Qi gong, descrizione e utilizzo

Il Qi gong è una disciplina energetica orientale che mira a equilibrare e armonizzare l'essere umano nella sua globalità. Scopriamolo meglio.

>  Origini e descrizione del Qi gong 

>  A cosa serve?

>  Una lezione tipo di Qi gong

>  Chi può operare in Italia

Qi gong

 

 

Origini e descrizione del Qi gong 

Disciplina energetica millenaria che contempla movimenti dal centro interiore (dantien) cordinati con il respiro. La culla del Qi gong è la Cina, ma esistono moltissime varianti di questa pratica energetica che consente di accumulare qi (energia vitale). Una vecchia metafora taoista spiega così il rapporto tra Qi gong e tai chi chuan: praticare il primo senza studiare il secondo è come voler far andare una macchina potente senza aver messo benzina. "Gong" è l'ideogramma che si associa a qualcosa che rimanda al concetto di lavoro e sacrificio (spesso nel senso di rendere sacro, dedicare tempo e attenzione).

Il qi gong è un lavoro sul qi, l'energia interna al corpo, il soffio vitale secondo la medicina tradizionale cinese. Esiste il Qi gong statico e dinamico, spesso inseriti in programmi di benessere che comprendono esercizi e automassaggi Taoisti, pratiche per migliorare la respirazione interna e per il potenziamento energetico.

 

A cosa serve  

Il Qi gong è l'arte di coltivare il Qi, accrescerlo, rafforzarlo e raffinarlo, attraverso tecniche esterne e spirituali: postura e movimento, concentrazione mentale e meditazione. Ottimi i risultati a livello dei vari sistemi che abitano il corpo. Ne beneficia infatti non solo il sistema nervoso, ma si potenzia anche il sistema immunitario, l'apparato cardiocircolatorio. Il Qi gong consente di: 

  • Rafforzare le funzioni cerebrali;
  • Sviluppare poteri psichici;
  • Lavorare sulla formazione del carattere;
  • Migliorare lo stato di salute psicofisica.

 

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Una lezione tipo di Qi gong   

Nella lezione solitamente si inizia con una meditazione. Le sequenze servono a lavorare sui tre centri. Il dantien superiore, mediano e inferiore (dantian, termine che indica certi luoghi del corpo che sono sede di trasformazioni e di mutazioni). Il primo va collocato intorno alla bozza frontale, tra le sopracciglia; il secondo sta intorno allo xifoide, alla bocca dello stomaco; il terzo riposa nella parte inferiore dell'addome. Qui riposano i "tre tesori" (jing, qi, shen), che abitano nel corpo. 

Esistono diversi stili di Qi Gong con finalità terapeutiche, meditative e marziali.

 

Chi può operare in Italia 

Il Maestro di Qi gong con la sola presenza dovrebbe armonizzare a primo impatto la classe. Se ciò è vero, è anche vero che la figura è il veicolo di qualcosa, ma, essendo umano, deve lavorare anche sul sé, affinché gli studenti ricevano una lezione quanto più "pulita" possibile. Per questo chi decide di formarsi ha davanti a sé un percorso lungo di assimilazione della pratica, che negli anni dà una fluidità incredibile. 

Molte scuole di tai chi chuan hanno un percorso parallelo in cui l'insegnante può formarsi come Qi gong trainer con un monte ore definito. La pratica individuale e le scelte di vita, nonché lo stile di vita, di chi decide di intraprendere questo percorso contano moltissimo e non sono quantificabile. 

Che l'insegnante veicoli un Qi gong terapeutico o meditativo o marziale, ci vogliono anni di pratica (non a caso le scuole di formazione ne prevedono dai 4 ai 6) e una buona conoscenza dei principi di medicina tradizionale cinese, che non si acquisiscono in breve tempo. Diffidate di chi si improvvisa Qi gong trainer e cercate di capire quanto contatto reale con se stesso l'operatore ha e se vanta anche esperienze dirette di apprendimento con insegnanti cinesi.

 

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