Idrokinesiterapia, descrizione e utilizzo

L'idrokinesiterapia è una disciplina olistica che utilizza la riabilitazione in acqua per facilitare il recupero funzionale dopo un intervento chirurgico o un trauma. Scopriamola meglio.

>  Origini e descrizione dell'idrokinesiterapia

>  A che cosa serve?

>  Una seduta tipo di idrokinesiterapia

>  Chi può operare in Italia

Idrokinesiterapia

 

Origini e descrizione dell'idrokinesiterapia

La riabilitazione in movimento in acqua è conosciuta con il nome di idrokinesiterapia. Si tratta di una disciplina che sfrutta le nozioni base della riabilitazione messe a servizio della resistenza dell'acqua, che facilita uteriormente il recupero funzionale specie dopo interventi chirurgici o traumi. Molti risultati positivi si evidenziano anche nell'applicazione dell'idrokinesiterapia in casi di Parkinson

E' un trattamento riabilitativo a tutti gli effetti e l'immersione in acqua arricchisce la seduta di un aspetto anche psicomotorio non indifferente.

 

A che cosa serve? 

Il servizio di riabilitazione in acqua spesso si rivolge a pazienti con esiti di patologie di varia natura a carico del sistema nervoso centrale (SNC), sistema nervoso periferico (SNP), vascolare, ortopedico-traumatologico.

L'idrokinesiterapia è raccomandata particolarmente: 

  • Nelle prime fasi dei programmi riabilitativi; 
  • Dopo interventi chirurgici, per il recupero funzionale; 
  • Per riprendere in maniera corretta i movimenti spontanei

Questa terapia in acqua viene associata, spesso, alla riabilitazione a secco o utilizzata come unico trattamento. È anche indicata per svolgere esercizi in scarico parziale o totale, facilitando l’esecuzione di movimenti che a secco sarebbe difficile o impossibili effettuare. 

In acqua è possibile lavorare, sicuri ed a proprio agio, avendo come obiettivo il miglioramento di tutte le qualità fisiche (resistenza, forza, velocità) e delle qualità condizionali (elasticità muscolare che conduce al miglioramento dell’escursione articolare, coordinazione neuro-muscolare).

 

Una seduta tipo di idrokinesiterapia 

Un bravo terapeuta in una sessione sa introdurre anche elementi validi di educazione respiratoria e posturale.  

L'esperto guida il paziente e la seduta varia a seconda della patologia da cui è affetto. In generale, il galleggiamento è sostenuto per tutta la lezione, e il lavoro sul miglioramento dell'equilibrio e la resistenza al movimento è costante. L'operatore può introdurre uno svariato numero di attrezzi e avvalersene per raggiungere risultati efficaci. Tra gli ausili si hanno galleggianti per collo, caviglie, polsi, barre natatorie, guanti, tavole, pinne, cyclette subacquea, tubi galleggianti, step, palloni.


Chi può operare in Italia 

L’ANIK si fa garante all’utenza, che la pratica del servizio è svolta solo da Fisioterapisti e/o Terapisti della Neuro e psicomotricità dell’età evolutiva  (T.N.P.E.E.) laureati e specializzati attraverso la pratica dei nostri corsi.

Ad oggi i Fisioterapisti e T.N.P.E.E. che hanno frequentato i corsi ANIK sono circa 1400, sparsi su tutto il territorio nazionale ed operanti sia in ambito pubblico che privato.

Per gli studenti di fisioterapia regolarmente iscritti al terzo anno è previsto di solito un trattamento economico agevolato.

Di fatto i laureati in Scienze Motorie /IUSM non possono partecipare al Corso Base di Idrokinesiterapia. Questa limitazione è specificata nel decreto legislativo 8 maggio 98 n° 178 art. 2 comma 7 sul profilo professionale del laureato in Scienze Motorie), in quanto, lo ribadiamo, i corsi sono stati accreditati presso il Ministero della Salute "Segreteria ECM" per le sole figure professionali fisioterapisti e terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (solo per Professioni Sanitarie, legge 42/99, 251/2000 e seguenti).

 

LEGGI ANCHE

Idrokinesi: hai mai provato nell'acqua calda?

 

 

Immagine | Rehabcenters.ufhealth.org