Vitiligine, sintomi e cause
La vitiligine è una malattia della pelle, di natura cronica non contagiosa. Si presenta con la comparsa di macchie bianche sulla pelle, più o meno estese più o meno intense, il cui nome scientifico è leucodermia.

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La vitiligine coinvolge i melanociti, cellule preposte alla produzione della pigmentazione attraverso la melanina.
Può determinare un’ipopigmentazione dovuta a carenza di melanina o depigmentazione in caso di totale assenza.
Cause della vitiligine
Le cause della vitiligine non sono ancora note, ma è acclarato che nelle aree coinvolte dalla comparsa di macchie chiare i melanociti sono stati intaccati e non svolgono più la loro funzione di favorire la produzione di melanina.
Il motivo per cui avvenga questo deficit funzionale è ascrivibile a varie condizioni:
- Patologia autoimmune: una reazione del corpo che sferra un attacco autoimmune ai melanociti. Spesso si sono registrate concomitanze di altre malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto, il diabete mellito, l’anemia perniciosa.
- Aberrazione genetica: la presenza di una proteina specifica, definita MAI e la presenza di geni che contravvengono alla loro natura inibiscono i melanociti e la relativa produzione di melanina.
- Stress: un trauma molto intenso e lo stress ingenerato possono essere causa scatenante di questo blocco adattivo e protettivo della pelle
- Eccesso antiossidante: è stato rilevato nei pazienti affetti da vitiligine un alto tasso di superossido dismutasi, un antiossidante che produce perossido di idrogeno nelle cellule e che potrebbe inficiare la produzione di pigmentazione.
Sintomi della vitiligine
La vitiligine può manifestarsi in tre forme in base alla disposizione della leucodermia: vitiligine non segmentale, vitiligine segmentale e vitiligine mista.
Differiscono per genesi, sviluppo e condizioni associate.
- Vitiligine non-segmentale o bilaterale: è la sintomatologia maggiormente diffusa, e le macchie compaiono in disposizione simmetrica in entrambe le metà del corpo: su entrambe le mani, le ginocchia, le spalle. Si manifestano in tempi tardivi.
- Vitiligine segmentale: è caratterizzata da comparsa di chiazze solo su una metà del corpo, già in età infantile. Nel giro di un paio d’anni progrediscono e poi si stabilizzano. Questo tipo di vitiligine non è legato a fattori genetici e non è esacerbata da picchi di stress. L’osservazione di percorsi della disposizione delle macchie concomitanti a quelli dei nervi sottocutanei lascia intravvedere una correlazione, ma non è stata ancora dimostrata.
- Vitiligine mista: esordisce come forma segmentale, ma poi nel tempo evolve con manifestazioni bilaterali.
Le macchie da vitiligine generalmente compaiono sul viso, sulle dita, il dorso delle mani, avambracci, polsi, gomiti, ginocchia, ombelico, caviglie, ascelle.
Nelle aree in cui la pelle è depigmentata anche i peli sono o bianchi o addirittura diradati. In alcuni casi potrebbero presentarsi fenomeni di prurito, ma è abbastanza raro. La pelle al di là del colore non subisce altre modifiche.
Curare la vitiligine
Non è stata ancora individuata una cura risolutiva per rimediare alla discromia della pelle.
Vi sono alcuni accorgimenti per limitare i danni e i peggioramenti a carico dei melanociti:
- Fototerapia: esposizione a raggi UVB per sollecitare la produzione di melanina e la sua risalita in superficie.
- Terapia PUVA: applicazione di sostanze fotosensibilizzati che possono essere assunte sia per via topica sia per uso interno e a seguire esposizione a raggi UVA.
- Terapia corticosteroidea: prevede l’assunzione di farmaci corticosteroidi che favoriscono la pigmentazione.