in famiglia. Per abituarlo alle regole della casa, è bene che la sua educazione si basi su pochi, semplici precetti, impartiti fin da cucciolo con dolcezza e coerenza, utilizzando se necessario rinforzi positivi. 

È un animale socievole: nel caso in cui debba restare in casa da solo, è importante abituarlo alla solitudine, gradualmente, a partire dai primi mesi di età.

Trattandosi di un segugio, è molto attratto dagli odori. Se in casa è tranquillo, quando lo si porta a spasso, può dunque essere più difficile da gestire: concentrandosi sull'odorato, tende a “spegnere” gli altri sensi e a ignorare i comandi del suo compagno umano. Anche in questo caso, educarlo all'ascolto fin da piccolo si rivela la migliore soluzione.