Olio essenziale di cipresso: proprietà, uso e controindicazioni

L'olio essenziale di cipresso è ricavato dalla Cupressus sempervirens, una pianta della famiglia delle Cupressaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, svolge un'azione espettorante, ed è utile per il sistema circolatorio e contro tosse e cellulite. Scopriamolo meglio.

>  Proprietà dell'olio essenziale di cipresso

>  Descrizione della pianta

>  Uso e consigli pratici

>  Controindicazioni dell'olio essenziale di cipresso

>  Cenni storici

Cipresso

 

 

Proprietà e benefici dell'olio essenziale di cipresso

Vasocostrittore in uso esterno, è consigliato a chi ha problemi di circolazione, in caso di cellulite, a chi soffre di ritenzione idrica, emorroidi, varici e fragilità capillare, contrasta la formazione di edemi e cura ematomi; e antireumatico consigliato in caso di reumatismi e dolori articolari.

Antidepressivo, se inalato ha un’azione riequilibrante generale sul sistema nervoso, addolcisce i cambiamenti e aiuta a superare la depressione, che deriva dalla perdita di persone care e la fine di una storia d’amore.

Espettorante per uso interno, indicato in presenza di tosse, nei casi di pertosse, tracheite, bronchite.

 

Descrizione della pianta

Albero sempreverde alto, cupo e snello con chioma generalmente affusolata, piramidale molto ramificata. Le foglie, di colore verde scuro, sono ridotte a squame, addossate le une alle altre o divaricate all'apice, su rametti cilindrici.

I fiori, poco appariscenti, sono riuniti in infiorescenze unisessuali. I frutti, detti "galbuli" (o gazzozzole) sono dei coni legnosi, tondeggianti, divisi in un certo numero di squame che si separano a maturità.

 

Parte utilizzata

Giovani rametti

 

Metodo di estrazione

Distillazione in corrente di vapore

 

Nota

Nota di base: profumo caldo, balsamico, resinoso

 

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Uso e consigli pratici sull'olio essenziale di cipresso

Diffusione ambientale: 1 gc di olio essenziale di cipresso per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni per trasmettere serenità

Bagno tonificante: 10 gc nell’acqua della vasca, emulsionare agitando forte l’acqua, quindi immergersi per 10 minuti per usufruire dell’azione decongestionante per il sistema circolatorio e linfatico

Uso interno: max 1-2 gocce su un cucchiaino di miele contro la tosse a stomaco pieno

 

Controindicazioni dell'olio essenziale di cipresso

Si sconsiglia l’uso interno dell’olio essenziale in gravidanza, allattamento e in donne iperestrogeniche

 

Cenni storici

Originario della regione mediterranea, di grandi dimensioni, il cipresso è l'albero tipico dei cimiteri perché le sue radici, come quelle di tutti gli alberi, hanno estensione e sviluppo corrispondenti ai rami che compongono la chioma in superficie, quindi, nel caso del cipresso, scendendo a fuso nella terra, in profondità in modo verticale, non interferisce con le sepolture circostanti. Associato al culto dei morti fin dall'antichità, come simbolo di vita eterna, era considerato sacro specialmente in Persia, zona di diffusione dello Zoroastrismo (600 a.C.).

Per i Greci era legato al lutto, cioè al dolore che si prova a causa della morte di qualcuno particolarmente amato, tanto che da essere ricordato nel mito di Ciparisso. Questo era un principe leggiadro e di eccezionale bellezza, assai caro al dio del sole Apollo, il quale gli aveva insegnato la musica, l’uso dell'arco, e gli aveva dato in custodia un animale sacro: un cervo dalle corna d'oro. Un giorno durante una battuta di caccia Ciparisso lo uccise per errore, cadendo in una profonda prostrazione. Apollo mosso a compassione gli chiese di poter alleviare il suo dolore in qualche modo. L’uomo affranto rispose che l'unica cosa che lo avrebbe consolato era di diventare immortale, per potere piangere in eterno il suo amatissimo cervo. Così Apollo lo avvolse stretto nel suo mantello verde; le lacrime che scorrevano incessanti dai suoi occhi divennero piccole foglie verde cupo, e in breve tempo coprirono il mantello e il viso del giovane, i piedi si indurirono e affondarono nel terreno, e lì dove piangeva, svettò nell’aria un elegante cipresso. 

I Romani e gli Etruschi riprenderanno l'eredità greca del cipresso come albero sacro, legato al lutto e al funerale, oltre che a motivi ornamentali. In ambito cristiano, il cipresso – insieme alla palma, al cedro e all'ulivo – è ritenuto uno dei quattro legni con cui fu costruita la croce di Gesù.

 


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