Geco, caratteristiche

Piccolo rettile imparentato con la lucertola, il geco è diffuso in tutte le parti del mondo in cui il clima è temperato. Completamente innocuo per gli umani e gli animali domestici, può rivelarsi di enorme aiuto per liberare la nostra casa da zanzare e mosche, di cui si nutre con voracità.

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Geco, descrizione

Il geco (nome scientifico Gekkonidae) è un piccolo rettile imparentato con la lucertola, appartenente al sottordine dei sauri. Normalmente ha dimensioni medio-piccole che non superano i 16 centimetri di lunghezza, compresa la coda. I maschi hanno dimensioni generalmente maggiori rispetto alle femmine. 

La testa è più grande rispetto al corpo, il muso è appuntito e gli occhi sono tondi. Il geco non ha palpebre, ma solo una membrana trasparente che lecca continuamente per pulirla.

Il colore della sua pelle varia dal grigio, al maculato, a colori brillanti e variopinti, soprattutto nei Paesi più caldi. Il geco può essere persino in grado di cambiare colore per mimetizzarsi e sfuggire ai predatori.

Il suo corpo robusto e leggermente appiattito gli consente di infilarsi anche negli anfratti più stretti. E' interamente ricoperto da  tubercoli, che gli conferiscono un aspetto ruvido.

 

Le sue zampe, dotate di ampi cuscinetti, sono in grado di aderire a una grande varietà di superfici, senza la necessità di utilizzare secrezioni, grazie alla presenza di minuscoli peli sui palmi delle zampe.

La sua abilità più evidente consiste nella rapidità di movimento e nella capacità di arrampicarsi velocemente. Si tratta di un animale caparbio e tenace, che difende strenuamente il proprio territorio. 

Come la maggior parte delle lucertole, il geco è in grado di amputarsi volontariamente la parte finale della coda attraverso al contrazione dei muscoli per distrarre o sfuggire ai predatori. La coda, poi, ricresce successivamente.

Il geco è capace, inoltre, di emettere alcuni particolari suoni che utilizza per socializzare con gli altri esemplari della specie. 


Habitat e diffusione del geco

Esistono circa 1200 specie diverse di geco, distribuite in tutti i Paesi della fascia temperata, inclusa l'area del Mediterraneo, in particolare le fasce costiere. Il geco comune è il più diffuso in Europa.

Il suo habitat è sempre più identificabile con aree antropizzate come le comapagne e persino i centri urbani dove non è poi così difficile avvistarli: pertugi e anfratti dove sia possibile nascondersi, il geco ama le pietraie, come le cataste di legna o i muretti a secco.

 


Ciclo vitale e accoppiamento del geco

La vita del geco è piuttosto lunga, aggirandosi generalmente intorno ai 10 anni. 

Generalmente questo rettile raggiunge la maturità sessuale a circa 4-5 anni. Il periodo dell’accoppiamento comincia nel mese di aprile, con l'arrivo della primavera.

In questa fase i maschi emettono un suono particolare, che ricorda un pigolio. Le femmine depongono una o due uova di forma sferica grandi circa un centimetro di diametro. L’incubazione dura circa quattro mesi e sono possibili fino a tre deposizioni all’anno a due mesi di distanza l’una dall’altra. 

D'altro canto, la riproduzione in alcune specie avviene per partenogenesi, ovvero la femmina è in grado di riprodursi senza l’aiuto del maschio. Una particolarità che rende questi rettili estremamente resilienti, anche nei luoghi meno ospitali.



Abitudini e alimentazione del geco

Il geco è un animale crepuscolare, attivo principalmente dopo il tramonto. Si nutre prevalentemente di zanzare, mosche, falene, ragni, scarafaggi e moscerini. 

Occasionalmente, va a caccia anche di formiche e di piccoli invertebrati, non disdegnando peraltro anche frutta e nettare. In inverno il geco si rifugia in tane sotterranee e nelle nervature degli alberi per proteggersi dal freddo e dormire, senza però entrare in un reale letargo.


Curiosità sul geco

Scienziati e ricercatori di tutto il mondo hanno studiato la capacità straordinaria del geco di aderire a qualsiasi superficie, anche al soffitto.

Il merito risiede nella capacità di questi animali di far propri i principi fisici alla base delle interazioni tra molecole forze di Van der Waals, responsabili delle interazioni di attrazione o repulsione tra atomi all’interno di una griglia di molecole. Una (debole) forza attrattiva permette alle superfici delle zampe e delle pareti di attrarsi.

Il geco è stato spesso oggetto di falsi miti, che hanno portato molte persone a credere erroneamente che potesse essere dannoso o velenoso. 

Al contrario, in numerose culture si ritiene che il geco sia un portafortuna, probabilmente per via della sua alimentazione: discreto e silenzioso, in casa non arreca alcun tipo di disturbo e può rivelarsi di enorme aiuto per ripulire la nostra abitazione da insetti fastidiosi, difficili da scacciare. Un esemplare adulto è in grado, in particolare, di mangiare fino a duemila zanzare in una notte.