Olio essenziale di mirto: proprietà, uso e controindicazioni
L'olio essenziale di mirto è ricavato dal Myrtus communis, una pianta della famiglia delle Mirtaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, svolge un'azione balsamica, antibatterica e dermopurificante, utile contro tosse, cistite e acne. Scopriamolo meglio.
> Proprietà dell'olio essenziale di mirto
> Controindicazioni dell'olio essenziale di mirto
Proprietà e benefici dell'olio essenziale di mirto
Tonificante, se inalato ridona il sorriso interiore, aiuta a trovare soluzioni per uscire da situazioni difficili e da esperienze profondamente negative. Il suo profumo libera il respiro, apre il petto e influisce in modo positivo sull’anima stressata dai pensieri quotidiani. Il mirto è un ottimo aiuto per i bambini iperattivi, insicuri e stressati dalla vita scolastica.
Balsamico, ben tollerato anche dai bambini, ha un effetto mucolitico, espettorante e fluidificante del catarro. Aiuta a decongestionare le vie respiratorie infiammate, in caso di raffreddore, bronchite, tosse dei fumatori e in tutte le malattie croniche dell'apparato respiratorio.
Antibatterico: se ingerito, 2-3 gocce due o tre volte al giorno in mezzo cucchiaino di miele o di zucchero, svolge un'azione antisettica sulle vie urinarie, in presenza di cistite, prostatite e leucorrea e Infezioni batteriche del sistema urogenitale.
Dermopurificante, se diluita in lozioni e applicata localmente mediante impacchi, svolge un'azione astringente sulla pelle grassa, infiammata e acneica. Possiede anche proprietà deodorante.
Descrizione della pianta
Il mirto cresce spontaneo nelle regioni mediterranee. Arbusto sempreverde ramoso con fusto cilindrico eretto con rami alterni opposti, che può superare i 2 metri di altezza, con corteccia rossastra che invecchiando diventa grigia e screpolata.
Le foglie sono persistenti, ovali sessili, opposte e appuntite, coriace e glabre. I fiori sono bianchi sono bianchi sostenuti da un lungo peduncolo ascellare rossiccio. I frutti sono bacche piccole e nere.
Parte utilizzata
Foglie e rametti giovani
Metodo di estrazione
Distillazione con vapore
Nota dell'olio essenziale di mirto
Nota di Cuore, profumo fresco, dolce, intenso, boschivo
L'olio essenziale di mirto tra i rimedi contro il mal di gola
Uso e consigli pratici sull'olio essenziale di mirto
Diffusione ambientale: 1 gc di olio essenziale di mirto, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, per disinfettare l'aria nella camera di bambini e anziani.
Pomata balsamica: in caso di tosse e raffreddore per preparare un balsamo che favorisce la respirazione, mescolare 50 ml di burro di karité con 5 gocce di olio di mirto, 3 gocce di olio essenziale di eucalipto e 3 di olio essenziale di niaouly frizionare delicatamente sul petto, per liberare le vie respiratorie di adulti e bambini.
Lozione per pelli grasse: 200 ml di acqua distillata aggiungere 10 gocce di olio essenziale di mirto. Mescolare e bagnare delle compresse di garza sterile da mettere poi sulle zone affette da acne o da foruncolosi (da cambiare non appena si saranno riscaldate). Continuare per almeno un quarto d'ora.
Suffumigi: in una bacinella d'acqua bollente mettete 10-15 gocce di olio essenziale di mirto. Coprite il capo con un asciugamano e inspirate col naso a bocca chiusa, interrompendo di tanto in tanto, finché l'acqua non sprigionerà più vapore. In questo modo le mucose si decongestionano e il naso sarà più libero
Controindicazioni dell'olio essenziale di mirto
Controindicato in gravidanza e in casi di grave insufficienza epatica e/o renale.
Cenni storici
Il nome della pianta sembra che derivi da Myrsine, mitica fanciulla dell'Attica, uccisa da un giovane invidioso per essere stato battuto da lei nei giochi ginnici, e trasformata poi da Atena in arbusto.
Il mirto fu consacrato a Venere perché la dea dopo essere nata dalle acque del mare di Cipro, si era rifugiata in un bosco di mirto, quindi oggetto di offerte propiziatorie, durante i sacrifici.
Era considerata una delle piante simboliche di Roma, tanto che nel Foro vi era un antico altare consacrato a Venere Mirtea.
Il mirto era una pianta legata alla bellezza, ma anche all'eroismo. Greci e Romani consideravano questa pianta il simbolo delle gioie materiali, di gloria e di amore felice. Per questa ragione, se ne facevano corone per gli eroi e per le spose.
Il Cristianesimo volle dedicare il mirto alla felicità dei giovani sposi, per cui veniva impiegata come buon auspicio nelle feste nuziali. Infatti in passato le giovani spose, usavano una corona di mirto, come simbolo di purezza, speranza e inizio di una nuova vita.
Il mirto raggiunse il massimo della fama quando gli speziali del XVI sec. prepararono e commercializzarono una preziosa acqua distillata, chiamata acqua angelica, usata come tonico astringente e purificante, per la pelle del viso e del coro corpo.
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In collaborazione con Erboristeria del Pigneto
Immagine | Healthimpactnews.com