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Qi Gong, gli esercizi base

Qualche esercizio base di Qi Gong, l'arte cinese di divenire consapevoli e utilizzare l'energia vitale, e qualche informazione a riguardo.

Qi Gong, gli esercizi base

Pur essendo nel novero delle discipline marziali dolci, il qi gong (pronuncia ci-gon, con la seconda vocale a metà tra una A ed una O e senza pronunciare la G finale) comprende una serie di esercizi che fanno parte della medicina tradizionale cinese.

Difatti, lo scopo del fluire degli esercizi, è quello di far fluire il qi, o forza vitale, in modo da armonizzare l’aspetto yin e quello yang del nostro essere, quello maschile e quello femminile, quello luminoso e quello notturno, quello dell’essere e quello del fare.

Si tratta in pratica di una serie di esercizi di allungamento dei muscoli, controllo del respiro, adattamento della postura e gestione del peso, einfine meditazione e visualizzazione, il tutto espresso in una forma molto dinamica.

Si tratta altresì di un sistema molto complesso ed elaborato, che non si reduce soltanto a una breve serie di esercizi per una routine giornaliera facilmente apprendibili in poche lezioni.

Il qi gong ha tutto un lato spirituale e interiore molto profondo, che si lega al sistema energetico del corpo con l’apertura di specifici canali, alcuni principali ma collegati a una moltitudini di canali secondari che si aprono solo con tempo dando la possibilità al qi di fluire in tutto il corpo. I benefici, sia oggettivi che soggettivi, sono innumerevoli, così come la lista degli esercizi.

Ci limiteremo quindi a descriverne alcuni di base, quelli fondamentali.

 

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Qi Gong e concentrazione

Ecco una parte importante del qi gong, in quanto il qi può essere diretto attraverso il corpo solo con una vera consapevolezza delle energie interiori.

Durante gli esercizi respiratori, in genere si comincia focalizzando tutta l’attenzione al centro del petto, nel dandien poco sotto l’ombellico, o in cima alla testa. Concentrando la mente in questi punti permetterà al corpo di raggiungere un alto stato di rilassamento e quindi di far fluire il qi.

Al contrario di quanto immagina la mente, coi suoi limiti logici e razionali, una concentrazione all’interno permette lo sviluppo dell’espressione esteriore.

 

Qi Gong e respirazione

Già 600 anni prima di Cristo, Lao Tzu definiva la corretta respirazione come il modo migliore per padroneggiare il qi. La respirazione principale consiste nell’espansione dell’addome in fase di inalazione, in modo ma usare tutta la capienza polmonare.

In fase di esalazione, cominceremo contraendo l’addome, per poi svuotare la parte central dei polmoni, fino ad arrivare la parte più alta in corrispondenza delle clavicole, che in questo modo permetteranno alle spalle di rilassarsi e al qi di fluire indisturbato.

 

Riscaldamento mattutito, oscillazione dolce 

Ruotare braccia e spalle per cinque minuti, percependo l’inizio del movimento nel bacino. Le gambe non sono coinvolte nel movimento. Lentemante ruotare il dorso in entrambe le direzioni per massaggiare delicatamente gli organi interni. Dopodiché tenendo le braccia tese e parallele al terreno, le muoveremo da destra a sinistra, incrociando ogni volta un braccio davanti al petto.

Solo allora molleggeremo le ginocchia e rilasceremo ogni tensione, lasciando liber oil bacino di seguire il movimento oscillatorio ma sempre gentile delle braccia. Durante l’ultima parte, cenrcheremo di liberare la mente e di lasciare che l’energia fluisca in essa pacificandola.

 

Qi Gong, esercizio del rimbalzo

Per circa tre minuti, mantenendo i piedi paralleli l’uno all’altro per la stessa ampiezza delle spalle, salteremo gentilmente lasciando che le braccia, svuotate di energia e volontà, oscillino in modo neutro e libero, come pezzi di stoffa.

Rilassare totalmente le spalle fino ad arrivare a una sensazione di zero nella parte superiore del corpo, che faccia da perfetto sfondo per lo scorrere del qi. In questo modo il qi può tonificare organi interni, gambe e braccia.

 

Controllo avanzato del qi

A livello più avanzato, quando si comincia a percepire il qi, allora esistono esericizi, legati alla respirazione e alla visualizzazione, per dirigerlo, per estenderlo, per accumularlo e via discorrendo. Anche se spesso troviamo on line descrizioni di questi tipi di esercizi, l’esperienza ci dice che raramente essi possono essere affrontati senza il supporto vigile di un vero maestro.  

 

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Foto: Monika Wisniewska / 123rf.com