Farfalla, caratteristiche e ruolo nell'ecosistema

La farfalla è simbolo di bellezza fragile ed effimera. Prezioso indicatore ambientale e sentinella di biodiversità, alcune specie rischiano l'estinzione. Quali sono le sue principali caratteristiche delle farfalle?

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Lepidotteri, descrizione e caratteristiche

Con il termine “farfalla” (superfamiglia Papilionoidea) si indica una qualsiasi delle numerose specie di insetti che, insieme alle falene e alle tignole, costituiscono l'ordine degli insetti Lepidotteri. Forte di circa 200.000 specie diverse, l'ordine dei Lepidotteri è secondo per dimensioni e diffusione solo ai Coleotteri.

Il nome Lepidoptera deriva dal greco. Si forma a partire dalle parole λεπις (lepis): squama e πτερόν (pteron): ala, in riferimento alla caratteristica copertura di microscopici pulviscoli - a tutti gli effetti squame - disposti a tetto gli uni sugli altri a formare parte del corpo e le ali.

Le caratteristiche che distinguono i lepidotteri dagli altri insetti sono essenzialmente due:

  • la presenza di ali ricoperte di squame sovrapposte di vario colore;
  • la presenza di un apparato boccale, negli adulti, trasformato in una proboscide o spiritromba.
  • Il loro capo ha grandi occhi composti e antenne di varia conformazione: piumose, pettinate, filiformi, clavate. Le antenne possono, inoltre, essere di forma diversa anche a seconda del sesso.
  • L'addome dei lepidotteri è costituito da nove segmenti nei maschi e da dieci segmenti nelle femmine, dotate di un ovopositore di sostituzione.
  • All'interno dell'ordine, le farfalle hanno abitudini di volo diurne e ali dai colori vivaci, mentre le falene - molto diversificate fra loro e numerosissime - sono principalmente notturne e caratterizzate da colori opachi. A eccezione di poche falene, tutti i lepidotteri adulti hanno due paia di ali.
  • Le varie tipologie di farfalle e falene mostrano una grande diversità in termini di dimensioni e tipologia di sviluppo: alcune falene hanno un'apertura alare di soli 4 mm, mentre le falene e le farfalle più grandi, di diffusione tropicale, misurano fino a 30 cm.
  • Il ciclo vitale dei lepidotteri è costituito da quattro stadi: uovo, larva (bruco), pupa (crisalide) e adulto (imago). Le specie a sviluppo rapido possono completare la loro evoluzione in appena tre settimane, mentre quelle più lente possono richiedere fino a due o anche tre anni. 

 

E' interessante specificare che la distinzione tra farfalle e falene non risponde a una classificazione scientifica tassonomica, ma si è radicata nell'uso comune, tanto che viene ancora utilizzata da alcuni- pur nella sua imprecisione- per comodità. In base a tale distinzione, alcuni autori hanno proposto per le farfalle il nome scientifico di Ropaloceri o Rhopalocera e per le falene la denominazione di Eteroceri o Heterocera. Tale classificazione, basata sulla forma delle antenne, non è scientificamente accettata: oggi ai Ropaloceri corrisponde solo la superfamiglia Papilionoidea, mentre gli Eteroceri sono un gruppo eterogeneo, formato da superfamiglie anche molto lontane tra loro dal punto di vista delle caratteristiche e dell'evoluzione.

I Lepidotteri sono diffusi sul territorio italiano? Secondo il Catalogo dei Lepidotteri d'Italia, i lepidotteri italiani sono molti e variegati: considerando l'intero territorio, isole comprese, è stata rilevata la presenza di un totale di 5562 specie, appartenenti a 83 famiglie.

Esistono lepidotteri dannosi? Nei Lepidotteri la forma dannosa per l'agricoltura e per le derrate alimentari è rappresentata dalla larva. Dotate di un apparato boccale masticatore ben sviluppato, alcune specie sono voraci defogliatrici. L'Atlante di entomologia agraria riporta che “le larve di determinate specie si nutrono di frutti, altre scavano gallerie nelle foglie (Lepidotteri minatori), altre ancora scavano gallerie nel legno dei tronchi e dei rami (Lepidotteri xilofagi). Alcune famiglie si nutrono di derrate alimentari (farine, granaglie e derivati); certe specie si nutrono di sostanze di natura animale (lana, pelli ed animali conservati), altre si nutrono di escrementi”.

 

Farfalla insetto simbolo di bellezza

Che cosa simboleggia la farfalla? Con i suoi colori sgargianti, cangianti e il suo movimento elegante, la farfalla da sempre ha solleticato l'immaginario umano. Delicata, spesso contraddistinta da una ciclo vitale breve e sensibile alle condizioni esterne, è diventata simbolo di bellezza fugace ed effimera

I riferimenti alla farfalla abbondano nella letteratura e nell'arte. L'affascinante insetto ha infatti ispirato - e continua a farlo - disegni di gioielli, ornamenti e tessuti, apparendo persino in alcuni motivi e stemmi araldici o sui francobolli.

 

Farfalle diurne  

E' una comoda tradizione distinguere le farfalle diurne (Ropaloceri) dalla farfalle notturne (falene o Eteroceri).

In Italia sono state censite 276 specie di farfalle diurne, 28 delle quali risultano essere a rischio di estinzione.

Alcune fra le più comuni farfalle presenti sul territorio sono:

  • Aglaia: avvistabile tra giugno e agosto, predilige i giardini e i prati fioriti. 
  • Cedronella: attirata da qualsiasi tipo di area fiorita, si mimetizza con le foglie. La si può trovare da febbraio a settembre. 
  • Licena: predilige gli ambienti umidi, come ad esempio gli habitat caratteristici della Pianura Padana.
  • Macaone: è fra le farfalle più grandi e belle presenti in Italia, con un'apertura alare fino a 10 cm. E' caratterizzata da uno sfondo giallo, con sfumature e venature trasversali di un nero intenso.
  • Melitea: molto comune, la si può trovare sia sui giardini e sui prati fioriti. Vola da maggio a settembre, la sua caratteristica principale è che produce tre generazioni all’anno.
  • Vanessa del cardo: farfalla migratrice, si posa sulla maggior parte delle piante fiorite, con una predilezione per il cardo. 


 

Farfalle notturne

In Italia sono censite oltre 3000 specie di falene, farfalle dal comportamento prevalentemente notturno. Ciò significa che sono attive soprattutto durante le ore successive al tramonto, conservando tuttavia una forte attrazione per le fonti luminose, a causa di un fenomeno chiamato "fototassi", riscontrabile anche in altre specie animali.

Come già detto, questi insetti contano numerosissime specie all'interno dell'ordine dei Lepidotteri, dalla caratteristiche variabili e molto diverse fra loro.

Per questo motivo, darne una descrizione univoca risulta complicato. La caratteristica che, più di ogni altra, salta agli occhi e le distingue dalle farfalle diurne sono i colori generalmente più sobri e spenti (dal grigio al marrone).  Anche questa, tuttavia, non è una regola sempre attendibile, posto che esistono anche falene colorate: l'Atlante o farfalla cobra (Attacus atlas) e la Falena del Madagascar (Pyrausta aurata) sono due esempi caratteristici.


 

Farfalle e biodiversità

Con oltre 200.000 specie nel mondo, le farfalle sono un inestimabile tesoro per la biodiversità globale.

Importantissimo indicatore dello stato di salute degli ecosistemi in cui vivono, stanno purtroppo diminuendo drasticamente a causa dei danni che l'uomo infligge all'ambiente: deforestazione, agricoltura intensiva, cementificazione, surriscaldamento globale sono alcune delle principali ragioni di questa strage silenziosa.
 

Si stima che negli ultimi dieci anni la popolazione di farfalle si sia addirittura dimezzata e alcune delle specie (classificate come a rischio critico nella IUCN Red List) siano ormai quasi completamente estinte

Per proteggere la biodiversità e mettere un freno alla scomparsa di questi meravigliosi insetti, molte organizzazioni si battono quotidianamente, proponendo progetti di tutela. Non mancano all'appello il WWF, foriero di iniziative a livello locale, nazionale e internazionale, e l’associazione Friends of the Earth, che nel 2021 ha indetto un vero e proprio ‘censimento delle farfalle”, chiedendo aiuto ai cittadini per ottenere scatti dei lepidotteri, da archiviare in un database per un quadro il più possibile completo sul loro stato di salute e diffusione.



 

La casa delle farfalle

La Casa delle Farfalle Monteserra - Vigrande (CT), alle pendici dell'Etna, è una grande serra tropicale dove centinaia di farfalle, provenienti da tutto il mondo, sono libere di volare. Nata a scopo didattico, qui i visitatori possono osservarle da vicino, scoprire i dettagli del loro ciclo di vita e carpire il loro stretto legame con l’ambiente naturale.

La Casa delle Farfalle è, inoltre, un progetto itinerante nato qualche anno fa a Modica (RG) che, allo stesso modo, si basa sull'osservazione degli insetti lasciati liberi di volare in un ambiente che riproduce quello originario. Il progetto è stato, in seguito, replicato a Marsala (TP) e a Palermo. Nell'estate del 2023, viene inoltre riproposto a Siracusa, nel suggestivo quartiere di Ortigia. 

 

Curiosità

  • Quanto vive in media una farfalla? La durata della vita delle farfalle è variabile: vivono da qualche giorno fino a un anno a seconda della specie. 
  • Alcune specie di farfalle sono migratorie e si spostano verso Sud all'affacciarsi nei mesi invernali.
  • Le falene del genere Calyptra, diffuse dall’Asia agli Urali, sono in grado di vampirizzare i mammiferi, grazie ad una proboscide modificata che, in condizioni particolari, può essere utilizzata per cibarsi di sangue.
  • Qual è la farfalla più rara al mondo? L'Erebia christi, la farfalla dei ghiacciai, è una farfalla alpina estremamente rara e localizzata. In tutto il mondo vive esclusivamente in 4 o 5 vallate, situate tra Piemonte e Svizzera. Il nome vuole indicare che si tratta di una "specie relitta" delle ultime glaciazioni, terminate 10.000 anni fa. 
  • La farfalla Nica flavilla è un lepidottero che si trova nella foresta pluviale e negli habitat umidi della foresta decidua ad altitudini comprese tra 0 e 1500 metri, ma è più frequente ad altitudini inferiori a 800 metri.
  • Con buttelfly effect - o effetto farfalla - si intende un concetto appartenente alla più ampia teoria del caos. Espressione utilizzata in campo scientifico, descrive la sensibilità alle condizioni iniziali in un sistema dinamico non lineare, in cui anche minime variazioni iniziali nelle condizioni di un sistema possono avere conseguenze significative nel tempo. 
  • Avere le farfalle nello stomacoè un'espressione usata per descrivere sensazioni provocate dall'innamoramento o, più in generale, da uno stato di ansia e tensione nervosa.

 

Fonti