Olio essenziale di mirra: proprietà, uso e controindicazioni

L'olio essenziale di mirra è ricavato da Commiphora myrrha, una pianta della famiglia delle Burseraceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, svolge un'azione antisettica, cicatrizzante ed espettorante, utile contro stomatite, tosse e candidosi. Scopriamolo meglio.

>  Proprietà dell'olio essenziale di mirra

>  Descrizione della pianta

>  Uso e consigli pratici

>  Controindicazioni dell'olio essenziale di mirra

>  Cenni storici

Mirra

 

 

Proprietà e benefici dell'olio essenziale di mirra

Armonizzante, la mirra serve a equilibrare il mondo spirituale con quello materiale, dandoci forza e ottimismo, in modo particolare aiuta le persone che hanno paura di rivelare i loro sentimenti. Rende umili e devoti, predisponendoci a ricevere energia e amore dagli altri. Aiuta a vincere la paura della morte e il dolore della separazione. Regina dei blocchi emozionali e della nostra incapacità di vivere spiritualmente, ci stimola soprattutto durante il sonno eliminando in noi tutti gli eccessi.

Antisettico e antimicotico usato per gargarismi o localmente, è impiegato in aromaterapia per risolvere i disturbi legati alla bocca, come gengiviti, stomatiti, piorree, afte, contro il mal di gola e candidosi.

Cicatrizzante applicato sulla pelle, diluito in un olio vegetale, risulta efficace per eczemi, screpolature della pelle, rughe e ferite.

Espettorante se inalato, è un valido rimedio contro tossemalattie da raffreddamento, e raffreddore.

 

Descrizione della pianta

Grande arbusto molto spinoso che cresce (4 m.) nativo del Medio e dell'Africa nord-orientale. La corteccia è grigiastra e i rami terminano con spine. Alla fine dell'estate l'arbusto si copre di fiori e sul tronco compaiono una serie di noduli, dai quali essuda un liquido giallognolo che si raccoglie all’interno del tronco, nei serbatoi del parenchima.

Quando questo liquido si secca, solidifica assumendo un colore ambrato e viene raccolto sottoforma di resinoide, in grani. Le foglie sono divise in tre lobi. I fiori sono bianchi di piccole dimensioni.

 

Parte utilizzata

Resinoide

 

Metodo di estrazione

Distillazione in corrente di vapore

 

Nota dell'olio essenziale di mirra

Nota di base: profumo caldo, speziato, amaro, balsamico

 

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Uso e consigli pratici sull'olio essenziale di mirra

Diffusione ambientale: 1 gc di olio essenziale di mirra per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, contro tosse e raffreddore e per disinfettare l’aria degli ambienti.

Gargarismi: in un bicchiere di acqua tiepida mettete 5 gocce di mirra. Fate sciacqui prolungati, almeno due volte al giorno, contro ulcerazioni e infezioni della bocca. 

Uso cosmetico: impacchi contro eczemi, in 300 ml di acqua distillata mettete 6-7 gocce di mirra. Con compresse di garza sterile fate impacchi alle zone interessate. Ripetete quotidianamente finché non noterete un miglioramento. 

 

Controindicazioni dell'olio essenziale di mirra

L’olio essenziale di mirra non è irritante, non provoca sensibilizzazione e a bassi dosaggi non è tossico. Usare con moderazione. E’ assolutamente da evitare il suo uso interno durante la gravidanza e l’allattamento.

 

Cenni storici

Il termine viene dal latino murra o myrrha, quest'ultimo a sua volta derivato dal da una radice semitica mrr, con il significato di "amaro".

Appartiene alla famiglia delle resine e infatti è associata all’incenso e all’oro, ricordando la leggenda dei Re magi e dei doni che portarono a Gesù, dopo la sua nascita. Le difficoltà di approvvigionamento e l’incetta commerciale la rendevano, infatti, un dono prezioso. Ne fanno menzione gli antichi libri di storia fino a più di 3.000 anni fa. Da secoli è usata come componente dell’incenso a scopi religiosi. Gli Egizi la impiegavano, oltre che nei riti di adorazione del sole, anche nei processi di imbalsamazione, nelle miscele con altri olii essenziali. 

Nella Grecia antica la mirra era ampiamente utilizzata, fino a mescolarla con il vino e un episodio mitologico narra della sua origine, legandola a Mirrafiglia del re di Cipro, che per aver avuto rapporti incestuosi col padre, venne trasformata da Afrodite, in un albero dalla resina profumata. Da questa unione dopo nove mesi la donna-albero diede alla luce Adone.

Da secoli si conoscono le sue virtù astringenti, disinfettanti e cicatrizzanti. Gli antichi usavano portare con sé in battaglia della pasta di mirra da spalmare sulle ferite. Le donne egiziane la utilizzavano in maschere per il viso contro le rughe, come tuttora fanno in Africa e nei paesi arabi. Gli israeliani mettono la mirra polverizzata direttamente sullo spazzolino da denti come pasta dentifricia.

Nella medicina tradizionale cinese è impiegata come rimedio curativo di piaghe ed emorroidi e nei problemi del ciclo mestruale, come l’amenorrea. Essa oggi è presente in quasi tutte le farmacopee nazionali europee.

 

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