Medicina Olistica, descrizione e utilizzo

La medicina olistica è orientata alla cura della persona e non alla malattia, alla causa e non al sintomo, al sistema e non all'organo. Scopriamola meglio.

>  Che cos'è la medicina olistica

>  Come funziona?

>  Che cosa cura la medicina olistica?

>  Per chi è utile

>  La legge in Italia e all'estero

>  Associazioni e organi di riferimento per la medicina olistica

Medicina olistica

 

 

Cos'è la medicina olistica

Il termine olismo proviene dal greco όλος, olos, che significa “totalità, tutto”. L'olismo in medicina rappresenta uno stato di salute “globale”, l'unione di mente, corpo, ambiente e società. La ricerca della salute è orientata alla persona e non alla malattia, alla causa e non al sintomo, al sistema e non all'organo, al riequilibrio invece che alla cura, stimolando il naturale processo di autoguarigione del corpo. Un tale tipo di approccio determina che le cure che mette in atto non solo sono indirizzate a guarire la persona, ma a prevenire la comparsa di un certo tipo di disturbo, e a conservare e migliorare lo stato di salute generale. Le discipline olistiche, ed in questa terminologia rientrano svariate discipline (massaggi, riflessoligia, naturopatia, "arti energetiche", osteopatia, ecc.) si occupano di preservare, mantenere e aiutare a recuperare l'ottimale stato di benessere psico-fisico; questo le differenzia dalle Arti Sanitarie propriamente dette (medicina allopatica, la fisioterapia, ecc.).

 

Come funziona?

L’essere umano non è visto da questo tipo di medicina come solamente un corpo fisico, ma è sia corpo, che mente, che spirito. Solo capendo tale unità l’essere nella sua totalità può essere curato, ovvero riequilibrato con sé stesso, con l’ambiente nella quale vive e con l’universo stesso. Ne discende che la medicina olistica non usa solo la testa, ma anche il cuore, vede lo stato di malessere e di dolore non necessariamente in maniera negativa, ma come una presa di coscienza dell'individuo, un passaggio una volta superato il quale si arriva a un livello superiore, si è saliti un gradino in più verso il miglioramento e la guarigione. La consapevolezza è un passo stesso verso la cura. Per aiutarci in questo percorso, la medicina olistica fa uso di varie tecniche, che provengono da antichi saperi come le medicine cinese, ayurvedica e tibetana, oppure tiene in conto dello scorrere delle energie, come fanno la medicina dei kahuna delle Hawaii e la medicina dei Maya. Rientrano tra le medicine olistiche molte delle cosiddette terapie naturali, come l'aromaterapia, la cromoterapia, il Reiki, la cristalloterapia o i Fiori di Bach, tra le altre. Tale tipo di medicina crede anche che la rimozione di blocchi energetici, spesso emozionali, consente un ritorno al normale stato di benessere, all'equilibrio psicofisico naturale della singola persona. L'operatore olistico non è un medico e tantomeno può o deve svolgere attività di pertinenza medica, ma è una figura di "educatore al benessere". Può accadere che l'azione di un operatore olistico, nei casi in cui se ne presentino le opportunità e condizioni, affianca e coadiuva una terapia medica ufficiale.

 

Che cosa cura la medicina olistica?

Il consulente, operatore o counselor olistico si occupa di indirizzare il paziente verso una profonda ricerca di sè, partendo dalla base che più ci si conosce, più si scoprono strumenti utili per la cura. Il corpo umano, a causa dei ritmi incessanti a cui spesso è sottoposto, accumula stress, che viene poi somatizzato, causando indobolimento delle difese immunitarie e insorgere di svariati disturbi che, con l'andare del tempo, possono trasformarsi in malattie. Ecco, la medicina olistica vuole interrompere questa catena, agendo anche in modo preventivo. Per esempio, iniziare con un semplice massaggio antistress riattiva il processo endorfinico che a sua volta aiuta a riequilibrare e ripristinare le difese immunitarie dell'organismo. Poi si può passare allo studio della respirazione: sono tanti i punti che è importante considerare. I disturbi che cura la medicina olistica sono svariati, sia fisici che psicologigici, essendo la medicina olistica più una filosofia di vita che una "medicina" nel senso stretto del termine. Le patologie vanno da un banale raffreddore al mal di schiena, ad altri più seri, spesso in concomitanza con altre cure, anche tradizionali; l'approccio è totale, non di va ad agire solo sul disturbo in sè, ma sul benessere psicologico e spirituale della persona che si trova a dover affrontare un periodo della propria vita con una malattia.

 

Per chi è utile

Lungi dall'essere metodiche circoscritte a una cerchia di credenze e fedi di tipo mistico o religioso, quelle della medicina olistica sono semplici realtà che tutti possono sperimentare, mera esperienza. Tutte le persone sentono il bisogno di ascoltarsi, di rilassarsi, e spesso c'è chi inizia a sentire che è tempo di agire sulle difficoltà della vita da un altro punto di vista. Un approccio di tipo olistico dunque è perfetto per coloro che vogliono abbandonare le vecchie abitudini e i vizi, motivarsi al cambiamento e superare un momento difficile. Da un punto di vista prettamente sociale, l'approccio olistico consente al soggetto di imparare a gestire i rapporti con le altre persone, di migliorare la propria autostima e di raggiungere obiettivi prefissati, come l'esplorazione profonda della propria spirituralità in vista del raggiungimento dell'armonia e pace interiore.

 

La legge in Italia e all’estero

Il numero di cittadini che fa ricorso a questo tipo di medicine è in netta crescita, anche nei paesi occidentali. In Italia ne usufruiscono ogni anno circa 9 milioni di persone, sempre più elevato è il numero di medici che si psecializzano e le esercitano. Per questo sono in crescita anche le società e organizzazioni che si occupano di varie forme di medicina olistica. I vari progetti di legge presentati al Parlamento cercano di dare sostegno a queste forme di attività e pratiche, prevedendo in certi casi anche il loro insengmento ufficiale nelle università. Allo stato attuale, gran parte di queste pratiche non riguardano il procedimento diagnostico, ma solo quello tarapeutico, nascono così vari problemi a livello deontologico e legislativo. In breve, l'operatore olistico può esercitare la sua professione quando dà consigli per il benessere della persona, ma non deve somministrare cure. È solo quando detto operatore sconfina in un ambito professionale che ha i connotati tipici delle professioni sanitarie, il rischio è quello di contravvenire all'articolo 348 del codice penale, ovvero esercizio abusivo della professioni protette, per le quali è richiesta la speciale abilitazione dello stato.

 

Associazioni e organi di riferimento

Sono moltissime le associazioni e le scuole che propongono vari corsi, tutti connessi alla disciplina olistica. Solo per citarne alcune:  A.I.M.O., Associazione Italiana Medicina Olistica; Fiamo (Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati); Siom, Società italiana di Omeopatia e Medicina olistica; La SIPNEI, Società Italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia promuove lo studio dell’organismo umano nella sua interezza e nel suo fondamentale rapporto con l’ambiente, nell’accezione più vasta del termine.

 

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