Gambe, disturbi e tutti i rimedi

La gambe, i nostri arti inferiori, nella medicina cinese rappresentano la possibilità di spostamento verso una meta e indicano, quindi, la possibilità di scegliere, cambiare o restare che è insita in ognuno di noi. Scorpiamo meglio i disturbi che possono interessarle e come curarle.

>  Descrizione anatomica delle gambe

>  Trattamenti e terapie naturali 

>  Yoga per le gambe

>  Medicina tradizionale cinese

>  Altre discipline per le gambe

>  Curiosità sulle gambe

Gambe, anatomia

 

 

Descrizione anatomica delle gambe

Le gambe, o arti inferiori, son simili per struttura agli arti superiori. Si collegano al bacino perché ogni osso dell'anca si articola con la testa di un femore, l'osso della coscia. A sua volta la troclea del femore si articola distalmente con la tibia e la rotula o patella. Insieme, queste ossa formano l'articolazione del ginocchio che permette flesisoni ed estensioni non oltre la linea del femore. Il corpo cartilagineo detto menisco contribuisce a dare stabilità all'articolazione.

La tibia è un osso lungo e leggermente incurvato; il perone, altrattanto lungo ma più sottile, si articola con la tibia ma non arriva al ginocchio. Distalmente queste due ossa lunghe formano, con le brevi ossa del tarso, l'articolazione tibio-tarsica o caviglia. Come nel caso delle ossa del carpo delle mani, anche le ossa del tarso del piede sono organizzate in due file: un aposteriore e un aanteriore con scafoide, cuboide e tre ossa cuneiformi; sono articolate alle 5 ossa del metatarso. Le falangi sono omologhe per numero e forma alle corrispondenti ossa delle mani, ma decrescono di volume a partire dal secondo dito.

I muscoli del bacino e degli arti inferiori sono divisi in quattro gruppi a seconda della parte dell'arto in cui hanno l'inserzione: muscoli dell'anca (interni ed esterni), della coscia (anterolaterali e posteromediali), della gamba (anteriori, laterali e posteriori), del piede (dorsali e plantari).

 

Trattamenti e terapie naturali per le gambe

La RLS è la sindrome delle gambe senza riposo (Restless Legs Sindrome), ovvero un disturbo neurologico può colpire tra il 5 e il 10% della popolazione costituito da un forte bisogno di muovere le gambe, bisogno che può diventare irrefrenabile e accompagnarsi a sensazioni spiacevoli che spesso peggiorano quando la persona affetta è a riposo.

I trattamenti di questo tipo di malattia sono molteplici e vanno ad agire su sfere diverse: per quanto riguarda la dieta e l'alimentazione, sarà utile incrementare il consumo di alimenti ricchi di ferro e vitamine o introdurre integratori alimentari di ferro, vitamina B12 o acido folico (secondo le esigenze). In genere si tende anche a rivedere abitudini diurne in modo da migliorare lo stato mentale e fisico notturno e imparare così a dormire bene, evitando disturbi del sonno come l'insonnia o le apnee notturne.Ottimi risultati si ottengono anche con varie tecniche di massaggio.

Ottime per la circolazione sanguigna delle gambe sono:

Un'ottimo alleato delle gambe è l'olio di argan. Si possono anche utilizzare creme e preparazioni erboristiche a base di olii essenziali che contengono fattori nutritivi importanti per la pelle come l'olio essenziale di limone. Nel caso di piccole bruciature, ustioni o ferite alle gambe, l'olio essenziale di lavanda consente di riportare la pelle velocemente allo stato precedente all'ulcerazione. 

 

Gli esercizi insoliti per rassodare le gambe

Esercizi per rassodare le gambe, la corsa

 

Yoga

Nell'universo dello yoga, se parliamo di gambe, non possiamo non inoltrarci nel "fiore di loto", la posizione preparatoria più famosa, che vede le gambe incrociate, la schiena eretta e le mani sulle ginocchia. La posizione è conosciuta anche con il nome sanscrito di Padmâsana o Yogâsana, ma è indicata anche come Mukta-padmâsana cioè "loto aperto" per distinguerla da Baddha-padmâsana, posizione del "loto legato", in cui le braccia sono incrociate dietro la schiena con la mano destra che afferra il piede sinistro e viceversa.

Il corpo diventa una sorta di piramide a base triangolare, si percepisce il peso della testa e si rilascia il collo, mentre la respirazione si articola in diversi momenti: si alzano le spalle inspirando, tsi trattiene il fiato e lo si rilascia di colpo per rilassare l'articolazione delle spalle; inspirando poi si allungano gli estensori della testa e del collo, espirando rilassare la testa in avanti. Il mudra che si tiene in questa posizione è di solito Jñâna mudrâ.

Esistono poi tante posizioni nello yoga che servono a rilassare la schiena e si eseguono portando in alto le gambe; ad esempio Viparita Karani, mediante cui si rilassano i lombari, portando le gambe in alto contro il muro.

 

Medicina tradizionale cinese

In medicina tradizionale cinese il corpo è pieno di canali attraverso cui fluisce l'energia, come fosse un'enorme risaia attraversata dall'acqua. I meridiani sono i sentieri di questa energia. In agopuntura si lavora sui meridiani che controllano specifiche funzioni (circolazione, respirazione, digestione) e specifici organi. 

Attraverso le gambe passa il Chong Mai, che è alla base della mutazioni del corpo e della psiche nelle diverse fasi dell'esistenza.

Se pensiamo all'acne in fase adolescenziale, all'aumento di peso dopo il matrimonio, alle turbe della menopausa, ecco, questi sono tutte manifestazioni che coinvolgono il canale Chong Mai. Questo canale straordinario è chiamato anche "mare del sangue"; nell'uomo aiuta a favorisce la crescita di barba e baffi, mentre nella donna regola il ciclo mestruale. Inoltre il Chong Mai dirige la Yuan Qi (Energia originaria dei Reni) verso i Visceri e gli Organi; tutte le patologie gravi o croniche possono ripercuotersi su questo importantissimo canale. 

Simbolicamente, in medicina cinese le gambe rappresentano la possibilità di spostamento verso una meta, ovvero significano, in senso lato, la possibilità di scegliere, cambiare, restare e andare che è insita in ognuno di noi. I canali tendino-muscolari o muscoli dei canali (Jing Jin) delle braccia e delle gambe insieme controllano l'apparato digerente e il sistema nervoso autonomo.

 

Altre discipline

L'osteopatia va ad agire sul dolore delle gambe con specifici trattamenti manipolativi. Un osteopatia qualificato esegue prima una dettagliata anamnesi per poi capire di fronte a che tipo di disturbo si trova o per capire in che modo può agire verso la riabilitazione motoria in caso di dolore post traumatico. L'osteopata lavora su tutta la struttura, per cui il suo intervento copre sempre anche spalle, schiena, testa, braccia, oltre alle gambe. Per un osteopata il corpo è molto più di una somma di parti ed è per questo che anche un dolore alle gambe viene ricondotto a un approccio diagnostico e terapeutico per cui il paziente è un'unità funzionale globale.

Se pensiamo a "rimedi naturali dinamici", ovvero quel che possiamo fare per dare benessere al nostro corpo muovendolo, saranno utili per le gambe vari esercizi di ginnastica, cui dedicare anche solo 20 minuti al giorno. Ve ne suggeriamo alcuni:

- Sdraiati sulla schiena, le gambe appoggiate su una sedia. Contrarre i muscoli addominali, contare fino a cinque, ripetete dieci volte, pausa, ripetere per tre serie;
- A pancia in su, gambe appoggiate ad una sedia. Sollevare il busto contraendo gli addominali. Tre serie da cinque contrazioni;
- Sdraiati sulla schiena, tirare il ginocchio verso la spalla. Trattenendo il ginocchio, contare fino a dieci, riportare giù la gamba, fare una pausa, ripetere dieci volte e rifare con l’altra gamba;
- A pancia in giù, bacino appoggiato ad un cuscino. Sollevare la testa e il busto il più su possibile poi riscendere verso il pavimento. Ripetere dieci volte, pausa e completare tre serie complete.

Suggeriamo poi il cosiddetto "inchino spartano", un esercizio per migliorare la stabilità delle gambe.

Discipline utilissime per la mobilità della parte bassa della schiena e delle gambe sono il Pilates, gli sport acquatici. Attenzione particolare va alle ginocchia se siete amanti degli sport di montagna come lo sci.

 

Curiosità sulle gambe

Le risorse che si possono trovare in rete sulle gambe hanno un che di straordinario e imprevedibile: da blog che hanno le gambe come solo argomento, alle  intramontabili Sabrina Salerno e Jo Squillo in "Siamo donne" (oltre le gambe c'è di più) che si esibirono a Sanremo nel 1991.

 

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