Meditazione tantrica: tecnica e benefici

La meditazione tantrica è un aspetto molto importante della pratica del Tantra yoga. Si tratta di una forma antichissima di meditazione che dona integrità e armonia. Scopriamola più nel dettaglio.

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Cos’è il Tantra 

Il Tantra è un sistema filosofico emerso intorno al 2000 a.C. in India, all’interno delle civiltà matriarcali che abitavano la valle dell’Indo.

 

Proprio a questa origine si deve l’importanza data dal Tantra alla figura della donna e in generale al principio femminile della Shakti, legato all’energia lunare, intuitiva, manifesta e creatrice, e controparte di Shiva, il principio maschile, solare, razionale, rinnovatore e assoluto.

 

Alla base del tantra antico vi è la concezione che il mondo manifesto non sia altro che l’espressione fisica e materiale dell’immanifesto: il senso di solitudine, separazione e di vuoto che accompagna l’uomo nella vita terrena si affievolisce solo quando egli riesce a disvelare questa realtà, a riconoscere la sua stessa natura divina e a raggiungere l’unione con il Tutto.

 

La tecnica tantrica prevede quindi una rigida disciplina alla quale il praticante deve attenersi, perché possa ascendere a uno stato di consapevolezza e coscienza sempre più sottili, risvegliando o, per meglio dire, canalizzando in modo appropriato l’energia Kundalini.

 

Uno degli aspetti che più caratterizzano il tantra yoga è il fatto che consideri il corpo quale strumento fondamentale attraverso cui conoscere e fare esperienza del mondo: i sensi vengono quindi non solo ritirati e rivolti internamente (prathyara), ma altresì espansi, stimolati e aperti verso l’esterno.

 

Ecco dunque che nella pratica del Tantra yoga vengono utilizzati molteplici strumenti, fra cui:

  • Asana o posizioni tantra;
  • pranayama o tecniche di controllo del respiro;
  • mantra tantrici;
  • mandala e yantra;
  • puja o cerimonie di purificazione;
  • mudra.

 

I colori del Tantra

Quando si parla di Tantra si tende subito a sottolineare la distinzione fra tantra rosso e tantra bianco.

  1. Il tantra rosso, altrimenti detto “sentiero della mano sinistra”, è il cammino più antico e comprende pratiche che includono il contatto umano, l’espressione dei sensi e lo scambio energetico tra le forze maschili e femminili, anche attraverso l’unione sessuale (maithuna). Questo atto però, a differenza di quanto oggi comunemente si crede, viene vissuto non come fine ultimo della pratica tantrica, bensì come strumento sacro per trascendere la coscienza sensoriale e risvegliare il potenziale della Kundalini.

    In questa via non esiste una divisione fra ciò che è puro e ciò che è impuro e per questo motivo gli adepti del tantra rosso non hanno prescrizioni rigide sui comportamenti e sui cibi ammessi e quindi non devono astenersi dal consumare alimenti proibiti nelle tradizioni ortodosse.

    Si tratta della pratica dei panchamakara, le cinque M: madya (vino), mamsa (carne), matsya (pesce), mudra (cereali arrostiti) e maithuna (unione sessuale).
  2. Il tantra bianco, o “sentiero della mano destra”, deriva dal precedente e si sviluppa a seguito del passaggio a una società patriarcale e con caratteri più monastici, censurando tutte le pratiche che potevano essere considerate disdicevoli e immorali. In questo filone, che si è così potuto sviluppare in maniera più manifesta, le 5 M vengono sublimate e assumono un significato più sottile e simbolico e anche l’unione tra il principio maschile e quello femminile avviene sul piano metaforico e non più letterale e carnale. 

    Le pratiche, più che essere condivise e svolgersi in gruppo, con uno scambio verso l’esterno, si svolgono individualmente e si basano soprattutto su tecniche di meditazione, visualizzazioni e movimenti di consapevolezza che si rivolgono all’interno.

Cos’è la meditazione tantrica 

La meditazione tantrica è parte attiva e fondamentale dello yoga tantrico: comprende diverse tecniche e combina:

  • Movimento;
  • respiro;
  • visualizzazioni e suoni

allo scopo di canalizzare l’energia Kundalini e lasciarla fluire senza ostacoli, consentendo via via di espandere gli stati di consapevolezza a un livello superiore.

 

I benefici della meditazione tantrica

I benefici e gli effetti sperimentati riguardano tutti gli strati del corpo, dai più grossolani a quelli più sottili:

  • Fisici, attraverso il ripristino dell’equilibrio tra sistema nervoso simpatico e parasimpatico, che offre una sensazione di benessere generale;
  • energetici, con l’aumento dei livelli energetici vitali e della consapevolezza delle energie sottili presenti;
  • mentali, con lo sviluppo di abilità mentali superiori e una maggior capacità di concentrazione;
  • emotivi, grazie al controllo di pensieri e sentimenti, che garantiscono l’aumento della stabilità emotiva;
  • spirituali, con il raggiungimento di stati superiori di coscienza e la realizzazione dell’essenza divina del tutto.

 

La meditazione tantrica di coppia 

La meditazione di coppia, così come il massaggio tantra, diversamente da quanto si tende a credere, non sono pratiche sessuali e non hanno come fine ultimo quello di migliorare le prestazioni con il partner, ma piuttosto sacralizzano questa unione e la rendono significativa a più livelli.

Come abbiamo visto, il Tantra si fonda sulla consapevolezza che tutto è pervaso da una forza maschile e una forza femminile e che solo l’unione piena di Shiva e Shakti può aiutarci ad avvicinarsi alla liberazione e allo stato di beatitudine.

Nella meditazione tantrica di coppia si cerca dunque di sintonizzare la propria energia con quella dell’altro, ad esempio con la sincronizzazione del respiro, il tocco consapevole o la connessione dello sguardo.

Attraverso questo scambio reciproco, l’empatia aumenta, la carica energetica e il benessere generale accrescono e anche sessualità ed intimità di coppia possono trarne numerosi vantaggi.

 

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