Geco, un animale sorprendente

Piccolo rettile imparentato con la lucertola, il geco è diffuso in tutte le parti del mondo in cui il clima è temperato. Completamente innocuo per gli umani e gli animali domestici, può rivelarsi di enorme aiuto per liberare la nostra casa da zanzare e mosche, di cui si nutre con voracità.

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Geco, che aspetto ha?

Il geco è un piccolo rettile imparentato con la lucertola, appartenente al sottordine dei sauri.

Il corpo è corto e robusto, di dimensioni medio-piccole che non superano i 16 centimetri di lunghezza, compresa la coda. La testa è più grande rispetto al corpo, il muso appuntito e gli occhi tondi, rivestiti nella maggior parte delle specie da una copertura protettiva trasparente.

 

Le pupille delle specie notturne comuni sono verticali e spesso sono lobate, in modo tale da chiudersi a formare quattro puntini.

Gli arti sono ben sviluppati, con estremità dotate di dita. La coda può essere lunga e affusolata, corta e smussata o addirittura globosa. 

La forma del geco, leggermente appiattita, gli consente di infilarsi anche negli anfratti più stretti. I maschi hanno dimensioni generalmente maggiori rispetto alle femmine. 

Di che colore è? Il colore della pelle del geco varia dal grigio al maculato, fino a colori brillanti e variopinti, soprattutto nei Paesi più caldi. In maniera similare al camaleonte, alcuni gechi sono in grado di cambiare colore per mimetizzarsi e sfuggire ai predatori.

Il corpo del geco è interamente ricoperto da tubercoli che gli conferiscono un aspetto ruvido. 

 

Caratteristiche e habitat dei gechi

Esistono circa 1200 specie diverse di geco, distribuite in tutti i Paesi della fascia temperata, inclusa l'area del Mediterraneo, in particolare le fasce costiere. 

La classificazione prevede sei famiglie: Carphodactylidae, Diplodactylidae, Eublepharidae, Gekkonidae, Phyllodactylidae e Sphaerodactylidae.

Le differenti specie si sono adattate ad habitat variegati, dalle zone mediterranee, ai deserti, alle giungle.

Il geco comune o tarantola muraiola (Tarentola mauritanica) è il più diffuso in Europa. Il suo habitat è costituito dalle pietraie, le cave, i muretti a secco, i cumuli di legna, ma soprattutto gli edifici e le abitazioni, dove non è raro avvistarli.

Si tratta di un animale territoriale, caparbio e tenace che difende strenuamente il proprio territorio. 

La sua abilità più evidente consiste nella rapidità di movimento e nella capacità di arrampicarsi velocemente. 

Come la maggior parte delle lucertole, il geco è in grado di amputarsi volontariamente la parte finale della coda attraverso al contrazione dei muscoli per distrarre o sfuggire ai predatori. La coda, poi, ricresce successivamente.

Diversamente dalle lucertole, il geco è capace di emettere dei suoni, che utilizza per socializzare con gli altri esemplari della specie. 

Allo stato naturale, in Italia si possono incontrare quattro specie diverse: oltre al geco comune, ci sono il geco verrucoso (Hemidactylus turcicus), il geco di Kotschy (Cyrtopodion kotschyi) e il tarantolino (Euleptes europaea).

Negli ultimi anni, inoltre, si è diffuso in varie parti del mondo l'allevamento di gechi come animali domestici. Un esempio è il geco leopardino o geco leopardo (Eublepharis macularius), un sauro piuttosto docile che vive in ambienti caldi e torridi. E' originario dall’Asia centro-meridionale, Afghanistan meridionale, Pakistan e India nordoccidentale. La sua vita si svolge principalmente di notte, mentre di giorno rimane sotto le rocce o nascosto nelle tane. 

Il geco tokay è originario delle foreste pluviali dell'Asia sudorientale (India, Indocina e Nuova Guinea). È un sauro arboricolo, notturno, oviparo, che si nutre di insetti e piccoli vertebrati. Il colore della pelle è di diverse sfumature di grigio o grigio-azzurro, con piccole macchie diffuse di un colore che va dal rosso al giallo. Si tratta di una specie eccezionalmente aggressiva, che non esita ad attaccare la mano che gli si avvicina, mordendola a lungo con i suoi denti affilati. Anche se bellissimo e molto apprezzato per l'allevamento non è, dunque, adatto a essere maneggiato.

Il Geco ciliatus (Correlophus Ciliatus) o geco crestato è un geco arboricolo che raggiunge i 25 cm in età adulta. Docile e non troppo veloce, è molto apprezzato e diffuso tra gli allevatori. Il termine "ciliatus" deriva dalle caratteristiche due file di squame allungate che partono dalla testa fino alla fine del dorso. I gechi crestati sono animali notturni, che trascorrono la maggior parte del giorno a dormire tra la vegetazione, uscendo allo scoperto alle prime ore del mattino e al calar della luce.

 

Le zampe del geco

Scienziati e ricercatori di tutto il mondo hanno studiato la capacità straordinaria del geco di aderire a qualsiasi superficie, muovendosi con efficacia e rapidità senza cadere. Il merito è delle speciali zampe di cui questo animaletto è munito: dotate di ampi cuscinetti, aderiscono ai materiali più lisci senza la necessità di utilizzare secrezioni, grazie alla presenza di milioni di minuscoli peli sui palmi delle zampe.

Il segreto risiede in un particolare tipo di legame elettrico - detto “forza di Van der Waals” - che si verifica tra le molecole delle due superfici entrate in contatto. I milioni di peli presenti sulle zampe sono in grado, infatti, di moltiplicare le deboli forze elettromagnetiche di interazione con la superficie, rendendo possibile l'aderenza anche su piani verticali, sul vetro e persino sul soffitto.

 

Geco, piccolo rettile prezioso

Contrariamente ad alcune fase credenze diffuse sul territorio, il geco non è velenoso e non costituisce un pericolo per l'uomo.

Al contrario, a causa della sua dieta può rivelarsi un alleato prezioso nel tenere sotto controllo le popolazioni di insetti molesti o dannosi come zanzare, mosche, moscerini, ragni, scarafaggi, blatte, locuste. 

E' stato calcolato che un solo geco è in grado di mangiare fino a duemila zanzare in una sola notte, impedendone il dilagare senza danneggiare l'ambiente.


 

Di cosa si nutre il geco? 

Cosa mangia un geco? Il geco è un animale crepuscolare, attivo principalmente dopo il tramonto. Predilige insetti ditteri (mosche, zanzare e moscerini) e lepidotteri (falene notturne). Occasionalmente preda anche formiche alate e non (imenotteri) o piccoli invertebrati, non disdegnando talvolta frutta e nettare. 

In inverno, il geco si rifugia in tane sotterranee e nelle nervature degli alberi per proteggersi dal freddo e dormire, senza però entrare in un reale letargo. In questo periodo, il geco è in grado di sospendere l'alimentazione.

 

Cosa fare se troviamo un geco in casa

Che cosa attira i gechi? Ghiotti di insetti che si trovano facilmente nelle abitazioni, attirati dalle luci artificiali, i gechi possono introdurvisi per cacciare e procurarsi qualche succulenta preda

Dunque, che cosa fare se si trova un geco in casa? Vista la sua presenza innocua e discreta, e la sua utilità in termini di disinfestazione da insetti molesti quali zanzare, mosche, moscerini e persino blatte, una soluzione saggia sarebbe optare per l'inazione. Dormire con un geco in casa potrebbe, infatti, evitare spiacevoli visite, punture e fastidiosi ponfi pruriginosi senza l'utilizzo di prodotti chimici atti allo scopo.

Se, a dispetto di ciò, si decide di allontanarlo, è bene accompagnarlo all'uscita utilizzando metodi delicati (avvicinandogli le setole di una scopa, ad esempio, o altri oggetti morbidi e utilizzandoli per spingerli delicatamente verso una porta, una finestra o una fessura) per evitare di danneggiarlo. Questa azione è solitamente sufficiente, dato che gli stessi gechi tendono a spaventarsi per la presenza umana e non esitano, se si sentono minacciati, a correre velocemente verso l'uscita.

Come riconoscere gli escrementi di geco? Gli escrementi di geco sono facilmente riconoscibili, dato che - accanto a una parte scura - presentano una piccola punta bianca, ben visibile.

 

Geco, animaletto porta fortuna 

Il geco è stato spesso oggetto di falsi miti, che hanno portato molte persone a credere erroneamente che potesse essere dannoso o velenoso. Non  a caso, alcune specie condividono il nome con la tarantola (la tarantola muraiola e il tarantolino, ad esempio), ragno dall'effettiva pericolosità in caso di morso.

Il geco porta fortuna? Al contrario, in numerose culture si ritiene che il geco sia un portafortuna, probabilmente per via della sua alimentazione: discreto e silenzioso, in casa non arreca alcun tipo di disturbo e può rivelarsi di enorme aiuto per ripulire le abitazioni e i giardini da insetti fastidiosi, difficili da scacciare. 

La capacità del geco di lasciar cadere la coda in caso di attacco, per farsela ricrescere in un secondo tempo, a pericolo cessato, ha fatto sì che il piccolo animale diventasse inoltre un simbolo di rinascita.

 

Fonti: