Morbillo, sintomi, cause, vaccino e rimedi

Il morbillo è una malattia esantematica che colpisce generalmente durante l'infanzia ma può comparire anche da adulti. Vediamo i principali sintomi e i rispettivi rimedi.

di Redazione

morbillo

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Cos'è il morbillo

Il morbillo è una malattia infettiva esantematica. È per natura molto contagiosa e colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni, per cui viene definita infantile, come la rosolia, la varicella, la scarlattina, la quarta malattia, la quinta malattia e la sesta malattia.

 

Quando il morbillo viene contratto, porta a immunizzazione definitiva: ciò significa che non c’è più pericolo di contagiarsi o ammalarsi nuovamente.

 

Le cause del morbillo

Il morbillo è una malattia esantematica di natura virale. L’elemento causante è un morbillivirus appartenente alla famiglia Paramyxoviridae.

 

Si trasmette per via respiratoria e ha un tempo di incubazione solitamente compreso tra i 9 e i 14 giorni: decorre dall’entrata del virus nell’organismo e finisce all’insorgenza della febbre. La contagiosità è ai suoi massimi livelli con la comparsa della febbre e si protrae fino a 5 giorni dopo l’esantema.

 

Il morbillo è una delle malattie più facilmente trasmissibili: per via aerea tramite le goccioline respiratorie quando si tossisce o starnutisce. Ecco perché in caso si contragga, soprattutto in età scolare, è importante darne comunicazione ai servizi competenti, proprio per evitare una sorta di epidemia da morbillo

 

I sintomi tipici del morbillo

Il morbillo generalmente non manifesta sintomi severi e dura tra i 10 e i 20 giorni, in cui compaiono

  • tosse secca,
  • naso che cola,
  • possibile congiuntivite,
  • febbre che diventa sempre più alta.

 

Successivamente compaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Intorno al quarto giorno, si manifesta un rash cutaneo caratterizzato da piccoli puntini color rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo (le cosiddette macchie da morbillo).

 

L’esantema può durare da 4 a 7 giorni e poi scompare progressivamente, a cominciare dal collo. Può portare con sé desquamazione della pelle per qualche giorno.

 

Vaccinazione e prevenzione

Dal 1970 alla fine degli anni Novanta, il morbillo ha presentato andamento ciclico con picchi di diffusione anche molto elevati. Con l’aumentare delle coperture vaccinali, dall’inizio degli anni 2000, l’ampiezza dei picchi si è ridotta considerevolmente. Tuttavia, la malattia continua a circolare nel nostro Paese e si verificano periodicamente epidemie.

 

Il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia (Mpr) è costituito da virus vivi attenuati (cioè inoffensivi) ed è inserito nel protocollo vaccinale per i bambini. Di conseguenza, quelli che non sono vaccinati contro il morbillo non possono frequentare la scuola.

 

La prima dose del Mpr è consigliata prima del 24° mese di vita, con un richiamo verso 5-6 anni o 11-12 anni. Fino al 6°-9° mese, il neonato può essere protetto dagli anticorpi che gli vengono dalla madre se questa è immunizzata.

 

La vaccinazione non viene effettuata negli individui con deficit immunitario o sotto terapia immunosoppressiva e, per precauzione nemmeno nelle donne gravide. Invece, è consigliato alle persone infette da Hiv che non hanno ancora sviluppato l’Aids.

 

Esiste un rischio di prematurità per i bambini che hanno la madre infetta durante la gestazione. Per questo, se una donna sta programmando una gravidanza, non è vaccinata e non ha contratto il morbillo da piccola, può esserle consigliata la vaccinazione.

 

Le conseguenze e i rischi per i bambini

La diagnosi avviene per osservazione clinica. Dopo 3 o 4 giorni dall’eruzione, si possono ricercare degli anticorpi specifici diretti contro il virus del morbillo nel siero.

 

La cura non va alla causa della malattia ma consiste esclusivamente in una terapia sintomatica: quindi antipiretici come il paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi.

 

Ci sono dei pericoli legati all’infezione del morbillo in particolari situazioni. Il morbillo nel neonato infatti può essere molto pericoloso e i casi di mortalità non sono stati azzerati, malgrado le cure progredite. 

 

Il morbillo può essere inoltre pericoloso in soggetti già debilitati o affetti da malattie croniche e si può complicare con otite, laringite, polmonite, encefalite (colpisce 1 malato su 1000, è più rara ma in alcuni casi può essere fulminante e provocare la morte).

 

Molto rara, anche se esiste, si segnala come complicazione la Panencefalite subacuta sclerosante. Le complicazioni sono relativamente rare, ma è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite.

 

Il morbillo negli adulti

Di norma si dà per scontato che il morbillo sia una tipica malattia infantile, perché si diffonde molto facilmente in ambienti come le scuole. In realtà, si può essere contagiati a tutte le età.

 

Il morbillo negli adulti presenta alcune differenze significative rispetto ai bambini, in quanto può manifestarsi con sintomi più gravi e complicazioni più frequenti. I sintomi di norma sono più intensi, con febbre elevata, affaticamento, malessere generale e complicazioni polmonari. 

 

Gli adulti non immunizzati che contraggono il morbillo sono più suscettibili a sviluppare complicazioni come la polmonite o l’encefalite, un’infiammazione del cervello che – se non affrontata per tempo – può esporre a problemi di carattere neurologico.

 

Rimedi naturali per l'esantema da morbillo

Quando si contrae il morbillo, si deve lasciare tempo alla malattia di fare il suo decorso. È possibile però utilizzare alcuni rimedi per l'esantema da morbillo e i sintomi correlati, quali febbre, prurito, bruciore, anche agli occhi, mal di gola e tosse.

  • Oli essenziali: è importante disinfettare l'ambiente e a tale scopo è utile una miscela di oli essenziali antivirali come il tea tree e il timo rosso in olio da nebulizzare con uno spray nell'ambiente o in un diffusore.
  • Tilia Tomentosa: oltre ai sintomi classici da morbillo possono insorgere anche forme di intolleranza al prurito, fastidio, nervosismo, soprattutto nei bambini più piccoli. Un rimedio utile ed efficace è la tilia tomentosa o tiglio argentato, in gemmoderivato svolge azione simil sedativa.
  • Ribes Nero: il ribes nero o la versione in gemmoderivato ribes nigrum, svolge azione simil-cortisonica con attività antinfiammatoria, antidolorifica ed antiallergica.
  • Ontano Nero: o la versione in gemmoderivato l’Alnus glutinosa, svolge azione lenitiva delle infiammazioni respiratorie.

 

Il morbillo mette a dura prova la pelle e i rash cutanei in generale provocano prurito e bruciore. Non bisogna però mai toccare a mani nude le parti colpite dall’esantema, per evitare l’estensione del rash cutaneo e il contagio.

 

Nella fase più acuta diventa difficile poter spalmare creme o oli. È preferibile tamponare le parti con soluzioni acquose rinfrescanti e lenitive.

  • Amido di riso: in polvere o in fiocchi, l’amido di riso possiede  proprietà lenitive che rinfrescano, calmano il rossore e il prurito e donano idratazione. Si possono effettuare delle applicazioni più volte al giorno con garze imbevute e asciugare con panni di lino freschi.
  • Mucillagine di Amamelide: l’amamelide svolge un’azione decongestionante sulla pelle, idrata in profondità, calma il rossore e previene la desquamazione della pelle. La mucillagine può essere applicata con spugnature e poi tamponata con garze o lino.
  • Calendula: la crema alla calendula esercita azione lenitiva, attenua il rossore, il bruciore e il prurito, ripara le lesioni e idrata, prevenendo così la desquamazione.
  • Oli essenzialioli essenziali per il morbillo, per lenire la pelle, possono essere l'olio essenziale di camomilla romana, calmante e sedativo, l'olio essenziale di lavanda, antinfiammatorio e analgesico. Qualche goccia sciolta in acqua calda per effettuare delle spugnature sul corpo, per sedare prurito e bruciore e per accelerare i tempi di remissione dall’esantema.