Fangoterapia, descrizione e utilizzo

La fangoterapia è un trattamento estetico e curativo a base di fango utilizzato per eliminare i liquidi in eccesso. Scopriamola meglio.

>  Che cos'è la fangoterapia

>  Come funziona

>  Che cosa cura la fangoterapia

>  Per chi è utile

>  La legge in Italia e all'estero

>  Organi e associazioni di riferimento

Fangoterapia

 

Cos'è la fangoterapia

La fangoterapia è considerata un trattamento estetico e curativo a base di fango, utilizzato per eliminare i liquidi in eccesso, trattenuti soprattutto nei tessuti di gambe, addome e fianchi.

I fanghi sono una melma costituita dalla mescolanza di una componente solida con una componente liquida (acqua minerale o termale) e utilizzati sotto forma di "impacco". La componente solida ha una base inorganica, costituita principalmente da argilla, e una organica che comprende microflora (batteri, alghe, diatomee, protozoi, etc.), microfauna, humus, composti humo-minerali e vegetali di diversa natura, derivanti principalmente dalla fase di maturazione dei fanghi stessi o dal loro precedente utilizzo (detriti cellulari, secrezioni, etc.).

Nella componente liquida distinguiamo l'acqua contenuta nel fango vergine, che impregna il fango nel giacimento di origine, dall'acqua minerale nel quale viene fatto "maturare" il fango. Infatti, prima di poter essere utilizzato, il fango grezzo deve essere sottoposto ad un particolare processo di "maturazione".

Quello proveniente dalla sorgente, è sottoposto a macerazione per lungo tempo nell’acqua minerale, in modo che i granelli di argilla subiscano una trasformazione caricandosi di proprietà chimiche e chimico-fisiche dell’acqua in cui sono posti a macerare. Le acque minerali, oltre che a mineralizzare i fanghi, contribuiscono al processo di maturazione anche attraverso l'apporto di microorganismi e alghe.

 

Come funziona?

Il fango "maturo" è alla base della fangoterapia che svolge la sua azione attraverso quattro fasi principali: l'applicazione del fango; il bagno in acqua termale; la reazione sudorale; il massaggio tonificante. 

Il fango viene applicato direttamente sulla pelle ad una temperatura tra i 37 °C e i 38 °C per un periodo che varia dai 15 minuti alla mezz'ora circa. Al termine dell'applicazione, il paziente, dopo essere stato sottoposto ad una doccia calda, si immerge nel bagno termale alla temperatura di 37-38 °C per circa una decina di minuti. Infine, viene asciugato con panni caldi.

Dalle proprietà fisiche dei fanghi deriva la loro consistenza, la concentrazione di sostanze attive in essi contenuta e il tipo di trattamento terapeutico per cui cui verranno applicati. Le proprietà del fango sono: la capacità calorica, cioè il potere di accumulo o di dispersione del calore, quando vengono a contatto con la pelle. La plasticità, cioè il grado di malleabilità del fango e quindi la capacità di aderire alla superficie corporea.

Questa proprietà è in relazione con il numero e le dimensioni delle particelle della componente solida: un'argilla è tanto più plastica quanto maggiore è il numero delle particelle che la compongono e quanto minore è la loro dimensione. Il potere di assorbimento e di scambio ionico dovuto al processo di osmosi in virtù del quale le sostanze minerali entrano attraverso la pelle ed escono particelle di acqua e di grasso.

L'osmosi è un processo fisico spontaneo di scambio, vale a dire senza apporto esterno di energia, che tende a diluire, in presenza di due soluzioni separate da una parete semipermeabile, come può essere la pelle, quella più concentrata, allo scopo di ridurre la differenza di concentrazione. Questo processo è un fenomeno importante in biologia, che interviene in alcuni processi di trasporto passivo attraverso membrane biologiche.

 

Puoi approfondire le proprietà, i benefici e l'uso dei fanghi

Fanghi: proprietà e benefici

 

Che cosa cura la fangoterapia

La fangoterapia si dimostra efficace per molti disturbi e svolge funzione disintossicante, rimineralizzante per l'organismo e antinfiammatoria su ossa, articolazioni e cartilagini, che ne traggono effetti positivi, molto utili per curare i reumatismi, l’artrite e l’artrosi. In particolare è efficace nelle forme infiammatorie croniche dell'apparato locomotore quali artrosi articolari, tendiniti, dolori e infiammazioni muscolari.

A seconda del tipo di fango utilizzato, si possono avere diverse applicazioni su problemi della pelle, come dermatite, eczema, psoriasi, di infiammazioni articolari, gotta e molto altre ancora. Generalmente i fanghi più utilizzati sono quelli anticellulite e vengono fatti con le alghe raccolte nei fondali marini e trattate secondo procedure che ne mantengono intatte le proprietà importanti come i sali minerali, capaci di incrementare gli scambi iono-osmotici e attivare il metabolismo delle cellule adipose, riattivando la circolazione e la microcircolazione, quindi ottimi alleati anche per combattere ritenzione idrica e vene varicose.

In conclusione si può dire che i fanghi svolgono un'azione drenante, analgesica e miorilassante, stimolante dei processi metabolici, e della resistenza verso agenti patogeni; aiutano a pulire e a disintossicare la pelle perchè assorbono le tossine e scorie e ci restituiscono una cute levigata, morbida e purificata.

 

Per chi è pensata la fangoterapia?

La fangoterapia è particolarmente indicata per curare tutti i casi di patologie articolari, per esempio per chi soffre di osteoartrosi (artrosi della mano, del piede, del ginocchio, dell’anca e della colonna vertebrale), per chi soffre di reumatismi, gotta (forma di artrite acuta dovuta a una eccessiva concentrazione di acido urico nel sangue), o per chi presenta patologie ortopediche come lussazioni, distorsioni o stiramenti, o per chi desidera coadiuvare nel trattamento di eliminazione di cellulite, sovrappeso e inestetismi o problemi della pelle.

L'ideale sarebbe effettuare un ciclo completo di 12 sedute una volta l’anno, ogni giorno, ma si possono anche effettuare due cicli di 6 sedute una volta ogni 6 mesi. Pur non trattandosi di un medicamento propriamente detto, gli impacchi con i fanghi non sono indicati per tutti. Le principali controindicazioni all'uso dei fanghi come trattamento cosmetico o medico sono artropatie acute, gravidanza, epilessia, ulcere emorragiche, problemi circolatori e cardiopatie gravi.

 

La legge in Italia e all’estero

In Italia la fangoterapia è una pratica legata alle scienze e cure naturali, quindi non esiste ufficialmente la figura del fangoterapeuta. Si tratta di medici specializzati o persone esperte di terapie naturali che offrono la loro conoscenza riguardo questa cura.

Il Sistema Sanitario Nazionale copre l’erogazione delle cure termali per i pazienti colpiti dalle seguenti malattie: reumatiche, delle vie respiratorie, dermatologiche, ginecologiche, otorinolaringoiatriche, dell’apparato urinario, vascolari, dell’apparato gastroenterico. Per accedere alle cure, è necessaria la prescrizione del medico di base.

Ticket e spese di soggiorno sono a carico dell’assistito, che può scegliere lo stabilimento termale che preferisce tra quelli accreditati per il determinato ciclo di trattamento.

 

Associazioni e organi di riferimento

Di fatto le strutture che in Italia si occupano di fangoterapia sono i singoli centri termali accreditati sparsi in tutta la penisola. Si va da Abano, a Montegrotto a Sirmione e molti altri ancora.

Istituzioni di riferimento sono, per esempio, il Centro Studi Termali Pietro D'Abano e la Scuola di specializzazione in Idrologia Medica dell'Università di Pavia.

 

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