Tartaruga di terra, caratteristiche

Le tartarughe di terra sono rettili caratterizzati dal resistente carapace dorsale. Animali tranquilli e docili, possono essere tenuti in cattività, a patto che venga riprodotto il loro habitat e vengano rispettate le loro caratteristiche etologiche. Se ben accudite, sono molto longeve, giungendo a vivere decine e decine di anni. Compagne di vita, dunque, che richiedono le giuste attenzioni e una buona dose di consapevolezza.

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Tartaruga di terra, caratteristiche fisiche


Le tartarughe di terra sono caratterizzate dalla presenza di uno scudo protettivo dorsale - conosciuto come carapace - e da un piastrone ventrale. 

Il carapace è un componente indispensabile per la vita di questi animali: attaccata a esso c'è gran parte della spina dorsale. Per questo motivo, se il carapace di una tartaruga si danneggia, può causare gravi problematiche all'animale. 

Il collo delle tartarughe di terra è più lungo e largo rispetto a quello delle colleghe marine. Hanno quattro zampe e una coda, le cui dimensioni variano a seconda del sesso e della specie.
 

 

Tartarughe di terra e letargo

Le tartarughe di terra hanno un metabolismo correlato alla temperatura ambientale. Quando arriva l’inverno e le temperature si abbassano, dunque, vanno in letargo. Se vivono in un ambiente domestico, dove i cambiamenti di temperatura sono meno drastici, possono sostituire il letargo con la limitazione della propria attività e delle proprie funzionalità vitali.


 

Carattere e comportamenti della tartaruga di terra

Le testuggini tendono a essere docili e pacifiche. Non emettono versi e se intercettano fonti di disturbo o possibili minacce, manifestano disagio o insicurezza ritraendosi all’interno del carapace. 

Possono essere cresciute come animali domestici, a patto di assicurare loro il giusto spazio e le cure necessarie a soddisfare i loro bisogni, mantenendole in salute. Un esemplare in buone condizioni di vitapermette di avere una idea parziale di come capire se una tartaruga di terra è felice.

 

Le diverse razze di tartaruga di terra


Esistono diverse razze di tartarughe terrestri, che si distinguono per dimensioni, colore del carapace, longevità e altri aspetti peculiari. 

 

  • Testudo Hermanni, o testuggine di Hermann: deve il suo nome al medico e naturalista francese Jean Hermann. Si tratta di una specie comune e diffusa negli habitat mediterranei, incluse alcune coste dell'Italia. Sono animali particolarmente longevi, che possono raggiungere oltre 100 anni di età.
  • Testudo marginata: nota anche come tartaruga sarda, è una testuggine di media grandezza. Vive, infatti, soprattutto sull’isola sarda e in alcune zone aride del Peloponneso, in Grecia. Può raggiungere 45-50 cm di dimensioni ed è caratterizzata da squame marginali posteriori allungate, che formano una sorta di “gonnella” facilmente riconoscibile. 
  • Testudo graeca o moresca: diffusa in molti Paesi, tra cui Italia, Spagna, Turchia, Grecia, Algeria e in alcune isole del Mediterraneo, si differenzia dalla Testudo Hermanni per la presenza di piccoli prolungamenti cornei ai lati delle zampe. Questa razza rientra tra le specie protette, per cui è vietato portarle via dal loro habitat naturale. Gli allevamenti, invece, sono sottoposti a rigidi controlli.
  • Tartaruga russa: nota anche come tartaruga dell’Asia centrale, il suo nome scientifico è Testudo horsfieldii, in riferimento al suo scopritore Thomas Horsfield. Sono esemplari di grande longevità, in grado di vivere più di cinquant’anni, dotate di un carattere socievole che le rende molto piacevoli come animali domestici. Ciò che la distingue chiaramente sono le quattro unghie delle zampe, anziché cinque come altre specie. Dimensioni, peso e disegni del guscio protettivo possono variare molto da un luogo all’altro.
  • Tartaruga stellata: originaria dell’India, il suo nome scientifico è Geochelone elegans. Ciò che la distingue è in particolare un carapace a cupola diviso in diversi scudi, ciascuno sollevato al centro fino a creare una sorta di piramide. E' di colore nero con macchie gialle nella parte più alta degli scudi e linee alle estremità che producono dei disegni a forma di stella. Possono raggiungere i 30 centimentri di dimensione e 7 kg di peso.
  • Tartaruga sulcata: originaria del nord Africa, al momento sopravvive solo nei Parchi nazionali del continente africano perché la sua esistenza è minacciata dall'antropizzazione e dalla caccia per la sua carne pregiata. Si tratta di una specie protetta dagli accordi della “Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione”.

 

Come tenere una tartaruga di terra


Prima di far entrare una tartaruga nella propria vita, è necessaria una riflessione che tenga conto della sua longevità: la durata della sua vita la converte, infatti, in un impegno a lungo termine, di cui occorre essere ben consapevoli. 

E' bene, inoltre, informarsi sulle cure necessarie e sulle esigenze della specie. Risulta molto importante garantire una giusta sistemazione, mettendo a disposizione un luogo asciutto e molto spazioso.

Inoltre, in assenza di luce solare diretta, è necessario assicurare la presenza di una lampada a raggi UVB, così che l'animale possa sintetizzare la necessaria vitamina D e assimilare il calcio. Per questa ragione, è preferibile scegliere un’area esterna in cui gli esemplari possano muoversi liberamente, esporsi al sole e usufruire, d'altro canto, di zone ombreggiate in cui ripararsi in caso di calore eccessivo.

Dato che - con l’arrivo della stagione invernale - questi rettili vanno in letargo, occorre garantire loro un riparo in cui possano riposare indisturbati. Normalmente, gli esemplari in cattività affrontano, anziché un vero e proprio letargo, un periodo di sonnolenza e inappetenza, in cui si assiste a un rallentamento delle funzioni vitali.

 

 

Tartaruga di terra, cosa mangia


Le tartarughe di terra hanno un’alimentazione prevalentemente vegetale. Tuttavia, in natura gli esemplari selvatici possono ricorrere anche al consumo di artropodi, come le chiocciole, soprattutto a seguito di lunghi periodi di siccità nel loro habitat naturale. Alcune specie possono essere onnivore e nutrirsi occasionalmente anche di insetti e larve.

 

 

In cattività, la dieta delle tartarughe terrestri cresciute in casa può comprendere verdure fresche e una piccola percentuale di frutta. Inoltre, è fondamentale garantire sempre acqua fresca perché possano godere della giusta idratazione.