Shirdi Sai Baba, chi è

Un maestro di carità, Shirdi Sai Baba è stato un illustre esponente dell'induismo più puro. Prima di lasciare il corpo annunciò altre due sue incarnazioni: Sathya Sai Baba e Prema Sai Baba, rispettivamente l’incarnazione della verità e quella dell’amore.

Shirdi Sai Baba

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I due Sai Baba

Quando in Italia, come nel resto dell’Occidente leggiamo il nome Sai Baba, è automatico pensare subito a Sathya Sai Baba, fondatore di un’immensa organizzazione filantropica, noto per la folta chioma riccia e per la sua capacità di materializzare cenere (vibhuti) e altri oggetti, talvolta gioielli. 

 

Sul suo conto sono stati scritti molti libri, ma pochi sanno che in India quando si fa il nome di Sai Baba, si pensa immediatamente a un’altra figura, quella del fachiro Shirdi Sai Baba, che ha lasciato il corpo nel 1918, otto anni prima della nascita dell’altro Sai Baba, autodichiaratosi reincarnazione del primo. 

 

Rispettato dagli indù, dagli zoroastriani e dai musulmani come santo e fachiro, Shirdi Sai Baba è una figura spirituale di tutto riguardo nel panorama dello yoga e del misticismo indiano.

 

L’arrivo a Shirdi

Si sa poco della vita di Shridi Sai Baba prima della sua realizzazione interiore, e anche il suo vero nome è avvolto nel mistero. Semplicemente si stabilì a Shirdi, nell’attuale stato indiano del Maharashtra, attorno al 1860, dopo aver passato lunghi anni di pratica spirituale errante, cominciando quindi a officiare riti che non avevano connotati precisi, in quanto erano ben accette persone di ogni casta e di ogni religione. 

 

Le molte facce di Shirdi Sai Baba

Le sue pratiche avevano elementi sia indù che sufi, ed invitava i suoi ospiti a studiare sia il Corano che i testi indù. Nei libri che trattano la sua vita, forse solo un paio in italiano, appaiono almeno tre aspetti di Shirdi Sai Baba. Per i comuni devoti non impegnati in una profonda e decisiva ricerca spirituale, esso era una sorta di guida-consigliere, dispensatore di dritte sul come avere figli o impegnare i propri soldi. 

 

Ad altri rivelava un vangelo pacifico, invitandoli a pregare, a recitare il nome di Dio, a vivere una vita morale, di condivisione e aiuto reciproco, senza differenze di casta o di religione, incoraggiando gli atti di carità.

 

Infine, per il cerchio di devoti più stretti, egli si mostrava come maestro detentore di una conoscenza assoluta, derivata dalla realizzazione del sé, che lo rendeva capace di interpretare i testi filosofici più complessi, e di guidare i seguaci all’identificazione col divino. In ogni caso, tutte queste categorie di discepoli hanno sempre testimoniato la sua capacità di compiere miracoli.

 

Miracoli e reincarnazioni

I miracoli che hanno diffuso la fama di Shirdi Sai Baba in giro per tutta l’India non sono atti volitivi ma manifestazione spontanea della sua connessione con l’Uno. I più celebri riguardano numerosi casi di telepatia: i discepoli e i visitatori non dovevano neanche formulare le domande e Shirdi Sai Baba aveva già la risposta pronta. Moltissimi sono i casi in cui ha aiutato coppie sterili ad avere figli. 

 

Ci sono anche testimonianze più ardite, che lo ritraggono come capace di levitare o di rimodellare il proprio corpo. Usava apparire nei sogni dei devoti più lontani per aiutarli nella loro pratica spirituale e non di rado
prendeva su di sé le loro sofferenze. Una figura unica, al di sopra di ogni religione ma mescolato con la vita quotidiana dei suoi discepoli, in grado di lasciarci interpretazioni mistiche e filosofiche dei testi sacri di primissimo livello, e impegnato ad aiutare gli affari dei venditori ambulanti di frutta. 

 

Pirma di lasciare il corpo annunciò altre due sue incarnazioni (egli stesso sarebbe una incarnazione di Sri Dattatreya): Sathya Sai Baba e Prema Sai Baba, rispettivamente l’incarnazione della verità e quella dell’amore.