Medicina antroposofica, descrizione e utilizzo

La medicina antroposofica corregge l’equilibrio del paziente stimolando la capacità di reazione internata nel suo organismo. Scopriamola meglio.

>  Che cos'è la medicina antroposofica

>  Benefici e controindicazioni

>  Per chi è utile la medicina antroposofica

>  La legge in Italia e all'estero

>  Curiosità sulla medicina antroposofica

Medicina Antroposofica

 

Che cos'è la medicina antroposofica

La medicina antroposofica rappresenta un ampliamento della medicina convenzionale, che insiste su una tripartizione dell’uomo in tre poli: quello neurosensoriale, quello del ricambio e quello ritmico. L’origine delle malattie risiede nello squilibrio tra queste componenti. In una visione olistica, la medicina antroposofica mira a correggere l’equilibrio alterato del paziente nella sua totalità, stimolando la capacità di reazione internata nel suo organismo. Il malato è considerato nella sua unicità e va aiutato a progredire nel suo sviluppo spirituale. La medicina antroposofica si avvale di sostanze naturali, strategie terapeutiche (euritmia, pedagogia, balneoterapia e terapie fisiche manuali e artistiche) e suggerimenti dietetici. 

Ideatore della medicina antroposofica è Rudolf Steiner, eclettico personaggio austriaco vissuto alla fine del XIX secolo. La sua immensa opera teorica viene ripresa da Ita Wegman, sua allieva, che nel 1920 si impegna a promuoverla all’interno delle strutture cliniche ed educative. Oggi, la medicina antroposofica viene integrata nei sistemi sanitari pubblici o in ambulatori e centri terapeutici come ampliamento delle pratiche mediche convenzionali. 

 

Benefici e controindicazioni 

Il rapporto medico-paziente rappresenta la pietra miliare di una buona medicina, qualsiasi essa sia, e non vi è dubbio che quella convenzionale lasci spesso a desiderare sotto questo profilo. L’intensità di alcuni sintomi e il costo socio-sanitario di alcune malattie croniche, come ad esempio disturbi mentali o muscolo scheletrici, possono risultare minori, se i pazienti vengono curati mediante la medicina antroposofica. L’interesse per l’integrità del paziente e l’attenzione alla cura della totalità della persona, fanno della medicina antroposofica un valido supporto per la mente, il corpo e lo spirito. Non vi sono particolari controindicazioni. 

 

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Per chi è utile la medicina antroposofica

A seconda delle terapie, la medicina antroposofica si rivolge a soggetti con malattie degli organi interni, dell’apparato locomotore e disturbi della vista, dell’udito e del linguaggio. Più che rispondere alla domanda cosa cura, sarebbe meglio dire chi cura: l’uomo, come unità inscindibile di corpo, anima e spirito. Guarire qualcuno vuol dire toccarne l’universo interiore, stargli accanto e condividere un percorso. Questa propensione all’umanità della malattia si rivela efficace nella lotta a malattie lunghe e sofferenti o a chi ha un malato in casa. 

 

La legge in Italia e all’estero

Attualmente, la medicina antroposofica è diffusa in 67 Paesi del Mondo. In alcuni Stati, viene integrata nei sistemi sanitari pubblici, mente altrove le prestazioni di Medicina Antroposofica vengono rimborsate dalle assicurazioni private. In Italia esistono diversi ambulatori e centri terapeutici in cui esercitano medici antroposofi aderenti alla Società Italiana di medicina antroposofica (SIMA). Nonostante questo, anche la medicina antroposofica è legata all’assenza di una specifica legge per le medicine non convenzionali. 

 

Curiosità sulla medicina antroposofica

L’arte può curare la disarmonia alla base dei disturbi di un individuo. Secondo la medicina antroposofica, la pittura, il disegno, il canto, la danza o il modellismo permettono al soggetto di ispirarsi alle leggi primordiali della natura e trovare la via della guarigione.