Nosodoterapia, descrizione e utilizzo

La nosodoterapia è una disciplina alternativa, che rientra tra le terapia omeopatiche, che agisce attraverso i nosodi per riequilibrare l'organismo. Scopriamola meglio.

>  Che cos'è la nosodoterapia

>  Come funziona?

>  Quali disturbi cura la nosodoterapia

>  Per chi è pensata la nosodoterapia

>  La legge in Italia e all'estero

>  Associazioni e organi di riferimento

Nosodoterapia e omeopatia

 

 

Cos'è la nosodoterapia?

La parola nosodoterapia deriva dalla parola greca nosos (malattia) e si tratta di una pratica terapeutica alternativa, creata nell'800 da Constantine Hering, uno dei pionieri dell'omeopatia moderna. Questa pratica consiste nella somministrazione di prodotti omeopatici derivanti da sostanze patogene, chiamati nosodi, come batteri, virus, secreti patogeni, sostanze di inquinanti, tessuti ammalati, veleni, prodotti metabolici dell'uomo o degli animali, inattivate per non renderle infette o virulente, allo scopo di creare nell'organismo una reazione che in risposta alla cura di cui la persona ha bisogno.

 

Come funziona?

Il principio che sta alla base delle è del tutto simile a quello del vaccino: si stimola l’organismo a reagire verso qualcosa di nocivo; tuttavia, mentre nelle vaccinazioni si introducono delle sostanze dannose, inattivate, ma pur sempre in quantità passibili a volte di effetti collaterali e di reazioni allergiche o indesiderate, nella terapia con nosodi la sostanza nociva è diminuita in misura tale da non poter causare alcuna reazione allergica o pericolosa da parte dell’organismo. Esistono due tipi di nosodoterapia: la "autonosodoterapia" basata sul principio dell’isopatia, ovvero le sostanze provengono dal malato stesso, e di una "eteronosodoterapia" per cui le sostanze fornite provengono dalla stessa malattia del malato, ma non dallo stesso malato. In alcuni casi, dopo la somministrazione del prodotto, si può verificare il cosiddetto “aggravamento omeopatico”, che consiste nel tentativo dell’organismo di sbarazzarsi di sostanze patogene attraverso la reazione e l'intervento di alcuni organi, come reni, intestino, pelle, polmoni o fegato. Come per gli allopatici omeopatizzati, anche per la terapia con nosodi vale, nella scelta del nosode da prescrivere, il principio del simile piuttosto che quello dell’uguale,“simillima non aequalia”. I nosodi si trovano in forma di granuli, gocce e fiale, sia bevibili che iniettabili. La quantità e la frequenza di somministrazione sono personali e variano a seconda dei criteri con cui è stato scelto il nosode, buona norma è affidarsi a un medico omeopata competente.

 

Quali disturbi cura la nosodoterapia

La terapia con nosodi trova il suo utilizzo nelle malattie delle fasi cellulari, nelle fasi inibite, retossiche, nelle malattie autoimmuni, nelle “malattie psoriche” di Hahnemann, nelle malattie allergiche, in tutti i casi di processi settici cronicizzati e in tutte quelle affezioni in cui i rischi di eventuali complicazioni siano particolarmente accentuati. I nosodi sono anche definiti "farmaci della costituzione", in quanto il loro campo di azione interessa l’organismo nella sua totalità e insieme e rappresentano quell'anello mancante della catena di reazioni che portano l'organismo verso l'equilibrio e la scomparsa della condizione patogena.

 

Per chi è pensata la nosodoterapia?

La nosodoterapia è un tipo di cura che può interessare chi soffre di malattie croniche, autoimmuni, allergie e che semplicemente desidera provare un tipo di cura alternativo alla terapia classica. Per chi si avvicina a questo tipo di terapia, il consiglio è quello di rivolgersi a un buon omeopata che potrà prescrivere al paziente il test Eav (Elettro-Agopuntura -Voll) omeopatico o test bioenergetico di risonanza, mediante un apparecchio che consiste in un misuratore elettrico collegato ad un manipolo, che viene poggiato su punti specifici di piedi e mani che corrispondono ai meridiani dell'agopuntura cinese. Poichè il corpo umano emette naturalmente un determinato valore energetico provocato dalla conducibilità della pelle, l'apparecchio può misurare le variazioni di tale valore a seconda dei punti che vengono toccati dal manipolo e determinare mancanza di funzionalità o funzionalità esagerata, quindi infiammazione, della parte. Nel test sono anche inserite delle fiale di prova, contenenti i rimedi omeopatici. Se il rimedio contenuto nella fiala è quello idoneo, l'apparecchio registrerà nel punto critico un riequilibrio. Il medico prescrive pertanto quel particolare rimedio speficico alla persona per un certo periodo di tempo,finchè non si ottiene il riequilibrio.

 

La legge in Italia e all'estero

La terapia nosodica costituisce una possibilità terapeutica, insieme con l’allopatia e l’omeopatia, a cui viene per legge equiparata. Se l’omeopatia gode del consenso della popolazione, lo stesso non si può dire da un punto di vista legislativo, infatti nel bel paese non esiste una legislazione specifica sull’omeopatia, malgrado diverse proposte di legge depositate in Parlamento. In altri paesi del mondo, l’omeopatia è riconosciuta come sistema medico o specialità medica, spesso integrata nel sistema sanitario nazionale. Nell'ambito della nosodoterapia, la produzione dei nosodi, deve essere effettuata in officine farmaceutiche che si avvalgono di adeguate procedure operative convalidate e di materie prime biologiche, nonché di locali ed attrezzature autorizzati e controllati dalle Autorità sanitarie. Solo così la diluizione omeopatica di un nosode può ritenersi veramente priva di rischi per i pazienti e i medicinali omeopatici rispondere ai requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia.

 

Associazioni e organi di riferimento

La nosodoterapia è considerata insieme alle pratiche omeopatiche, quindi si fa solitamente riferimento ad organi e associaizioni che si occupano di omeopatia. Esiste tuttavia l'associazione più specifica A.M.I.D.E.A.V, Associazione Medica Italiana di Elettroagopuntura secondo Voll. Tra le varie assiciazioni ricordiamo la Siomi, Società italiana di omeopatia e medicina integrata e Omeopatia Italia.