Bradipo, l'animale da cui impariamo la lentezza

Con il suo aspetto poco armonioso e la sua lentezza ormai proverbiale, il bradipo è un animale che incuriosisce. In realtà il suo stile di vita così peculiare è una fondamentale caratteristica evolutiva che gli ha permesso di sopravvivere all'estinzione.

bradipo

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Ai non addetti ai lavori forse può sfuggire l'aspetto fisico del bradipo ma non certo la sua caratteristica peculiare, perché questo mammifero rappresenta la lentezza per antonomasia.

 

Il suo nome comune è Bradipo Dattilo mentre il nome scientifico è Choloepus Didactylus, appartiene all’ordine Pilosa e alla famiglia Megalonychidae. La sua diffusione ha avuto origine milioni di anni fa e oggi ne sopravvivono solo sei specie

 

 

Zoologia del bradipo

Come il formichiere e l'armadillo, anche il bradipo è un mammifero che appartiene all'ordine degli sdentati. Ripercorriamo le sue principali caratteristiche fisiche: 

 

> può arrivare a pesare intorno agli 8 chili, per un’altezza fino a 65 cm;

> il suo lungo collo è sostenuto da 6 vertebre cervicali che consentono una rotazione molto ampia, fino a 270 gradi;

> la sua forma fisica risulta piuttosto goffa e poco armoniosa: gli arti superiori sono più lunghi e caratterizzati da 2 artigli ricurvi, mentre quelli inferiori (più corti) ne hanno tre; 

> il colore grigio-verde scuro del manto gli consente di mimetizzarsi con le piante della foresta;

> visto che l'animale trascorre molto tempo a testa in giù, il suo pelo cresce in direzione contraria rispetto a quello degli altri mammiferi. Si presenta ispido e trattiene alghe e microorganismi che proliferano agevolmente e di cui il bradipo stesso si nutre, leccandosi. 

 

Abitudini del bradipo

Il bradipo è originario delle foreste tropicali dell’America Meridionale, soprattutto del Brasile e del Perù. Trascorre gran parte della sua esistenza appeso ai rami degli alberi, dove dorme, mangia e socializza. Raramente scende a terra; generalmente solo una volta a settimana per scaricarsi.

 

Il maschio trascorre tutta la loro vita sullo stesso albero, mentre la femmina si trasferisce per lasciare il posto al suo cucciolo, appena è cresciuto abbastanza. L'animale si muove con lentezza a terra, mentre nuota con grande agilità a dorso. 

 

La temperatura corporea del bradipo varia dai 24°C notturni ai 33°C diurni. Questi problemi di termoregolazione lo inducono a prediligere il clima caldo-umido, trascorrendo molto tempo al sole per scaldarsi e dormendo in posizione raggomitolata per conservare il calore accumulato. 

 

La sua alimentazione si compone di germogli, frutta e foglie; non necessita di acqua perché gli bastano linfa e rugiada per mantenere adeguati livelli di liquidi. Il suo metabolismo è molto lento per non bruciare calorie, cosa che allunga i tempi di digestione: può trascorrere addirittura quasi un mese prima che gli alimenti giungano dallo stomaco all’intestino. 

 

La lentezza del bradipo

Il termine bradipo deriva dal latino e significa “dal piede lento”, un evidente riferimento alla sua velocità media di 4 metri all'ora

 

La lentezza di questo mammifero è dovuta da un lato alla sua alimentazione vegetariana povera di calorie, dall'altro lato alla mancanza di endotermia. Essendo un animale a sangue freddo, deve cercare di conservare lo scarso calore che l'organismo riesce ad assorbire dall'esterno.

 

La lentezza dei movimenti e del metabolismo è quindi una questione di sopravvivenza, perché riduce al minimo le dispersioni di calore ed energia. Così facendo il bradipo ottimizza le sue risorse e si nasconde dai predatori, mimetizzandosi e restando immobile. Questa caratteristica, che a noi può apparire curiosa e divertente, è una potentissima forma di difesa che ha salvato la specie dall'estinzione.

 

Quest'elogio della lentezza apparentemente stride con i tempi umani così serrati, ma in realtà si avvicina molto alla natura delle nostre reti neuronali. Nel nostro cervello infatti non esiste un recettore che segnali il tempo: noi lo possiamo intuire, ma non percepire con i cinque sensi. 

 

Il tempo è costituito da sequenze di eventi e catene di comunicazione linguistica che necessitano in ogni caso di processi di elaborazione e consapevolezza. Solo l'intuizione fa eccezione perché è una risposta cerebrale rapida, ma ha pur sempre bisogno di una verifica logica e razionale da parte del pensiero lento. È proprio quest'ultimo a consolidarsi e costituire la cultura e il sapere umano, a differenza delle intuzioni "mordi e fuggi" che si perdono se non sono adeguatamente rielaborate. 

 

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