Coccinella, caratteristiche dell'insetto portafortuna

L'aspetto particolare, vivace e colorato, l'utilità biologica e le numerose credenze positive che circondano la coccinella la rendono un insetto molto amato, portatore di salute e buona sorte.

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I coccinellidi

I coccinellidi (latino scientifico Coccinellidae) sono una famiglia di insetti coleotteri del sottordine dei Polifagi e della serie dei Diversicorni. Il carattere distintivo dei coleotteri - cui i coccinellidi non si sottraggono -  è costituito da ali anteriori (elitre) molto rigide perché non servono per il volo, ma hanno bensì lo scopo di proteggere le parti più delicate, ovvero le ali posteriori e l’addome.

Di piccole dimensioni (da 0,8 a 18 millimetri), i coccinellidi hanno sei zampe, sono generalmente emisferici, raramente oblunghi od ovali. Piatti sul ventre e convessi sul dorso, il loro corpo ha colorazioni variabili ed è cosparso di punti e macchioline in numero differente. A seconda della specie, possono infatti essere di un unico colore (coccinella gialla, coccinella rossa, coccinella arancione, coccinella nera) e/o mostrare motivi colorati con fossette, strisce, linee verticali.

Esistono oltre 5000 specie di Coccinellidi, eccone alcune:

  • Coccinella comune, o septempunctata: è la coccinella europea, di vivace colore rosso con sette puntini neri sulle elitre.
  • Adalia bipunctata: questa specie ha una morfologia simile a quella precedente, ma con due punti distanti, uno in ciascuna elitra.
  • Psyllobora vigintiduopuntata: caratterizzata da uno sgargiante colore giallo con ventidue puntini neri, l'alimento principe della sua dieta sono i funghi.
  • Exochomus quadripustulatus: coccinella di 4-6 mm, è generalmente tutta nera, con 4 macchie rosse o arancioni. 
  • Coccinella transversalis: tipica del Sud-Est asiatico e dell'Australia, ha un colore di base rossastro, con bande nere che delimitano la linea mediana delle sue elitre.
  • Coccinella arlecchino (Harmonia axyridis): presenta una vasta varietà di tonalità. Originaria dell’Asia e introdotta in alcune zone per il controllo dei parassiti, si è trasformata essa stessa in un parassita, sostituendosi talvolta ad altre specie endemiche di coccinellidi. E' nociva per le colture, soprattutto la vite.
  • Papuaepilachna guttatopustulata: questa specie si caratterizza per essere erbivora. Sia gli adulti che le larve si nutrono delle foglie delle piante di belladonna.
  • Anatis ocellata: si distingue per avere aloni bianchi che circondano le fosse nere delle elitre.
  • Novius cardinalis: una delle coccinelle che è stata maggiormante utilizzata per debellare i parassiti delle colture, per la sua specializzazione predatoria, rivolta soprattutto alla specie Icerya purchasi, insetto infestante chiamato anche cocciniglia cotonosa.


 

Il corpo della coccinella comune 

La coccinella comune o septempunctata è un coleottero diurno molto riconoscibile. Il corpo è semicircolare e arrotondato. La testa è piuttosto piccola, nera con puntini bianchi.

Anche il petto (pronoto) è nero lucido, con una macchia bianca basale su ciascun lato, fino alla metà del torace. La base del corpo è color rosso vivo o arancione vivace, con 3 punti neri su ciascuna elitra e un punto nero centrale (da cui i “sette punti”). 

La larva di coccinella ha, invece, un aspetto molto diverso: è carnosa, a forma di fuso e senza ali. Il suo corpo è dotato di macchie giallo-arancio irregolari, verruche spinose sul retro e tre paia di piedi.

Quante gambe ha una coccinella? La coccinella possiede sei zampe, nere e piuttosto corte.

Quanto è grande una coccinella? Le dimensioni di una coccinella comune adulta variano tra 5 e 8 millimetri.

 

Il comportamento 

La coccinella è un famelico predatore, capace di adattarsi praticamente a ogni ambiente. 

La maggior parte dei Coccinellidi si accoppia in primavera o in estate. Le uova, giallastre, vengono deposte in mucchi sulle piante: una femmina può emetterne da alcune centinaia fino a oltre un migliaio. Nella maggior parte delle specie, le uova si schiudono entro una settimana, dando vita alle larve. Lo stato larvale dura 10-15 giorni, dopodiché passano allo stato di crisalide o pupa, prima di diventare coccinelle adulte. 

In che modo si muove la coccinella? La coccinella cammina e vola. La combinazione di queste due azioni la porta a percorrere decine di chilometri ogni giorno. In volo raggiunge una velocità di 60 chilometri orari e si spinge fino ai 1.300 metri di altezza. E' in grado di aprire le ali in un decimo di secondo e impiega due decimi di secondo per ritirarle, poco dopo essere atterrata. La velocità di esecuzione di questi movimenti è essenziale per sfuggire ai predatori in pochi istanti, ma anche per spostarsi da una pianta all'altra. 

In che periodo dell'anno ci sono le coccinelle? La stagione preferita delle coccinelle è il periodo caldo, che alle nostre latitudini va tendenzialmente da marzo a ottobre. Molte specie di coccinella vivono solo un anno, alcune invece in inverno vanno in letargo e sopravvivono alle basse temperature. Le larve di coccinella comune, in particolare, passano l’inverno in gruppi. Insieme cercano un luogo riparato e preferibilmente asciutto per svernare, ad esempio tra i muri o nei mucchi di foglie.


 

Di cosa si nutre la coccinella

La coccinella è molto vorace, quasi insaziabile e si sposta molto in base alla quantità di prede presenti. La septempunctata, così come molte altre specie, fin dallo stato larvale si nutre principalmente di afidi. Quando il numero di afidi a disposizione non è sufficiente, sceglie inoltre di cibarsi di altri artropodi dannosi come tisanotteri, larve di lepidotteri, ortotteri, ma anche di polline, larve o altre specie di coccinella. 

Alcune specie preferiscono altri parassiti, come gli acari, le mosche bianche o le cocciniglie. Altre si nutrono di funghi o muffe. Una piccola sottofamiglia delle coccinelle (Epilachninae) comprende coleotteri che si nutrono di foglie, come il Epilachna varivestis.

All'interno di questo gruppo esiste un piccolo numero di coleotteri parassiti, tuttavia la maggior parte delle coccinelle può essere considerata composta da predatori benefici, in quanto si nutrono di insetti dannosi, contrastandone la diffusione.



 

Coccinelle e biodiversità 

La coccinella ha un'utilità ecologica perché contribuisce attivamente alla conservazione della biodiversità e al mantenimento dell'equilibrio degli ecosistemi. 

La sua presenza, infatti, è preziosa per regolare le popolazioni di insetti nocivi, prevenendo danni alle piante e limitando la diffusione di malattie. 

Il numero di specie differenti di coccinelle presenti in un ecosistema può, inoltre, essere considerata un indicatore di qualità ambientale: maggiore è la varietà di coccinelle, più complesse saranno le interazioni tra specie all'interno dell'habitat, favorendo la resilienza e l'adattabilità dell'ambiente agli stress provenienti dall'esterno.

Tuttavia, l'utilità ecologica della coccinella non si esaurisce qui: fonte di cibo per numerosi predatori come uccelli, ragni e anfibi, questi insetti svolgono un ruolo fondamentale all'interno della catena alimentare.



 

Habitat e minacce 

La coccinella comune vive in tutti gli ambienti naturali dove può trovare molti afidi: dai boschi ai giardini, dai campi coltivati ai prati ricchi di fiori e piante, come la calendula e il papavero.

Tuttavia, come la maggior parte delle creature, le coccinelle sono sensibili tanto al riscaldamento globale quanto all'inquinamento, che possono causare la perdita del loro habitat.

Le estati più calde e gli inverni più miti possono, infatti, alterare i cicli di vita e le dinamiche delle popolazioni di coccinellidi, influenzando la loro capacità di adattarsi alle nuove condizioni ambientali.

L'inquinamento, in particolare l'uso di pesticidi chimici, rappresenta un ulteriore rischio: l'esposizione a sostanze chimiche tossiche può ridurre la sopravvivenza e la fertilità delle coccinelle, mettendo a rischio la stabilità degli ecosistemi.

Le specie autoctone, infine, possono essere messe in pericolo da specie aliene invasive. La coccinella asiatica, ad esempio, minaccia la vita della coccinella comune: introdotta in Europa e riuscita ad adattarsi con facilità, la coccinella arlecchino si ciba delle larve di coccinella autoctona, rappresentando un serio rischio. 



 

Coccinella, simbolo portafortuna

Perché si dice che la coccinella porti fortuna? Le coccinelle svolgono un ruolo fondamentale nella lotta biologica contro i parassiti e gli insetti nocivi, grazie alla loro voracità e al loro conseguente contributo nell'eliminazione di afidi, acari, cocciniglie e altri organismi dannosi per le piante. Tale caratteristica, unita a un aspetto particolare e piacevole, rende questi insetti simpatici agli agricoltori e non solo, contribuendo ad alimentare la nomea della coccinella di animale portafortuna.

L'utilità biologica della coccinella non è che una delle ragioni che la trasformano in un simbolo di fortuna e felicità. Il nome “coccinella” deriva dal latino “coccineus” che significa “scarlatto”. Colore vitale e gioioso, il rosso della livrea della coccinella comune evoca dunque forza, salute, vittoria e, dunque, buona sorte.

Lo stesso numero di puntini della Septempunctata è altamente simbolico. In questo caso, il 7 indicherebbe il numero dei mesi in cui si godrà di una certa fortuna, anche economica, dopo aver visto una coccinella.

Cosa significa quando trovi una coccinella? In Italia, se ci si trova una coccinella addosso, lo si legge come buon auspicio per tanti mesi quanti sono i punti neri sulle elitre. Se l'insetto si posa sulla mano di una ragazza nubile, questa si sposerà entro breve. Se entra in camera da letto, porta fertilità.

Una leggenda narra che la coccinella fosse l’emblema dell’antica Dea Lucina (Giunone per i romani), dea della luce, del travaglio e del parto, ma anche di una Dea dell’amore e della bellezza.

Non solo. In moltissime culture, la coccinella è considerata una messaggera divina: è legata a Freyja, dea nordica della fertilità, oppure alla Madonna, che nel Medioevo veniva rappresentata proprio con un mantello rosso. Secondo la simbologia cristiana, i sette puntini neri tipici della coccinella comune rappresenterebbero le sette gioie e i sette dolori di Maria.

In ebraico, la coccinella viene chiamata piccolo cavallo di Mosè” o anche “piccolo messia, mentre in Turchia la traduzione ha letteralmente il significato di “insetto portafortuna”.

In inglese la coccinella è ladybird o ladybug, a indicare “uccellino o insetto della donna”, mentre in russo “God’s cow” è la “femmina del Signore”. 

Probabilmente per la sua associazione alla Santa protettrice della vista, in Toscana la coccinella è detta Lucia, in particolar modo nell'area fiorentina. Un'ulteriore credenza profetizza, infatti, che chi si prende cura di questo coleottero avrà protetta la vista, mentre chi lo maltratta o lo uccide dovrà fare i conti con problemi di salute legati agli occhi.



 

Curiosità 

  • Dove nasce la coccinella? Le uova di coccinella vengono deposte a grappolo sulle piante, in genere il più vicino possibile a una colonia di afidi, e lì si schiudono, dando origine alle piccole larve.
  • Quanto dura la vita di una coccinella? Le coccinelle vivono da 1 a 2 anni, a seconda della rigidità dell'inverno.
  • La coccinella è velenosa? Molti predatori scelgono di non predare la coccinella comune. Di fronte al pericolo, infatti, l'insetto è in grado di secernere un liquido tossico giallo sulle articolazioni di ciascun piede per respingere i potenziali nemici. 
  • Nello scoutismo, le coccinelle sono le bambine di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni, denominate in questo modo poiché indossano un copricapo circolare di tessuto rosso con sette punti neri.
  • Quali sono i colori delle coccinelle? Oltre al familiare rosso puntinato di nero, le coccinelle possono assumere colori differenti: dal giallo, all'arancione, al nero, in tinta unica o con differenti pattern a contrasto. Si pensa che a colori più intensi corrispondano gradi maggiori di tossicità. 
  • La coccinella attira le simpatie di adulti e bambini. Online si trovano facilmente modelli semplici da stampare o copiare per realizzare il proprio disegno di una coccinella.

 

Fonti