Tubercolosi, cause e sintomi

La tubercolosi è una malattia infettiva molto grave che si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva. Alcune forme di tubercolosi restano latenti e asintomatiche, altre invece si manifestano sotto forma di disturbi molto seri. Andiamo a esaminare le cause, i fattori di rischio e le cure per questa patologia.

tubercolosi

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La tubercolosi è una malattia infettiva molto grave causata da un batterio Gram variabile, il Mycobacterium Tubercolosis, altrimenti detto bacillo di Koch dal nome del suo scopritore. 

 

La tubercolosi si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva che possono essere emesse con un colpo di tosse, uno starnuto o anche semplicemente parlando a distanza ravvicinata. Oggigiorno questa malattia rimane una delle principali cause di morte in tutto il mondo, in particolare nei Paesi poveri.

 

Causa della tubercolosi 

La TBC si deve al Mycobacterium Tubercolosis, un batterio aerobico, non capsulato, positivo alla colorazione di Gram una volta identificato in laboratorio ma non sempre, perché rispondente ad alcune caratteristiche legate alla sua parete cellulare.

 

Quest'ultima è infatti costituita prevalentemente da lipidi, come acidi grassi, cere e fosfati, suddivisi in diversi strati. Questa peculiarietà rende la crescita di replicazione batterica piuttosto lenta. Il batterio risulta resistente ad acidi e alcol, detergenti, disinfettanti, essicazione, antigeni e anche agli antibiotici. 

 

In genere il bacillo di Koch sviluppa la sua forma infettiva a livello polmonare, ma può anche raggiungere altre aree come ossa, occhi, cervello, reni, pelle, sistema circolatorio e sistema linfatico.

 

In caso di tubercolosi polmonare il batterio si insinua negli alveoli, dove mette in atto le sue strategie per sopravvivere ai complessi meccanismi difensivi dei macrofagi e replicarsi.

 

Il sistema immunitario viene così sollecitato con l’attivazione dei linfociti T e dei macrofagi. Si formano dei granulomi a forma di tubercoli che hanno la funzione di creare una barriera contro la diffusione dell’agente patogeno nel resto dell’organismo. I bacilli di Koch restano così intrappolati e possono essere inattivati. 

 

Sintomi della tubercolosi

Esiste una forma di tubercolosi inattiva (o infezione tubercolare) in cui si entra in contatto con i bacilli, che però vengono subito contrastati dal sistema immunitario. Se ne guarisce senza strascichi, senza terapie particolari ma anche senza sviluppare sintomi. I batteri però rimangano nell’organismo, ma in una condizione latente che non determina contagio.

 

La tubercolosi attiva (o malattia tubercolare) invece è ad alta trasmissibilità e porta alla comparsa di sintomi molto seri: 

> perdita di peso e mancanza di appetito;

> febbre;

> sudorazioni notturne;

> affaticamento;

> tosse persistente con emottisi (presenza di sangue nell’espettorato);

> dolore toracico durante la respirazione.

 

Fattori di rischio della tubercolosi

Questa patologia risulta insidiosa per chiunque, ma esistono soggetti più a rischio perché affetti da altre patologie che coinvolgono i delicati e complessi meccanismi del sistema immunitario. Di questa categoria fanno parte i diabetici, gli autoimmuni, gli immunosoppressi o coloro che devono ricorrere a farmaci immunosoppressori.

 

Può risultare particolarmente esposto anche chi trascorre lunghi periodi di tempo in spazi chiusi e sovraffollati, non esposti a luce diretta o a ricambi d’aria.

 

Cura della tubercolosi

La tubercolosi può essere curata attraverso un complesso di farmaci i cui principi attivi agiscono in sinergia. Considerata la recrudescenza della malattia, i tempi di remissione possono essere molto lunghi (anche oltre i 18 mesi). Nonostante i grandi passi avanti compiuti dalla ricerca scientifica, infatti, la patologia può sviluppare resistenze e risultare molto difficile da debellare. 

 

La prevenzione è affidata a un vaccino chiamato Vaccino BCG, ricavato dai ceppi di Mycobacterium Bovis

 

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