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I vantaggi della cucina macrobiotica

Come e perché avvicinarsi alla cucina macrobiotica, imparare a cucinare alghe, legumi e cereali e scoprire cosa è in linea con le nostre esigenze.

I vantaggi della cucina macrobiotica

Hai provato tante diete, ma nessuna ha funzionato. Cucini sì, ma lo fai senza gioia. Se siete entrati in questo meccanismo, conviene romperlo.

Perché non c'è niente di più vero del vecchio adagio inglese You are what you eat, ovvero, sei quel che mangi.

Scegliere cosa mangiare e come cucinarlo è un momento fondamentale della giornata, una componente fondamentale della persona che scegliamo di essere.

Avvicinandosi ad altre tradizioni, si può riscoprire il valore del cibo. Oggi entriamo nel mondo della cucina macrobiotica per scoprirne principi teorici, vantaggi e benefici.

 

Cos'è la macrobiotica

Partiamo dalla fine, o meglio, dal fine. Qual è lo scopo della macrobiotica? La cucina macrobiotica si propone di aiutare le persone a vivere vite lunghe e realizzate (Makros infatti significa “lungo, grande” e bios “vita”).

Per imparare a vivere bene e a lungo è necessario cominciare dall'alimentazione, intesa come una costante ricerca dell'equilibrio tra il nostro 'ambiente' interno e quello esterno. Come quando si cammina su un filo, cercare l'equilibrio in qualunque situazione non è cosa da poco; figuriamoci a tavola, dove spesso sfoghiamo ciò che abbiamo represso o, al contrario, dove ci tratteniamo per dinamiche che con il cibo non c'entrano.

In quanto ricerca continua, la cucina macrobiotica non ha regole fisse, ma esistono dei criteri generali che ognuno deve adattare alle proprie circostanze. In generale, orientarsi nella cucina macrobiotica significa, prima di tutto, capire che il cibo è uno strumento; sta a noi usarlo per star bene.


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Gli alimenti secondo la macrobiotica

Per praticare la macrobiotica si deve innanzitutto imparare a conoscere il cibo. Scoprire l'alimentazione integrale è fondamentale per iniziare a entrare nel mondo della macrobiotica.

Ogni alimento integrale è una combinazione unica di vitamine naturali, oligoelementi, acidi grassi insaturi, biostimoline. Mentre gli alimenti naturali e integrali contengono molti fattori di crescita con una loro specifica funzione e finalità, il cibo che ci fa davvero male, è quello lavorato, raffinato, privato dei componenti naturali completi; questi alimenti, a lungo andare, alterano il processo digestivo.

Nella cucina macrobiotica a sostanze chimicamente lavorate si preferiscono alimenti naturali che si presentano così come la natura li propone e che dovrebbero provenire da coltivazioni biologiche, cioè coltivazioni caratterizzate dall'impiego di concimi organici e dall'esclusione di concimi chimici, diserbanti e anticrittogamici tossici.

Per quanto riguarda i condimenti, nella dieta macrobiotica si usa il sale marino integrale, ricchissimo di sali minerali contenuti in proporzioni ottimali per essere assimilali dal nostro organismo. Anche l'olio dovrà essere il più possibile naturale. Ideale per i condimenti è l'olio extravergine d'oliva ottenuto da prima spremitura a freddo.

 

Alimenti yin e alimenti yang                   

I singoli alimenti sono classificabili in cibi yin e yang. In genere possiamo dire che i cibi yang contengono più sodio, hanno sapore salato, poco dolce o piccante e più alto grado di alcalinità; mentre i cibi yin contengono più potassio, hanno sapore dolce o piccante e più alto grado di acidità. Molte volte non si tiene conto di questa distinzione e si pensa erronamente che la cucina macrobiotica sia solo una variante della  vegetariana.

In realtà, la macrobiotica non esclude il consumo saltuario di pesce e di altri organismi di origine marina.  Tra i cibi macrobiotici più caratteristici della tradizione giapponese troviamo il miso (a base di soia fermentata e cereali), la salsa di soia, il tofu (formaggio di soia), le alghe marine e le radici conservate.

I cibi macrobiotici vengono in genere consumati senza essere sottoposti a surgelamento, all’aggiunta di additivi e, in particolar modo, di dolcificanti artificiali. Le modalità di cottura preferite sono la cottura a vapore o al forno e se gli alimenti devono essere dolcificati, si utilizza zucchero di canna o composti dolci come lo sciroppo d’acero o di riso; al posto del caffè e del tè si preferisce consumare tè verde o caffè d’orzo.

 

Piccoli accorgimenti macrobiotici                        

Passiamo a qualche accorgimento da adottare se si vogliono preparare piatti restando davvero fedeli alla macrobiotica. Cereali, ortaggi, legumi e alghe vanno scrupolosamente lavati prima di essere cucinati.

Per i cereali e i legumi è sufficiente metterli in una zuppiera, coprirli d'acqua e mescolare per far affiorare le impurità; ripetendo l'operazione finché l'acqua non resta pulita- Quindi si scolano e si sciacquano sotto l'acqua corrente.

Le radici e le verdure che crescono a livello del suolo vanno sfregate accuratamente sotto l'acqua corrente con uno spazzolino di setole naturali.

Le altre verdure vanno lavate normalmente con acqua fredda. Perché non perdano la loro freschezza sarà meglio lavare le verdure appena prima di consumarle o cucinarle. Le alghe di solito vanno lavate con acqua fredda o, in alcuni casi, vanno lasciate a bagno per farle ammorbidire.

Dopo aver deliziato i commensali, restano i piatti da lavare. Fatelo con detersivi biodegradabili o semplicemente succo di limone e acqua calda per sgrassare. E ricordate: anche il momento del lavaggio dei piatti può diventare qualcosa di rilassante, se con la mente si vola altrove.


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Credit foto : Anawat Sudchanham