Vespa orientalis, caratteristiche

La Vespa orientalis o calabrone orientale è una specie nativa nelle regioni del Sud Italia che, a causa di inverni sempre più miti, sta espandendo la sua area di diffusione e destando preoccupazione. Come si riconosce, quanto è aggressiva e quanto è realmente pericolosa per l'uomo?

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Vespa orientalis, descrizione

La Vespa orientalis o calabrone orientale è un insetto ascrivibile all'ordine degli imenotteri, a cui appartengono anche le api da miele, i bombi e altri tipi di calabroni.

Il suo aspetto è simile a quello del calabrone europeo (vespa crabro), con alcuni tratti distintivi. Il suo corpo - snello e dotato di ali - può raggiungere i 25-35 millimetri di lunghezza. Di colore bruno-rossastro, presenta caratteristiche bande di colore giallo sull'addome e sulla testa, localizzate fra gli occhi.

Come altri vespidi, anche il calabrone orientale è dotato di un apparato pungitore connesso a ghiandole velenigene che, nel momento in cui l'animale punge, perfora la cute rilasciando il veleno.


 

Habitat e diffusione

Considerato un insetto autoctono delle isole maltesi, Vespa orientalis è diffusa nel bacino del submediterraneo, nell'Asia sud-occidentale, in Medio Oriente, in India, in Madagascar, oltre che in Messico e nell'Asia centrale.

Contrariamente a quanto si tende a pensare, in Italia è una specie nativa, storicamente presente nelle regioni del Sud. Negli ultimi anni, il progressivo aumento delle temperature- con conseguenti inverni miti - ha fatto sì che l'insetto iniziasse a diffondersi anche in regioni più settentrionali (dal Lazio alla Toscana, alla Liguria al Friuli Venezia Giulia), destando allarmismi e preoccupazioni.


 

Come riconoscere Vespa orientalis

La vespa orientalis è molto simile al calabrone europeo. Da questo e da altri vespidi si distingue soprattutto per una colorazione complessiva rosso-aranciata, molto più chiara, e per una maggiore evidenza dell'unica banda gialla, situata nella parte terminale del corpo. 


 

Vespa orientalis: è davvero pericolosa per l'uomo?

A dispetto degli allarmismi, la pericolosità della Vespa orientalis per l’uomo è del tutto comparabile a quella del calabrone europeo e le precauzioni da adottare sono simili a quelle che si utilizzano per proteggersi dagli insetti con cui siamo più abituati a interagire. 

La sua puntura è dolorosa, causa gonfiore e arrossamento, ma in assenza di allergie o complicazioni si risolve in qualche giorno.

I maggiori rischi possono derivare da punture plurime da parte di molteplici esemplari, che possono scatenare reazioni pericolose anche nei soggetti sani.

Per questo motivo, è sempre sconsigliato avvicinarsi ai nidi o maneggiarli in autonomia, oppure cercare di allontanare gli insetti con movimenti bruschi, che potrebbero spingerli a emettere un segnale chimico in grado di attirare compagni in soccorso. 

 

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Vespa orientalis e api da miele

Rispetto al calabrone europeo, la Vespa orientalis è una specie molto più aggressiva nei confronti delle api da miele.

Da un lato, è in grado di predare le api che volano in spazi aperti o fuoriescono dagli alveari, dall'altro non esita a posizionarsi di fronte agli stessi, impedendo agli insetti di uscire, causandone il deperimento e compromettendo così la produzione di miele. 


 

Cosa fare se si avvista un nido di Vespa orientalis

La Vespa orientalis costruisce i propri ripari in alberi cavi, in aperture situate negli edifici e persino sottoterra.

Nel caso in cui si avvistasse un nido o ci si rendesse conto di trovarsi in sua prossimità, la prima cosa da fare è allontanarsi con cautela

Dopodiché, è necessario contattare la Protezione civile o le Forze dell'ordine del proprio territorio al fine di segnalarne la presenza

Qualsiasi tentativo di rimuovere il nido in autonomia è assolutamente da evitare: l'operazione deve essere affidata, infatti, a professionisti del settore che dispongono degli strumenti necessari a operare in sicurezza.

 

Bibliografia e fonti

ISPRA: Conoscere meglio Vespa orientalis