Olio essenziale di basilico: proprietà, uso e controindicazioni

L'olio essenziale di basilico è ricavato dalla Ocimum basilicum, una pianta della famiglia delle Lamiaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, svolge un'azione equilibrante della flora batterica, del sistema nervoso e ha un’azione antizanzare. Scopriamolo meglio.

>  Proprietà dell'olio essenziale di basilico

>  Descrizione della pianta

>  Uso e consigli pratici

>  Controindicazioni dell'olio essenziale di basilico

>  Cenni storici

Olio essenziale di basilico

 

 

Proprietà e benefici dell'olio essenziale di basilico

Stimolante: sul sistema nervoso, oltre a svolgere un’azione antidepressiva, favorisce il rilassamento. L'olio essenziale di basilico è indicato in caso di affaticamento mentale, surmenage intellettuale; può anche essere utilizzato per contrastare l’ansia, l’insonnia, la cinetosi, le vertigini, e lo stress. Viene inoltre impiegato nella cura dell'epilessia.

 

Riequilibrante la flora intestinale:  assunto 2 gocce in un cucchiaino di miele, è utilizzato per ripristinare le condizioni microbiologiche e fisiologiche ottimali della flora batterica; e per proteggerla da fermentazioni acide o da attacchi infettivi di funghilieviti ed enterobatteri Gram (-). 

Decongestionante: se inalato, aiuta ad aprire delle vie respiratorie congestionate, fluidifica e aiuta a espettorare il catarro, in caso di asma, influenza, raffreddore, bronchiti e sinusiti. Alcune gocce diluite, nel naso servono contro la perdita dell'odorato (anosmia).

Antisettico: per le proprietà antimicrobica è impiegato nel trattamento degli stati febbrili e influenzali, malattie infettive e nelle affezioni delle vie urinarie, come la cistiti da coliformi.

Analgesico: nel trattamento sintomatico dolori articolari dovuti a gotta, artrite, mal di testa, l'olio essenziale di basilico può essere utilizzato come antinfiammatorio in caso di edemi e congestioni ematiche.

Digestivo: efficace nella risoluzione di digestioni difficili, aiuta a ridurre il gonfiore addominale, grazie alla sua azione carminativa; mentre le proprietà antispatiche svolgono un’importante funzione nel contrastare spasmi e dolori mestruali.

Repellente per insetti: se diffuso negli ambienti, è un rimedio molto efficace contro le zanzare e per prevenire morsi e punture di insetti fastidiosi.

 

Descrizione della pianta

Il basilico è una pianta erbacea annuale, originaria dell'Asia, in particolare dell'India, oggi coltivata in molti paesi del mondo a quasi esclusivo uso culinario, è normalmente coltivata come pianta aromatica. Alta fino a 60 cm, ha foglie opposte, ovali, lanceolate, a volte bollose, di 2-5 centimetri di lunghezza. Il colore delle foglie varia dal verde pallido al verde intenso, oppure è viola o porpora in alcune varietà. I fusti eretti, ramificati, hanno una sezione quadrata come molte delle Lamiaceae, e la tendenza a divenire legnosi e frondosi. I piccoli fiori, raggruppati in infiorescenze all'ascella delle foglie, sono bilabiati, bianchi o rosei e hanno la corolla di 5 petali irregolari. Gli stami sono 4 e gialli. I semi sono fini, oblunghi e neri.

 

Parte utilizzata

Foglie

 

Metodo di estrazione

Distillazione in corrente di vapore

 

Nota dell'olio essenziale di basilico

Nota di cuore: profumo delicato, fresco, speziato-dolce e leggermente balsamico

 

L'olio essenziale di basilico è utile anche per il mal di testa. Scopri come usarlo!

 

Uso e consigli pratici sull'olio essenziale di basilico

Diffusione ambientale: 1 gc di olio essenziale di basilico, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, in presenza, nei disturbi emotivi causati da stress e per tenere lontani gli insetti d'estate.

Pomata lenitiva: 10 gc in una crema neutra, mescolare e massaggiare sulla pelle per irritazioni cutanee, dopo la puntura di insetti o morsi di animali velenosi; e per la cura della pelle edematosa e congesta.

Bagno tonificante: 10 gc nell’acqua della vasca, emulsionare agitando forte l’acqua, quindi immergersi per 10 minuti per stimolare la circolazione sanguigna o per usufruire dell’azione antinfiammatoria sul sistema osteoarticolare, in caso di gonfiori agli arti inferiori, stasi venosa.

Uso interno: 2 gocce in un cucchiaino di miele in casi di digestioni difficili, dispepsia, atonia gastrica, nausea e attacchi di vomito e contro le infezioni e tutti i disturbi intestinali.

 

Controindicazioni dell'olio essenziale di basilico

Se ingerito a bassi dosaggi l’olio essenziale di Basilico è atossico e non causa alcun effetto di sensibilizzazione, tuttavia, come per la maggior parte degli oli, va evitata l'assunzione in gravidanza, in allattamento e ai bambini al di sotto dei sei anni. 

 

Cenni storici

Dedicato a Visnù e Krishna, in India è considerato una pianta sacra, mentre nella Medicina Ayurvedica è indicato con il nome di Tulsi, è utilizzato nella cura di molti disturbi.

Il nome deriva dal greco basilikon da basileus che significa "re" e alcune interpretazioni ritengono sia così chiamato, perché usato per produrre profumi per il re.

Tra gli antichi Egizi, il basilico conservò una simbologia legata alla morte, ritenuto di buon auspicio per l'aldilà e usato, quindi, per le imbalsamature. I Cinesi e gli Arabi ne conoscevano le proprietà medicinali.

Ai tempi di Greci e Romani, il basilico non era tenuto in buona considerazione: simbolo diabolico, di sfortuna e di odio, tanto che Plinio il Vecchio attribuiva alla pianta capacità di generare stati di torpore e pazzia; mentre secondo Crisippo poteva essere dannoso per lo stomaco e per il fegato. Gli antichi romani lo associarono alla figura mitologica del basilisco, creatura a forma di serpente in grado di uccidere con lo sguardo: il basilico sarebbe servito come antidoto al suo veleno. Una leggenda africana sostiene, inoltre, che il basilico protegge contro gli scorpioni; mentre i crociati ne riempivano le navi per cacciare insetti e cattivi odori.

I primi testi che parlano del basilico in cucina si trovano solo dalla fine del XVIII secolo. Gli esploratori dell'Ottocento riferirono di aver incontrato diverse specie di Ocimum in Africa, in Persia e in Asia Tropicale, native o coltivate.

 

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In collaborazione con Erboristeria del Pigneto