Greta Thunberg: un esempio per milioni di giovanissimi

Tutto il mondo conosce Greta Thunberg per il suo attivismo sui temi ambientali. Giovanissima ha iniziato uno sciopero della scuola per il clima che ha convinto milioni di studenti in tante città a seguirne l'esempio e i suoi interventi contro i potenti l'hanno resa una paladina per la sua generazione (e non solo).

Greta Thunberg

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Montaggio: Claudio Lucca

 

 

Chi è Greta Thunberg

Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg è nata il 3 gennaio 2003 a Stoccolma, in Svezia. Figlia della cantante d'opera Malena Ernman e dell'attore Svante Thunberg, all'età di 13 anni le è stata diagnosticata la sindrome di Asperger.

 

A soli 16 anni è diventata emblema mondiale di attivismo ambientale grazie a una serie di prese di posizione, mirate a sottolineare l'urgenza di mettere l'emergenza climatica al centro dell'agenda politica globale.

 

Nel 2019 è stata eletta “Persona dell'Anno” dal Time ed è stata candidata al Premio Nobel per la Pace.

 

L'attivismo ambientale

Stoccolma, 20 agosto 2018. Greta Thunberg, che frequentava il nono anno di una scuola della capitale svedese, ha deciso di scioperare. E così, ogni giorno in orario scolastico fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018, si è seduta di fronte al Parlamento del suo Paese, dando il via a un vero e proprio “sciopero della scuola per il clima”.

 

L'intento era, infatti, di accendere i riflettori sulle tematiche ambientali, a seguito delle eccezionali ondate di calore e degli incendi di straordinaria intensità che avevano colpito la Svezia quell'estate. In particolare, Greta chiedeva ai politici di adeguarsi alle normative europee limitando le emissioni inquinanti e mettendo in campo strategie salvaclima.

 

Dopo le elezioni, Greta ha continuato a scioperare davanti al Parlamento ogni venerdì. È sullo slancio di questa sua protesta che nasce il movimento studentesco internazionale Fridays for Future, cui hanno aderito, nel corso dei mesi, centinaia di migliaia di studenti in tutto il mondo.

 

Le manifestazioni si sono susseguite, propagandosi e ampliandosi di settimana in settimana fino a che, il 15 marzo 2019, ha avuto luogo il primo Sciopero Mondiale per il Clima (Climate Strike for Future) in oltre 1.700 città di tutti i continenti.

 

I discorsi ai politici

L'adolescente Greta Thunberg non ha mai mostrato timore reverenziale di fronte ai maggiori decisori politici mondiali, cui ha rivolto moniti molto severi in occasione dei summit che li hanno visti riuniti per dibattere attorno alle principali urgenze ambientali.

 

 Il 4 dicembre 2018 ha parlato alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia, spiegando come l'emergenza climatica in atto sia “la crisi più grave che l'umanità abbia mai subito”.

 

Durante l'ultima giornata ufficiale di lavori, ha dichiarato: “Voi parlate soltanto di un'eterna crescita dell'economia verde poiché avete troppa paura di essere impopolari. Voi parlate soltanto di proseguire con le stesse cattive idee che ci hanno condotto a questo casino, anche quando l'unica cosa sensata da fare sarebbe tirare il freno d'emergenza. […] La sofferenza di molte persone paga il lusso di pochi. Se è impossibile trovare soluzioni all'interno di questo sistema, allora dobbiamo cambiare sistema. […]  Voi avete finito le scuse, e noi stiamo finendo il tempo. [...] Il vero potere appartiene al popolo”.

 

Il 25 gennaio 2019 è intervenuta con un discorso molto duro al Forum economico mondiale di Davos, volto a far comprendere il panico che si dovrebbe provare di fronte ai cambiamenti climatici.

 

Il 16 aprile 2019 ha parlato alla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, appellandosi ai potenti affinché prendessero decisioni importanti per contrastare il surriscaldamento globale.

 

Tra il 14 e il 28 agosto 2019 ha attraversato l'oceano Atlantico da Plymouth a New York a bordo di uno yacht provvisto di pannelli solari e turbine subacquee. Obiettivo della traversata carbon neutral è stato la partecipazione al Vertice delle Nazioni Unite sull'azione per il clima di New York e alla conferenza sul cambiamento climatico COP 25 a Santiago del Cile.  

 

Il 20 settembre ha guidato a New York lo Sciopero Mondiale per il Clima, mentre i giorni successivi ha parlato al Palazzo di Vetro al Vertice dei Giovani per il Clima, a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

 

How dare you? (Come osate?)” sono le parole rivolte ai maggiori politici della Terra passate ormai alla storia dell'ambientalismo mondiale.

 

Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, e io sono tra i più fortunati. Le persone stanno soffrendo, stanno morendo. Interi ecosistemi stanno collassando. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa. E tutto ciò di cui parlate sono soldi e favole di eterna crescita economica? Come osate?” ha dichiarato con rabbia in tale occasione.“Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi, e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai”.

 

La nostra casa è in fiamme

"La nostra casa è in fiamme" è il titolo del libro di Greta Thunberg, scritto a più mani con gli altri membri della sua famiglia. In queste pagine, la giovane attivista spiega com’è nato il suo interesse per le tematiche ambientali. Racconta, inoltre, di come i parenti più stretti abbiano deciso di supportare la sua battaglia, conciliando a fatica i nuovi impegni con i ritmi imposti dalla sindrome di Asperger, da cui la ragazza è affetta.

 

Il titolo del libro riprende un monito pronunciato a Davos dalla stessa Greta, per far comprendere ai politici la gravità dell'emergenza climatica e la necessità di attuare con urgenza a livello globale severe misure di contenimento delle emissioni.

 

I am Greta, il documentario

"I am Greta" (Svezia 2020, 90') è un documentario del regista Nathan Grossman, che racconta la storia e la parabola ascendente dell'attivismo ambientale di Greta Thunberg: dal primo giorno di Sciopero della Scuola per il Clima, alla partecipazione ai maggiori dibattiti mondiali, al progressivo coinvolgimento di giovani di tutto il pianeta, fino alla creazione di un vero e proprio movimento ambientale giovanile di massa.

 

Al centro del documentario, c'è la missione della ragazza di far comprendere al mondo l'urgenza di prendere provvedimenti chiari e decisi contro il surriscaldamento globale, ma non solo. I am Greta mette anche in luce le difficoltà e le fragilità della protagonista, alle prese con un crescente e schiacciante consapevolezza del suo ruolo.

 

"È una responsabilità eccessiva per noi ragazzi, non dovremmo essere noi a lottare per il pianeta, ma dovrebbero essere gli adulti e le persone di potere che hanno causato il problema ad assumersi le loro responsabilità" ha dichiarato Greta. 

 

"Se io posso essere uno strumento per portare all'attenzione della gente la crisi climatica, e farla capire meglio, penso sia una cosa positiva" ha continuato "Ma il dibattito non dovrebbe essere focalizzato su di me, come è stato finora, ma sul clima. Penso che questo film cerchi di raccontare un individuo in una storia che riguarda tutti, e assume un punto di vista olistico."