Auricoloterapia, descrizione e utilizzo

L’auricoloterapia è una disciplina olistica che interviene su specifici punti del padiglione auricolare per curare il corpo umano da vari disturbi.

auricoloterapia

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L’auricoloterapia vanta origini molto antiche: quella di massaggiare o pungere l’orecchio per ristabilire l’equilibrio dell’organismo da vari disturbi è una pratica di cui ci arrivano testimonianze millenarie.

 

 

Auricoloterapia, di cosa si tratta

L'auricoloterapia consiste nell'intervento a scopo terapeutico su specifici punti del padiglione auricolare. Conosciuta anche come auricolopuntura o agopuntura auricolare, si basa sull'assunto per cui il padiglione auricolare sia il riflesso dettagliato dell'organismo umano.

 

L'orecchio è il luogo di confluenza dei canali energetici corrispondenti a specifici organi e funzioni dell'organismo. Tali punti di agopuntura vengono stimolati, tramite diverse modalità, per trattare malattie organiche e squilibri energetici di vario tipo.

 

Nel padiglione auricolare si trovano importanti rami dei nervi cranici ed è l’unica area del corpo che può sfruttare un simile patrimonio neurale. Questi collegamenti consentono un continuo scambio di informazioni bidirezionali tra orecchio e cervello, dove il cervello a sua volta invia messaggi a organi e apparati periferici.

 

Tali corrispondenze hanno poi trovato conferma negli studi conclusi in tempi recenti dal professor David Alimi dell’Università di Parigi, che ha pubblicato nel 2002 importanti ricerche a riguardo. Tali lavori hanno permesso di verificare con metodi e strumenti moderni l’attività cerebrale in termini anatomici e funzionali, verificando come lo stimolo meccanico di una certa parte del corpo (in questo caso, il padiglione auricolare) "accenda" segnali nella zona cerebrale corrispondente.

 

Origini ed evoluzioni dell’auricoloterapia

Le prime tracce dell'auricoloterapia risalgono al 3500 a.C. in alcuni reperti attribuibili ai Cabalisti, considerati i sapienti del tempo, che davano indicazioni su come trattare l’orecchio per trattare i disturbi manifestatisi nello stesso lato del corpo.

 

In tempi successivi anche nel Corpus Ippocratico ci sono tracce di argomentazioni simili da parte di Ippocrate. Alla dinastia cinese dei Ming risalgono trattati per la cura delle convulsioni e della cataratta attraverso la palpazione dell’orecchio. Nei monasteri medievali i frati curavano disturbi infiammatori e sciatalgie con pratiche di cauterizzazione di punti specifici sull’orecchio.

 

Arriviamo così lentamente alla storia moderna indicazioni di pratiche auricoloterapiche ad opera del portoghese Zacutus Lusitanus, ne La Praxis Medica Admiranda nel XVII secolo, e del chirurgo italiano Antonio Valsalva che in un articolo descriveva un punto H utile per trattare le nevralgie dentali.

 

Nel XIX secolo queste ricerche vengono riprese da vari medici come Giambattista Borelli a Torino e Luciani di Bastia (Corsica), il quale descrive il punto corso utilizzato tuttora per le sciatalgie.

 

La disciplina dell'auricoloterapia deve però la sua classificazione scientifica al medico francese Paul Noiger che, sempre attraverso una casistica legata alla cura di forme di sciatalgie, è riuscito a a tracciare una cartografia dei punti riflessi dell’orecchio.

 

Nel 1950, durante la visita a un paziente, il dottor Noiger rilevava la cauterizzazione di un’area precisa dell’orecchio per la cura di una sciatica, ipotizzava che tale area corrispondesse alla quinta vertebra lombare e da lì iniziava a tracciare riferimenti. Nel 1956 pubblicava la prima mappa riflessologica dell’orecchio; negli stessi anni in Cina si iniziava a documentare scientificamente la somatotopia dell’orecchio.

 

Strumenti utili all’auricoloterapia

Gli strumenti che possono essere funzionali a una terapia di riflessologia auricolare sono di diversa natura e legati anche alla figura del professionista coinvolto:

  • Aghi monouso, ad utilizzo esclusivo dei medici.
  • Stiletto metallico oppure cerca-punti/stimolatore per individuare i punti riflessi (strumenti assolutamente non invasivi). Quest'ultimo è un piccolo strumento che evidenzia il potenziale elettrico dei vari punti attraverso uno stimolo nocicettivo.
  • Semi di vaccaria, i quali hanno un'ottima funzione di attivazione energetica dei punti e non creano allergie. La vaccaria è una pianta i cui semi di minuscola dimensione e dalla superficie irregolare sono adatti alla stimolazione della cute dell’orecchio. Nella medicina tradizionale cinese trovano ampio impiego in ambito terapeutico, poiché mobilizzano il sangue, migliorandone il flusso e il trasporto di ossigeno, energia e nutrienti ai tessuti.

 

Come funziona l’auricoloterapia

Il terapeuta individua i punti da trattare tra quelli topografici, i punti riflessi degli organi sull’orecchio e quelli funzionali, denominati Punti Maestro, e testa la lateralità. Le statistiche dicono che nell’85% dei casi il punto da trattare è dallo stesso lato del disturbo.

 

I Punti Maestro principali sono il Punto Zero, Shen Men, Talamo, Sistema Simpatico, Cerebrale. Gli altri punti funzionali sono indicati in base alla loro specificità funzionale, ad azione analgesica, antiflogistica, miorilassante, per il controllo dell’appetito, psichica.

 

In particolare il punto Shen Men, detto anche Porta del Cielo, si trova nel centro del terzo superiore dell’orecchio (immagina di suddividere il padiglione in tre parti dal basso verso l’alto) ed è il più utilizzato. Si considera un punto antistress perché, se stimolato con massaggio o ago, disperde gli stati di agitazione, stimola l’energia e rafforza l’organismo, regolando il sistema nervoso simpatico. Viene utilizzato anche per il trattamento delle dipendenze, in stati infiammatori e per sedare il dolore. Insieme alla stimolazione del Punto Zero agisce anche sulle condizioni di insonnia e sui processi di neuroriabilitazione.

 

L’auricoloterapia lavora su tutto il microsistema, ovvero tutto l’organismo rappresentato sul padiglione auricolare, in base alla considerazione neuro-riflessogena di Nogier di collegamento all’origine embriologica. Nogier aveva infatti “disegnato” un feto rovesciato inscritto nel padiglione auricolare, per poi tracciare la mappa di riferimento.

 

Benefici e controindicazioni

L’efficacia del trattamento si percepisce dopo le prime sedute, in particolar modo per terapie finalizzate a dipendenze da fumo, cibo e alcool. È proprio nell’ambito di queste ultime applicazioni che l’auricoloterapia gode di maggior successo tra la popolazione media, considerando anche la presenza di specifici stimolatori auricolari in commercio, sponsorizzati come utili per smettere di fumare o per dimagrire.

 

Proprio per il controllo della fame compulsiva e stati d’ansia generati da un regime alimentare troppo ferreo, l’auricoloterapia può essere un approccio integrativo, che coadiuva il processo di dimagrimento. Lavora infatti a più livelli: stimola il metabolismo, con riduzione delle adiposità localizzate, elimina le tossine contrastando la ritenzione idrica e facilita il processo dei fluidi.

 

Come l’agopuntura cinese, anche l’auricoloterapia viene caratterizzata da una scarsa presenza di effetti collaterali. Questo permette a tutte le fasce d’età di potersi avvicinare a tale disciplina e di sottoporsi a trattamenti di stimolazione auricolare.

 

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Per chi è utile l'auricoloterapia

Tra i disturbi e le patologie curabili tramite l’auricoloterapia troviamo insonnia, ansia, stress, attacchi di panico, depressione, nausea, vomito, timidezza, tabagismo, dipendenza dall’alcool, sovrappeso, controllo della fame, sciatica, lombo-sciatalgia, cervicalgie, periatrite scapolo-omerale, psoriasi, infertilità, disfunzione erettile, tonsillite e disagi dovuti alla postura. 

 

Quanto costa una seduta di auricoloterapia

Stabilire il costo standard di una seduta di auricoloterapia è difficile, soprattutto perché rientra tra le terapie non regolamentate. Nei centri più accreditati esiste una differenziazione tra la prima seduta e le successive, come spesso accade in molte discipline.

 

La prima seduta è sempre conoscitiva: si redige un'anamnesi, si effettuano i test necessari e si pianifica un programma di intervento. Le tariffe relative a questo primo step si aggirano intorno agli 80-100 euro. Le sedute successive invece hanno un costo inferiore, compreso tra i 40 e i 60 euro.